Giornata della Memoria, a San Casciano Renata Meyer e Gigliola Sacerdoti Mariani


E' una giornata densa di appuntamenti quella che il Comune di San Casciano ha organizzato per ricordare le vittime dell'olocausto. Tre gli eventi che lunedì 27 gennaio dalle ore 11 alle ore 17, offriranno l'occasione di rievocare l'orribile bilancio di morte, seminato dal genocidio della seconda guerra mondiale, 15 milioni di vittime di cui circa 6 milioni appartenenti al popolo ebraico. La voce viva di chi ha subito, sofferto, di chi è stato coinvolto direttamente o indirettamente negli avvenimenti della tragedia, inviterà i cittadini ad interrogarsi ancora sul perché della Shoah e della persecuzione che la Germania nazista mise in atto ormai quasi 80 anni fa.

L'amministrazione comunale ha scelto di ascoltare e trasmettere alcune delle pagine più buie della nostra storia attraverso il valore della testimonianza. “Avremo l'onore di celebrare la nostra Giornata della Memoria al fianco di Renata Meyer e Gigliola Sacerdoti Mariani, - annuncia l'assessore alla Cultura Maura Masini – ex insegnanti di origine ebraica, che sono riuscite a sottrarsi alle drammatiche vicende di persecuzione e deportazione, all'incubo dell'Olocausto che ha segregato e ucciso nei campi di sterminio milioni di persone ritenute inferiori per le loro origini etniche, i loro orientamenti sessuali, la loro fede. Mai stancarsi di fare domande, mai smettere di conoscere la storia, che seppur lontana, deve essere compresa e approfondita per evitare che gli errori commessi si ripetano”.

Il Comune di San Casciano aprirà la ricorrenza nazionale con un evento teatrale che ripercorre la storia della famiglia Modigliani, ideato e curato dall'attrice e regista Tiziana Giuliani e interpretato dal Teatro dei Passi Arca Azzurra Formazione con l'accompagnamento musicale di Filippo Burchietti e la consulenza storica dell'associazione Sgabuzzini storici e dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Lo spettacolo, che sarà messo in scena alle ore 11 sul palcoscenico del Teatro Niccolini, narrati anche attraverso le immagini tratte dall'archivio del gruppo culturale La Porticciola, è rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado. Le celebrazioni proseguono nel pomeriggio (partenza ore 16.30 da via Machiavelli) con il corteo istituzionale che dal palazzo comunale sfilerà per le vie del centro storico per raggiungere via Roma al numero civico 34 dove sono situate le pietre d'inciampo, incardinate nel selciato stradale, per ricordare e onorare la memoria di Giacomo Modigliani e Paolo Sternfeld, membri di due famiglie ebraiche residenti a San Casciano negli anni '43-44, deportati e vittime dell'Olocausto.

“In questa occasione scopriremo la targa commemorativa dedicata alle vittime della famiglia Modigliani - aggiunge l'assessore Masini - e accompagneremo l'evento perché la forza del ricordo abbia un'eco particolare tra le vie del centro con un intervento di musica classica eseguita dal vivo”. Si esibiranno Giancarlo Nunziata al clarinetto, Gabriele Cocchi al violoncello, Selenia Benzi al flauto. La giornata, alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, si concluderà alle ore 17 con la presentazione di un libro e alcune letture a cura di Renata Meyer e Gigliola Sacerdoti Mariani. Nei nuovi locali della biblioteca comunale Valeria Galimi, scrittrice e docente di Storia contemporanea all'Università di Firenze, presenterà il proprio libro “Sotto gli occhi di tutti. La società italiana e le persecuzioni contro gli ebrei" insieme al sindaco Roberto Ciappi, al presidente del Consiglio comunale Francesco Volpe e all'assessore alla cultura Maura Masini.

L'iniziativa prevede gli interventi e le letture di Renata Mayer, tratte dal libro “Dieci marchi e un biglietto del treno. Diario di un bimbo in fuga dall'olocausto” e Gigliola Sacerdoti Mariani che citerà il volume “Testi e pre-testi della Giornata della Memoria della cultura ebraica”. “È necessario che il ricordo che unisce il mondo il 27 gennaio si estenda tutto l'arco dell'anno - conclude il sindaco Roberto Ciappi - soggetti istituzionali, realtà del tessuto associativo e comunità civica hanno il dovere e la responsabilità di elaborare, riflettere, studiare gli avvenimenti del passato con l'obiettivo di trasmetterne gli insegnamenti alle nuove generazioni. Approfondire in particolare le vicende italiane e il rapporto tra il fascismo e gli ebrei deve diventare uno strumento educativo, un veicolo teso a promuovere e diffondere i valori della pace, del rispetto delle diversità e della dignità degli individui. L'espressione antisemitica che sfocia nel razzismo e nella xenofobia non appartiene solo alla storia. È qualcosa che viviamo ogni giorno nella realtà della non accettazione, della paura, dell'odio, della discriminazione rispetto a ciò che appare diverso da noi. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che il ricordo delle vittime tocca tutti da vicino, compresi loro, in ogni momento della nostra vita e che l'indifferenza, quella zona grigia in cui tendiamo a nasconderci per non vedere chi viene emarginato, è il nostro peggior nemico da cui difenderci con la cultura della memoria e il valore della cooperazione, rispettosa e solidale”.

Fonte: Ufficio Stampa

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