Dario Carmassi, il sindaco di Bientina risponde a Sindaci allo Specchio

La rubrica Sindaci allo Specchio prosegue e punta la sua bussola stavolta in direzione Bientina. A raccontarsi è il primo cittadino del Comune tra Pisa e Lucca, Dario Carmassi.

Il 42enne Carmassi è al suo primo mandato come sindaco del Comune di Bientina. Il 12 giugno del 2017 il risultato delle elezioni amministrative lo ha infatti avvolto con la fascia tricolore, conquistata con il 74,56% dei voti attraverso la lista civica 'Uniti per Bientina'. Dario Carmassi si è raccontato a gonews.it, gettando le basi sul bilancio di questi primi due anni e mezzo di mandato e facendo il punto su alcune delle prerogative del territorio, famoso per il Palio e il suo colorato carnevale.

Un bilancio di metà mandato

Nella lista delle cose a cui ho puntato c'è la non interruzione nei servizi socio-educativi. Negli ultimi anni infatti Bientina ha puntato molto sui servizi alla persona, quelli scolastici e il welfare state attraverso un'esperienza ormai molto avanzata. Con le nuove nomine degli organi comunali, il rinnovo di questi servizi poteva essere a repentaglio. In questi due anni e mezzo ci siamo scontrati sulle rimodulazioni del bilancio e abbiamo gestito i punti di fragilità, attraverso uno sforzo titanico poiché i soldi non bastano mai.

Dall'inizio del 2019 abbiamo provveduto alla realizzazione di opere pubbliche indispensabili per Bientina come il centro di raccolta, il cimitero, le piazze dei Pini e Martiri della Libertà, le due piste ciclabili, già finanziate e prossimamente in arrivo. Entro la fine del mandato è prevista la sistemazione di piazza Vittorio Emanuele II che non si trova in completo stato di usura ma rappresenta un paese vivacissimo. Punteremo quindi ancora verso il decoro urbano e la sistemazione del centro storico.

Nonostante in molti sembrino non credere più nelle unioni, la Valdera (come l'Empolese Valdelsa) ha fatto dell'Unione la sua forza. Pensa che una struttura sovracomunale possa rendere ancora molto?

Facciamo parte dell'Unione Valdera e ne sono convintamente membro. Chi la definisce un 'carrozzone' comunque non è riuscito a convincere gli elettori. Tutta l'opposizione, durante la campagna, ha infatti spinto molto sul tema dell'Unione. Si tratta di un luogo complesso, articolato e con un territorio molto ampio: è l'unica soluzione oggi per avere servizi scolastici o sociali di alta qualità. Permette inoltre, a un Comune come Bientina che conta 8.500 abitanti, di non dover ricorrere alla fusione. Tutti i paesi hanno un'anima e un'identità e così facendo vengono preservate in autonomia, unendosi per mettere insieme più servizi.

La Bientinese, che per un po' ricade nel suo Comune, è una questione che da anni viene portata avanti, anche in Regione. Come crede che si possa risolvere?

Insieme agli altri comuni che si affacciano sulla Sp3 Bientinese siamo stati diverse volte in Regione a chiedere alcuni interventi straordinari, che resterebbero comunque palliativi visto che il rifacimento intero avrebbe un costo di diversi milioni di euro. La competenza della Bientinese è infatti interamente della Regione per un 60%, mentre il 20% è della Provincia e l'altro 20% restante dei comuni di Bientina e Altopascio. Questa infrastruttura, che rappresenta un collegamento diretto nell'autostrada A11, resta comunque la più grande opportunità di sviluppo per la Valdera perché il vero business di questi territori non si trova nella Fi-Pi-Li.

Di recente ha provato a rilanciare i fondi sfitti in centro proponendo la tari 'gratis' per 3 anni ai nuovi negozi. A che punto siamo?

Riproponiamo questo progetto anche quest'anno. Bientina gode di un commercio già vivace, ma la proposta è rivolta anche agli interessi non solo dei commercianti ma dei proprietari dei fondi, che si ritrovano sulle spalle tasse incombenti. La Tari sarà discussa in un incontro con i commercianti, inserito tra vari punti dell'ordine del giorno.

Come ha risposto Bientina al maltempo?

Riguardo al maltempo siamo stati fortunati. Il nostro territorio è vastissimo ma privo di fiumi e i canali di bonifica furono pensati proprio per le acque alluvionali. Spostandoci verso il centro urbano si riscontra, come in tutti i centri, un punto limite per le fogne. Portiamo avanti per questo una grandissima campagna per le acque: il nostro compito è quello di tenere puliti i fossi.

Il palio fa sognare i contradaioli in Piazza Vittorio Emanuele II. Quanto conta per Bientina?

Si tratta di un palio giovane poiché è ancora sotto i 25 anni. Viene definito però storico perché è un pezzo 'inalienabile', nonostante non abbia una storia lontanissima. L'associazione che gestisce l'evento è indipendente dal Comune. L'amministrazione provvede al sostegno dell'organizzazione del palio e, dallo scorso anno, abbiamo modificato alcuni elementi come il contributo economico diretto ad acquisto di strumenti utili.

Elia Billero e Margherita Cecchin

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