Nei giorni scorsi a Livorno è purtroppo accaduto ciò che il SIULP denuncia da tanto tempo. Per espellere i cittadini stranieri irregolari, i poliziotti pagano di tasca propria le spese di missione (un es.:da Livorno a Trapani).
- E’ quanto dichiara il Segretario Generale del SIULP di Livorno, Angela Bona, che sottolinea come per le spese di missione dovrebbe provvedere l’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, non i poliziotti.
Non è tollerabile, né dignitoso - continua Bona, che i poliziotti, per assolvere ad un dovere d’ufficio necessario alla sicurezza della città, debbano sottrarre soldi dal proprio stipendio che, come noto, è sufficiente per il solo sostentamento della famiglia di ognuno.
Eppure le norme sono chiare, l’Amministrazione deve corrispondere ai poliziotti un anticipo delle spese di missione o, a richiesta, al ricorrere dei presupposti, il rimborso forfettario.
La situazione -continua il Segretario Generale del SIULP livornese-, non può essere ulteriormente sottaciuta perché la circostanza potrebbe interessare direttamente la sicurezza di ogni singolo cittadino. Lo testimonia un caso verificatosi di recente (al momento ci limitiamo a narrare solo questo caso), allorquando non è stato addirittura possibile accompagnare un cittadino straniero irregolare nel centro di identificazione per gli accertamenti di circostanza, poiché, per quanto ci è stato riferito, la questura, per motivi a noi sconosciuti, non disponeva della capacità economica necessaria per sostenere la missione dei poliziotti.
Inevitabilmente, il cittadino irregolare, invece di essere allontanato da Livorno, è stato rilasciato libero di circolare sul territorio ed “invitato” a ripresentarsi nei giorni successivi in questura.
Chi l’ha visto o sentito ?
Fonte: Siulp Livorno - Ufficio stampa
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