Un vero fulmine a ciel sereno la notizia della morte di Kobe Bryant, cestista dei Los Angeles Lakers, uno dei più forti campioni che il basket ha mai conosciuto. Aveva 41 anni..
È morto in un incidente con un aereo privato. A bordo vi erano 9 persone, nessuna di loro è sopravvissuta. A bordo c'era anche la figlia Gianna, che non è sopravvissuta (diversamente da quanto inizialmente riportato). Bryant era sposato con Vanessa e aveva altri tre figli: Natalia, Bianca e Capri. Kobe Bryant era famoso per usare l'elicottero per i viaggi dalla spiaggia di Newport in California allo Staples Center di Los Angeles, casa dei Lakers. Il mezzo usato era un Sikorsky S-76. Sulla stampa americana si può vedere il mezzo schiantato a terra con il fumo che esce da bordo.
Kobe Bryant e il suo rapporto con la Toscana
Anche se sembra improbabile a prima vista, Bryant ha avuto un rapporto speciale con la Toscana. In particolar modo con Pistoia. Infatti il padre trascorse alcuni anni a Cireglio, piccolo paese sui monti, dove la famiglia abitava quando Joe 'Jellybean' Bryant era in forze alla Kleenex Pistoia. Per due anni, dal 1987 al 1989, i Bryant soggiornarono nelle terre toscane. Qualche anno fa dedicammo al giovane Bryant un articolo corredato da un video che mostra già il talento del 'diamante grezzo'.
Molti anni dopo, il campionissimo fece ritorno in quelle terre, dimostrando l'umiltà e l'umanità di chi non dimentica le proprie radici e le persone che lo hanno accompagnato nel suo percorso di vita.
Gli aneddoti però si sprecano sui contatti tra la stella dei Lakers e la Toscana, in più di una occasione proprio nell'Empolese. Nel 2013 fu avvistato durante una sua visita al Museo Leonardiano. Si fermò a cena in un noto ristorante di Montelupo Fiorentino nel 2015. Due anni dopo, fu Pisa protagonista di un selfie del campionissimo.
Kobe Bryant, le reazioni dalla Toscana
Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi non poteva non commemorare il grande campione.
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