Geofor internalizza lavoratori, Ati: "Ricostruzione dei fatti falsata, tuteleremo il nostro buon nome"

Apprendiamo dalla stampa della decisione del Consiglio di Amministrazione di Geofor S.p.a. di voler concludere la procedura di gara in corso attraverso l’internalizzazione di tutti i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti sul territorio della provincia di Pisa.

Ciò che è gravissimo è una ricostruzione dei fatti completamente falsata. Si afferma che il mercato non avrebbe “dimostrato di essere capace di corrispondere una offerta adeguata alle esigenze del nostro territorio, riproponendo uno schema, fondato su bassi costi di manodopera, non più accettabili.”

Il mercato non ha risposto non perché gli operatori economici sono incapaci, come sostiene Geofor, ma perché la base di gara era assolutamente insufficiente a garantire l’applicazione del CCNL FISE o UTILITALIA. La cooperativa ATI che, come Geofor stessa riconosce, è un fornitore storico dei servizi di gestione dei rifiuti sul territorio, s’è vista costretta a formulare un’offerta dichiarando di applicare il CCNL Multiservizi poiché questa era l’unica modalità che consentisse di partecipare e tenere monitorata la Procedura di Gara.

Fin dalla crisi dei servizi AVR, la Cooperativa ATI si è messa a disposizione del territorio e di Geofor eseguendo tutti i servizi non eseguiti e, cosa ben più rilevante, gli esponenti della cooperativa hanno fatto tutti i tentativi, sensibilizzando la Regione, gli ATO e tutte le istituzioni competenti affinché potesse giungersi all’applicazione di un trattamento contrattuale paritario per tutti i lavoratori, ma Geofor ha tentato un’acrobazia bandendo una gara del tutto incapiente. Ben 4 milioni di euro sui 30 a base di gara erano costituiti da presunti ricavi derivanti dalla vendita di materiale da recupero privi di qualsiasi consistenza e sostanzialmente fittizi, indicati nel bando senza il ben che minimo supporto di qualsiasi piano economico e finanziario, fondati su valutazioni errate e grossolane e sul quale si sarebbe pronunciato nel merito il TAR Toscana il prossimo 26 marzo.

La cooperativa ATI, per chi non ci conosce, nasce nel 1985, fattura circa 20 milioni di euro, impiega circa 450 addetti ed oggi serve 2.5 milioni di persone in Toscana e nel resto d’Italia applicando il contratto FISE per i propri soci lavoratori laddove le condizioni economiche dei contratti lo consentano quindi avrebbe voluto più di altri applicare il CCNL FISE o UTILITALIA se solo Geofor lo avesse reso possibile.

Affermare che “dopo oltre vent’anni finisce l’epoca degli appalti e subappalti” con il significato dispregiativo che s’intende attribuire a queste espressioni è gravemente offensivo per la storia e per la dignità della cooperazione che da sempre ha assicurato nel migliore dei modi lo svolgimento dei servizi sul territorio.

Anche i riferimenti pubblici che “relegano” la nostra Cooperativa al ruolo di “braccia e carretto” sono oltre che offensivi assolutamente inesatti in quanto la capacità progettuale ed esecutiva dei servizi che è stata dimostrata a livello nazionale per Committenze che hanno voluto veramente affidare i servizi del proprio territorio ad un partner industriale di livello è ampiamente dimostrata e dimostrabile dai risultati di raccolta differenziata avutisi nei bacini Alia, Geofor, Iren e nelle pluripremiate Amministrazioni Comunali che si sono avvalse direttamente della nostra progettualità.

Ci riserviamo di tutelare il nostro buon nome nelle sedi competenti. La cooperazione è stata trattata come una ruota di scorta finché è servita si è attinto alle sue risorse. Quando ha chiesto pari dignità, pretendendo di avere le risorse sufficienti per assicurare anch’essa parità di trattamento ai lavoratori, s’è deciso di farne a meno. Valuteremo i provvedimenti che Geofor intenderà assumere e reagiremo nelle dovute forme, a tutela di una storia e di un patrimonio costituito da compendi aziendali, oltre che di esperienze, di conoscenze, di capacità imprenditoriali e, certamente non ultima, di capacità di creare un vero e proprio tessuto connettivo di carattere sociale della cui mancanza il territorio non tarderà ad accorgersi.

Il cda di ATI Soc. Coop. a r.l.

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