Vibac e Colorobbia, PCI: "Solidarietà ai lavoratori, imprenditori senza scrupoli"

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I partecipanti all’assemblea pubblica “Guerra! Medio Oriente e Mediterraneo”, svoltasi sabato 1° febbraio 2020 a Lamporecchio e organizzata dal Comitato Regionale Toscano del Partito Comunista Italiano, esprimono la loro solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della “VIBAC” di Vinci e della “Colorobbia” di Montelupo Fiorentino e Vinci. I primi sotto la minaccia di chiusura dello stabilimento, che causerebbe il licenziamento di tutti i 120 dipendenti e i secondi con la prospettiva della perdita di decine di posti di lavoro.

Ancora una volta imprenditori senza scrupoli (ai quali la classe politica ha lasciato mano libera negli ultimi decenni) acquisiscono, spremono e chiudono fabbriche facendone pagare il prezzo ai lavoratori, alle lavoratrici e alle loro famiglie, per non parlare delle conseguenze sull’economia del territorio, con tante altre persone dell’indotto che rischiano di perdere il posto di lavoro.

Assieme al segretario nazionale del Partito Comunista Italiano, Mauro Alboresi, che presiede l’assemblea, ci dichiariamo solidali con il presidio permanente dei lavoratori “VIBAC” di Vinci e con quelli di tutto il gruppo “VIBAC” e con le forme di lotta che i lavoratori e lavoratrici della “Colorobbia” intraprenderanno in difesa dei posti di lavoro minacciati.

Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione italiana, la quale prevede che quando la proprietà privata lede i diritti della collettività, possa essere nazionalizzata e/o affidata alla gestione dei lavoratori.

Partito Comunista Italiano

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