Una lettera di un innamorato mai ricevuta, ma finita 77 anni dopo sui social network. Quelle poche parole erano però solo un frammento andato perduto del romanzo di una vita insieme: Vincenzo era un militare, in Sardegna, e da qui inviò due lettere alla sua Vinicia che abitava a Pontorme a Empoli. Quelle righe non arriveranno mai, ma nonostante ciò, Vincenzo e Vinicia costruiranno una famiglia qualche chilometro più a nord, a Carrara. Vincenzo è morto nel 2005, ma non l'amore che Vinicia prova tutt'ora per lui. È stato Paolo Pianigiani, amministratore del gruppo facebook empolese 'Empoli Nostra' che conta circa 5700 amici, a trovare la lettera su un sito specializzato nella vendita di documenti antichi, quindi ha postato la foto. Poco dopo ha ricevuto una chiamata, era il nipote di Vinicia che ha spiegato come la nonna "ogni 10 minuti vuole il telefonino, per riguardare la lettera che non ha mai avuto". La lettera, in realtà erano due, sono state quindi comprate e sono in viaggio per tornare dalla legittima proprietaria. Ecco il racconto di Paolo Pianigiani:
Una 'Storia d’amore', di Paolo Pianigiani
E’ vero che le Poste a volte non funzionano. Ma questa volta c’è la giustificazione: c’era la guerra, c’era nel mezzo il mare. Vincenzo è militare in Sardegna e scrive alla fidanzata, che si chiama Vinicia Mazzoni e sta a Pontorme, in piazza Alessandro Marchetti. Due lettere che non sono mai arrivate.
Vinicia aveva promesso al fidanzato che l’avrebbe aspettato. Vincenzo torna, si sposano hanno figli, nipoti. Si trasferiscono a Carrara. Il lavoro in banca, la pensione. E’ un tipo estroso, Vincenzo. E’ bravo anche con i pennelli. Se se ne va nel 2005, lasciando un vuoto immenso.
Passano 15 anni. E non passa giorno che Vinicia non pensi a Vincenzo: è un grande amore, di quelli di una volta…
Vincenzo… chissà com’era… sentite come lo descrive il nipote Davide:
Nonno Vincenzo è sempre stato un estroverso, una persona che sapeva sempre sorprendere e rubarti un sorriso: un burlone, un eclettico, un artista, una persona speciale che non passava davvero inosservata. Ma questa volta ha voluto proprio superarsi. E se penso a questa storia, credetemi, sul mio viso si dipinge più l’espressione del sorriso che quella della sorpresa. È ancora lui, è sempre lui. E nonna, che ancora non ha ben capito come funzionano i gruppi di Facebook, nel suo essere ancora abbastanza lucida avrebbe riconosciuto il mittente anche solo per la modalità in cui si è manifestato. Mi verrebbe da dire: non serve neppure controllare la calligrafia; ma chi vuoi che sia che torna a sorprenderti e a parlare di sè dopo quasi 80 anni? Non può essere che nonno Vincenzo.
Siamo in questi giorni. Sono all’estero, devo aggiornare la cover del Gruppone. È uno dei gruppi facebook empolesi, che esiste da cinque anni e che raccoglie ormai oltre 5.700 amici. Strettamente empolesi. Non so cosa mettere, le foto antiche di piazza dei Leoni o della Madonna di fuori le ho finite… cerco nel mare immenso del web. Inserisco le solite parole magiche: Empoli, cartoline, ecc… quasi subito, su un sito specializzato nella vendita di documenti antichi, appare una serie di buste azzurrine: posta militare, mi dico, non interessa… ma poi l’occhio mi casca su un aereoplanino e un indirizzo: posta aerea e piazza Alessandro Marchetti, Pontorme, Empoli. Mi colpisce la calligrafia, bellissima. Va bene la salvo, farà piacere agli amici pontormesi, che son gemellati con noi e si ritrovano nel gruppo “Borgo pontormese”.
La metto in pagina, segnalandola, per competenza di luogo, anche a Pontorme.
Passano alcuni giorni, poi mi arriva una telefonata assolutamente inaspettata. E’ Davide, da Carrara. Gli ha dato il mio numero l’amico Andrea; Vinicia, sua nonna, ogni 10 minuti vuole il telefonino, per riguardare la lettera che non ha mai avuto. Davide mi chiede dove l’ho trovata e se ho la possibilità di recuperarla. La nonna non parla d’altro, è agitatissima. Ci provo, gli dico, e penso subito a Giovanni Guerri. E’ uno dei grandi collezionisti di cartoline empolesi, ma anche di documenti e ricordi nostri. Abituato a trattare con negozi online. Parte il messaggio con la richiesta. Giovanni non risponde, è medico, è al lavoro. Aspetto.
Intanto Davide mi manda la foto di Vinicia, tutta sorridente. E’ bellissima, somiglia a mia madre. Mi commuovo, vistosamente. Non mi succede mai. Starò invecchiando… Proprio oggi ne finisco 67.
Finalmente arriva la risposta di Giò: guarda che le lettere son due, che fo, le prendo? Due? Ma certo, prendi prendi… Le hanno messe all’asta, con scadenza 15 Gennaio, fra due giorni. Non so come, ci riesce, e dopo un po’ Giovanni mi dice: sono nostre, sono già i viaggio. Avverti Davide.
Davide è felicissimo, addirittura due lettere! Ma ora non sa come dirlo alla nonna, le lettere si son trovate e sono due; già per una c’era l’agitazione e non era certo che sarebbe arrivata: ora sono due e sono in viaggio.
Le aspettiamo, tutti insieme: gli amici di Pontorme, noi empolesi e una famiglia a Carrara. Penso a Vinicia, che dopo tanti anni aprirà quelle due lettere. Noi non le toccheremo, sono cose loro, dei due fidanzati, che si sono giurati amore eterno, tanti anni fa. Sono di Vincenzo e di Vinicia. Sono di nuovo giovanissimi e innamorati: dopo 77 anni anni si ritroveranno ancora.
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