Se le campagne elettorali si chiudono con l'appuntamento del voto, gli strascichi di queste possono essere tangibili anche mesi dopo. Con conseguenze importanti.
È stata attivata dal Csa Intifada di Ponte a Elsa (Empoli) una campagna di eventi per raccogliere fondi e coprire le spese legali di un militante, rinviato a giudizio per aver urlato slogan contro l'allora candidato sindaco per il centrodestra Andrea Poggianti che saranno sottoposti del giudice per verificare se offensivi e ingiuriosi. I fatti sarebbero avvenuti un mese prima della manifestazione con fumogeni davanti al comitato elettorale del centrodestra di piazza Farinata degli Uberti.
La prima udienza del processo si terrà a Empoli il 29 gennaio, ma si ipotizza il rinvio per lo sciopero dei giudici di pace, programmato fino al primo di febbraio.
L'ex candidato, oggi consigliere comunale, Andrea Poggianti non ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche in merito. Non è l'unico episodio di violenza verbale avvenuto prima delle Comunali. Durante la campagna elettorale su un muro della frazione di Monterappoli venne scritto 'Spara a Poggianti'. Per quel fatto partì la denuncia d'ufficio da parte della polizia ma, a quanto appreso, non ci sono stati sviluppi per quella vicenda.
Dall'altra parte, il clima di intolleranza era diffuso oltre ogni schieramento. Infatti anche il sindaco Barnini fu bersagliata con lettere minatorie nel corso dei mesi, prima e dopo il voto.
Elia Billero
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