Già online il primo report ‘2020 sulle infiltrazioni criminali e/o mafiose della Fondazione Caponnetto nella provincia di Massa Carrara.
Dal Report, a carattere analitico, si evince chiaramente l'esistenza di una unica area a cavallo tra Liguria e Toscana. Questo ci raccontano la brillante operazione della GdF di ieri sul traffico di droga (333 chili di cocaina purissima proveniente dal Brasile) e quella recente sugli yacht liguri il cui smaltimento passa da Massa Carrara.
L’invito della Fondazione è sempre quello, non bisogna mai abbassare la guardia e parlarne, darsi degli strumenti di conoscenza aiuta il territorio a contrastarla.
Report su Massa-Carrara 2020. “In ambito criminale la Provincia è parte di una specifica Macro-Area, quindi da considerarsi concettualmente unita ad altre realtà geografiche per lo stesso schema criminale. Si comprende nell’immediatezza quanto risulti un contesto ben più complesso e gravido di minacce. Dovrà trattarsi di una presa di coscienza fondamentale per gli addetti ai lavori inseriti nel contrasto antimafia nell’area e solo applicando questa ottica potremmo comprendere traffici illeciti e sinergie criminali che risulterebbero altrimenti prive di collegamento.
La Macro-Area che interessa la Provincia di Massa-Carrara è individuabile in quella Lucchese-Apuo-Spezzina, con forti influenze da Livorno e Genova per i loro strategici porti.
La Provincia, con la sua striscia di territorio lunigianese, diviene per questa Macro-Area lo snodo di transito-confine ideale e naturale verso la stessa Toscana, Liguria ed Emilia”.
Al link tutto quello che c’è da sapere, da un punto di vista dell'analisi dei fenomeni e sulle strategie di contrasto.
https://osservatoriomediterraneosullamafia.blogspot.com/2020/01/report-su-massa-carrara-2020.html
Fonte: Fondazione Antonino Caponnetto - Ufficio Stampa
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