Condannate a stupire, ad andare sempre sopra le righe. E' questo il destino della Scotti dopo gli ormai noti problemi fisici di cui sono rimaste vittima due giocatrici del livello di Madonna e Ramò. E, quando come a Bologna questo non accade, ecco che arriva la sconfitta. "Abbiamo giocato una partita normale - attacca coach Alessio Cioni - e, per le condizioni in cui siamo da tempo, non ce lo possiamo permettere. L'approccio non è stato buono, poi siamo riuscite a rifarci sotto ma, quando siamo rientrate nella terza frazione, sono mancate le energie per continuare. Purtroppo, per portare a casa le vittorie, dobbiamo sempre giocare al 110 per cento, non possiamo permetterci di avere una giocatrice sottotono, dobbiamo fare miracoli ed è normale che non ci si possa sempre riuscire. A Bologna è andata così, mi consola che abbiamo salvato la differenza canestri con la Virtus, una cosa importante".
"Giocare al Pala Dozza non è facile - prosegue - poi loro hanno una giocatrice come Harrison che costa quanto tutta la nostra squadra e che ci ha fatto male. Se consideriamo che, in questa situazione, abbiamo perso solo di 9 punti giocando al di sotto delle nostre capacità, dico che tutto questo ci fa ben sperare per le prossime partite. Avremo tanti scontri diretti in casa e quindi continuiamo a lavorare sempre al massimo delle nostre forze". A far sorridere Alessio Cioni ci pensa Irene Ruffini. "Ha tenuto il campo in modo incredibile, dico che a 16 anni sono poche le giocatrici che riescono a farlo e lei ci sta riuscendo. Ovviamente piedi per terra ed avanti, ma vederla giocare in serie A1 vuol anche dire che in questi anni non abbiamo lavorato male".
Intanto domenica il campionato osserverà una sosta, la Scotti tornerà in campo giovedì 13 alle 20.30 in casa contro Torino. Una gara di vincere a tutti i costi.
Fonte: Use - Ufficio Stampa
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