Si è riunito il consiglio regionale della Toscana. Sono le ultime sedute del 2019 quelle convocate per martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre. Tra i temi principali che sono in corso di trattazione nella tre giorni della Regione, troviamo la manovra finanziaria 2020-2022 con la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale (Defr), la legge di stabilità 2020 e il bilancio di previsione finanziario 2020.
L’aula di palazzo del Pegaso ha detto sì – a maggioranza – alla manovra finanziaria, approvando la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale; le disposizioni di carattere finanziario, quindi il Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2020; la legge di stabilità per l’anno 2020 e il Bilancio di previsione 2020-2022.
Molti gli ordini del giorno approvati e collegati alla nota di aggiornamento del Defr e agli atti della manovra.
Approvato all’unanimità l’ordine del giorno di M5S - firmato da Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi - sui rifiuti, per la ridefinizione del modello di governance riducendone il quantitativo, implementando la raccolta differenziata, favorendo il settore del riuso e incrementando il riciclo. Via libera anche all’atto che i penta stellati hanno presentato in merito all’attivazione di “tutti gli strumenti”, con priorità nel nuovo Piano energetico regionale, per guidare la transizione energetica verso “Toscana 2050: 100% rinnovabile”.
Votati anche una serie di atti di Fdi – Paolo Marcheschi -, che impegna la Giunta a rafforzare “maggiori esenzioni e riduzioni delle tasse automobilistiche riferite a auto, moto e ciclomotori”; ad avviare tramite i Comuni un’operazione di rinnovamento delle colonnine elettriche già esistenti e prevederne nei punti di distribuzione carburanti già esistenti e di nuova costruzione; a creare una rete omogenea tra i Comuni per l’accesso alla Ztl, con contrassegno disabili, nella direzione del processo di sburocratizzazione. Ancora, approvato l’ordine del giorno di Marcheschi che impegna la Giunta a aumentare i finanziamenti di legge per incentivare l’adozione dei cani ospiti dei canili; e quello per un protocollo d’intesa con tutti gli istituti scolastici che si impegneranno quotidianamente nella prevenzione per la dipendenza digitale e al regolamento dell’uso degli smartphone durante l’orario scolastico e non. Infine, è di Marcheschi anche l’atto riferito a “specifici accordi per la promozione della sicurezza integrata e l’attuazione di iniziative congiunte tra pubblico e soggetti privati” in base alle “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” (nell’utilizzo di sistemi di sorveglianza).
L’aula ha approvato anche un ordine del giorno a firma Elisa Montemagni (Lega) e Monia Monni (Pd) che impegna la Giunta a tutte le azioni utili a consentire ai Comuni colpiti da intensi ed eccezionali fenomeni meteorologici di poter rientrare dallo stato di emergenza, e proseguire nelle opere di mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico sul territorio regionale.
Di Sì – Toscana a Sinistra – Tommaso Fattori e Paolo Sarti - l’impegno per la Giunta a stanziare “con urgenza le risorse proprie, adoperandosi al contempo a garantire il reperimento delle risorse di terzi, necessarie alla realizzazione del nuovo ponte sull’Arno tra Signa e Lastra a Signa”, considerata così “opera di rilevanza strategica per la viabilità regionale”; ad avviare “senza indugio” il procedimento del Piano regionale per la tutela dall’amianto, secondo la legge regionale 51/2013; a impiegare adeguate risorse da destinare alla progettualità sulla riduzione delle plastiche nei corsi d’acqua, in una prospettiva di economia circolare. Approvato anche l’ordine del giorno che impegna la Giunta a confermare la propria volontà a garantire il risanamento della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, aumentando gli stanziamenti e assicurando la prosecuzione della sua attività artistica. La Giunta, ancora, è impegnata ad accelerare “considernadola prioritaria” la realizzazione di opere di mitigazione del rischio idraulico nel territorio toscano e a prevedere opportune risorse per il risarcimento dei danni che famiglie e imprese hanno subito o potrebbero subire in futuro.
Approvato anche, con emendamento proposto e accettato di Stefano Baccelli (Pd), l’ordine del giorno di Sì per modulare le risorse destinate all’attività della Fondazione del Festival Pucciniano. L’odg che impegna la Giunta a “garantire una pianificazione di medio e lungo periodo nel settore strategico dell’edilizia residenziale pubblica, prevedendo un fondo regionale permanente per finanziare le politiche per il contrasto del disagio abitativo”. Quello per “promuovere, di concerto con i Comuni, piani di intervento” per nuove progettazioni che prevedano tra l’altro “l’implementazione della vegetazione in ambito urbano”, la “realizzazione di parcheggi verdi”, “la modifica delle superfici artificiali quali cemento e asfalto”, la semplificazione della normativa e lo stanziamento di incentivi” e per l’installazione di “pannelli solari sui tetti”.
Ancora di Sì gli ordini del giorno per far proseguire alla Giunta “il suo impegno stanziando adeguate risorse sulla base di un nuovo Piano strategico per le infrastrutture e la mobilità sostenibile”; a prevedere “ adeguate risorse” per implementare “il personale del Servizio sanitario pubblico” e “a vigilare, perché sia eliminata la pratica di chiusura delle Agende di prenotazione” da parte delle Asl. Infine, nell’ambito del percorso materno-infantile e in particolare riguardo all’interruzione della gravidanza, via libera all’atto per garantire “nei presidi ospedalieri e territoriali di almeno il 50% del personale medico e sanitario non obiettore” e a prevedere concorsi nel caso di carenze di personale medico non obiettore. Infine, la Giunta è impegnata a “considerare i consultori quale parte integrante della rete per la gestione delle gravidanze a rischio.
Approvato infine anche un ordine del giorno di Italia Viva, collegato al Bilancio di previsione finanziario 2020-2022, che impegna la Giunta a valutare, secondo i tempi dettati dalla normativa statale che disciplina la tassa automobilistica, la possibilità di prevedere a livello regionale l’esenzione dal pagamento del bollo per l’acquisto di auto ibride per il primo anno e la riduzione per i successivi due anni del 50 per cento. L’odg impegna anche a favorire l’insediamento e il mantenimento dei cosiddetti empori polifunzionali, con particolare attenzione ai comuni montani e insulari.
Bilancio
La sintesi e l'illustrazione sulla manovra finanziaria di Bugliani (Pd), presidente commissione Affari Istituzionali
Avviato, con l’illustrazione del presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), il confronto in aula sulla manovra finanziaria della Regione, che vale circa 30 miliardi nel triennio 2020-2022. Entrando nel merito degli atti al voto – Bilancio di previsione finanziario 2020-2022, legge di stabilità 2020 e collegato, nota di aggiornamento al Documento economico di finanza regionale - Bugliani ha precisato come, a fronte di entrate in linea con gli anni precedenti, una componente importante della spesa sia costituita dagli investimenti, con l’utilizzo di una parte dell’avanzo vincolato. Si spinge sugli investimenti anche nella spesa corrente. Nel triennio la previsione è di 470 milioni. Ecco gli elementi più rilevanti. Non ci sono nuove entrate fiscali. Aumentano le risorse del fondo sanitario e del fondo per l’edilizia sanitaria. E’ stato siglato un nuovo contratto con FFSS, che prevede 1 milione e 400mila euro da investire in 100 nuovi treni entro il 2023. Sono confermati 60 milioni di euro per ‘garanzia toscana’, come pure le risorse per i piccoli comuni e le unioni per l’esercizio delle funzioni associate. Aumenta il finanziamento per la forestazione e quello per la polizia provinciale, anche per fare assunzioni.
Una voce molto importante sul fronte degli investimenti, che caratterizza questa manovra, è costituita dalla mobilità, dove si prevedono interventi per 160 milioni di euro, che vanno a collegarsi ad opere già attivate per circa 350 milioni (tramvia, darsena Europa, etc), comprese la mobilità minore, la sicurezza sulle strade, la mobilità ciclabile.
Altrettanto significativi sono gli investimenti per la difesa del suolo (100 milioni l’anno), dove sono previsti anche contributi importanti ai consorzi di bonifica per i corsi d’acqua.
Bugliani ha quindi sintetizzato la proposta di legge di stabilità per l’anno 2020. Tralasciando quelle che sono mere rimodulazioni, ha osservato che anche per il 2022 sono confermati gli interventi di manutenzione sulla via Francigena, con disponibilità di 120mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Sono confermati interventi contro la violenza di genere (205mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022) e anche i contributi per l’acquisto di autoveicoli adattati o da adattare per persone con disabilità (200mila euro per ciascuna delle annualità 2020, 2021 e 2022). Contributo di 500 mila euro per la valorizzazione dell’ ex ospedale di Luco di Mugello, che è stato conferito nel patrimonio della Fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino. In attesa che vengano perfezionati i relativi atti si concede il contributo per l’importo che era già stato previsto per alcuni lavori e adesso diviene contributo straordinario alla Fondazione.
E’ implementato di 100mila euro il contributo a favore del comune di Minucciano per realizzare gli itinerari ciclopedonali sul lago di Gramolazzo. Confermato anche il contributo ai lavori di recupero e riqualificazione della Fortezza da Basso per complessivi 12 milioni di euro e inoltre si prevede la partecipazione regionale all’incentivo Ferrobonus che mira a correggere gli squilibri strutturali tra il trasporto stradale e ferroviario di merci, con 420mila euro nel 2020 e 80mila euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. C’è inoltre uno stanziamento di 5 milioni di euro per finanziare opere da parte dei comuni per la riduzione di anidride carbonica (1 milione nel 2020 e 4 nel 2021).
Stanziamento imponente per l’acquisto dei complessi immobiliari ex ospedale Meyer ed ex ospedale Oftalmico per 21 milioni e 500mila euro. Interventi significativi per 3 milioni nel 2020 sulla viabilità nei piccoli comuni con meno di 5000 abitanti
Per la salvaguardia della Laguna di Orbetello si faranno interventi per una somma che supera 1 milione e 100 mila euro mentre 600mila euro andranno a Ente Terre Toscane per la diffusione della cultura della legalità.
Confermata la misura di 100mila orti in Toscana con 100 mila euro nel 2020; si restaura il finanziamento di 250mila euro per l’anfiteatro romano di Volterra.
Questi investimenti ne attiveranno altri per 350 milioni provenienti da Stato, Ue e accordi di programma e infatti con il Por Fesr 2014-2020 e il Fondo Sviluppo e Coesione la spesa supera i 500 milioni. Un intervento particolare interessa i piccoli Comuni con meno di cinquemila abitanti: 20 milioni in tre anni per effettuare nuovi investimenti. Un intervento straordinario, mai effettuato fino ad ora, che consente in modo agile di realizzare nuove opere e proseguire e rafforzare le politiche verso i territori “marginali” e le aree interne stimolando l’economia anche in queste parti di territorio.
Il presidente Bugliani ha ricordato che la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2020, è lo strumento attraverso il quale si può procedere al riallineamento dei progetti, degli obbiettivi delle politiche regionali con la disponibilità delle risorse. In particolare si è soffermato sul confronto del tavolo di concertazione che ha espresso generale apprezzamento per non avere aumentato le tasse e per le scelte sugli investimenti e ha deciso di rinviare a prossime riunioni l’approfondimento sulla autonomia differenziata, il focus su garanzia toscana e la programmazione dei fondi europei.
Conclusa l’illustrazione, l’aula ha avviato il dibattito, con la discussione e votazione anche degli emendamenti.
Marras (Pd): “L'ultimo bilancio di questa legislatura deve mostrare coerenza”
"A quanti hanno parlato di questa manovra di bilancio come un “atto inerziale”, sottintendendo un giudizio negativo, replico che l’ultimo bilancio di previsione di questa legislatura non deve essere un “finale con i botti” ma deve mostrare coerenza, confermare e riaffermare il programma di mandato. Per questo vi chiedo di giudicare sulle cose concrete, cioè sulle politiche regionali".
Lo ha detto Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, intervenendo in aula sul bilancio della Regione Toscana.
"E’ riecheggiata in quest’aula e non solo – ha spiegato Marras – un riferimento al concetto di “Toscana felix”, un pensiero del passato, anche esogeno e che sicuramente non ci appartiene. Rivendico un’altra cifra per definire la nostra azione di governo di questi ultimi anni. Noi siamo quelli che in Toscana hanno costruito, sostenuto e rafforzato i distretti industriali, cioè la quarta industria italiana in termini di sistema regionale, la prima per quanto riguarda l’export. . Noi siamo quelli che in Toscana hanno costruito, sostenuto e rafforzato i poli tecnologici per l’innovazione di quei distretti industriali. Così come abbiamo costruito e sostenuto una qualità dell’ambiente e del paesaggio attraverso nuovi strumenti di governo del territorio, una rete di protezione sociale pubblica e universalistica che non ha pari in Italia. Insomma, coesione sociale e sviluppo: la Toscana del centrosinistra, e del Pd, è questa, non un’altra. E se c’è stato un gap questo è avvenuto sul fronte delle grandi infrastrutture che non dipendono dalla volontà della nostra regione. Abbiamo svolto una critica feroce, ma non ci siamo limitati ad essa. Abbiamo investito con fatica anche risorse nostre. Ma bisogna riconoscere la verità storica: c’è stato un solo cambio di passo nel sostegno che lo Stato ha dato alla Toscana e ciò è avvenuto con i massicci finanziamenti messi in campo dai governi Renzi e Gentiloni.
Certo – ha proseguito Marras – non ci accontentiamo, anche se non si può non riconoscere, come ha fatto l’Istat, che la Toscana viaggia insieme alle regioni del Nord ed è inserita in quel contesto di sviluppo.
Infine, non sfuggo alle questioni politiche tra le forze di maggioranza che hanno accompagnato questa discussione sul bilancio: vi sono stili ed enfasi diverse tra di noi ma quello che conta sono gli atti. E questi atti – ha concluso – dimostrano un dato politico: vi è un codice comune dei valori che va anche molto al di là della attuale maggioranza e questo gioca a vantaggio della qualità delle nostre scelte delle quali mi rallegro".
Pieroni (Pd): "Contributi ai piccoli comuni e recupero dell'anfiteatro romano di Volterra"
"Un’ottima notizia quella dei 20 milioni di contributi della Regione Toscana per gli anni 2020-2021-2022, ai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti – afferma il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni –. Si tratta di contributi straordinari per investimenti di nuove opere e lavori pubblici che saranno liberamente scelti dal Comune. Ad essi si aggiungono, per il 2020, altri 3,2 milioni di euro per la manutenzione delle strade comunali. I Comuni in Toscana sono 119 e occupano il 35% del territorio regionale. E stiamo parlando delle aree più belle e suggestive, punteggiate da borghi medievali di rara bellezza e di straordinario valore culturale. I trasferimenti dallo Stato alle amministrazioni comunali sono via via diminuiti sempre più negli anni. Un problema che colpisce tanti comuni, in particolare i più piccoli. Una boccata d’ossigeno per quei sindaci che devono farsi carico di grandi problemi con risorse molto ridotte. Penso a quei territori colpiti dal dissesto idrogeologico, a quelli delle zone sismiche e a tutti quelli che soffrono per il progressivo spopolamento. Dobbiamo pensare a quegli amministratori che con grande sacrificio governano quei comuni, con disponibilità economiche esigue, ma con grandi responsabilità imposte dalla legge. Vivere meglio si può e si deve , anche nelle aree interne e rurali della Toscana".
"Sostanzioso contributo di 250mila euro al Comune di Volterra dalla Regione Toscana per il recupero ed il restauro dell’anfiteatro romano, scoperta di inestimabile valore" ha continuato Pieroni.
"E' stato sconfessato chi aveva dubitato dell’impegno assunto dalla Regione Toscana. Ora insieme al Comune chiederemo al Ministero per i beni e le attività culturali di fare la propria parte per far emergere dal sottosuolo il “Colosseo di Volterra" - prosegue Pieroni".
Si tratta di una cifra disponibile già per il 2020 e rientra nei contributi straordinari al Comune per l'avvio di studi ed interventi finalizzati al recupero e restauro dell'anfiteatro romano.
Un contributo straordinario per valorizzare un'opera che si aggiunge al patrimonio artistico-culturale di Volterra e della Val di Cecina. Ormai dobbiamo guardare a questo territorio come ad un motore di cultura e bellezze artistiche e ambientali. La Regione sta facendo la sua parte, insieme al Comune, perché si proceda su questa strada, adesso spetta al Governo fare la sua - conclude il consigliere Pieroni.
500mila euro all'infrastruttura turistica del Monte Amiata, Bezzini (Pd): "Finanziamento importante e atteso"
Cinquecentomila euro nella manovra di bilancio appena approvata dal Consiglio regionale da destinare l’infrastrutturazione turistica del Monte Amiata. Il contributo è stato inserito grazie ad un emendamento fortemente voluto dal consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini, membro della commissione Sviluppo economico, che per l’attenzione ringrazia l’assessore Vittorio Bugli. “Si tratta di un finanziamento importante e atteso. Già erogato nel 2019 – spiega Bezzini- , era importante che fosse replicato anche per il 2020. E così è stato - prosegue Bezzini - in coerenza con gli impegni assunti con le istituzioni locali e con gli operatori del territorio”.Nello specifico il contributo è destinato ai comuni amiatini per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate appunto al miglioramento dell’attrattiva turistica del territorio della montagna. Le modalità di assegnazione e di erogazione del contributo saranno decise dalla Giunta regionale entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge. L’invio del contributo è subordinato alla stipula di un accordo, anche di programma con i Comuni dell’Amiata che sono interessati alla realizzazione delle opere.
Emendamento di Italia Viva al bilancio di previsione: interventi in favore di impianti sportivi
Seduta straordinaria questa mattina, mercoledì 18 dicembre, della commissione Affari istituzionali guidata da Giacomo Bugliani (Pd) per l’esame di un emendamento al bilancio di previsione 2020-2022 presentato da Italia Viva.
La seduta, come spiegato dallo stesso Bugliani, è stata necessaria per “verificare la sussistenza della copertura finanziaria”. L’emendamento mira infatti a prevedere una maggiorazione dell’autorizzazione all’indebitamento per la previsione di 200mila euro da destinare ad interventi in favore di impianti sportivi.
Verificate tutte le condizioni necessarie, sarà il presidente della commissione ad informare il Consiglio nel corso della seduta di oggi che prosegue con il dibattito, l’esame e la votazione degli emendamenti sul complesso della manovra che, oltre al bilancio di previsione, si compone anche della legge di stabilità per il 2020 e il collegato, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza.
Scaramelli (IV): "Emendamento sullo sport per interventi a favore degli impianti"
“Le nostre richieste sono dentro il Bilancio 2020 che esce dall’Aula più forte di come c’era entrato. La Toscana ha fatto la Toscana”. A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva in Consiglio regionale, sulla manovra approvata oggi che, oltre al bilancio di previsione, si compone anche della legge di stabilità per il 2020 e il collegato, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza. “Si consolida l’alleanza di centro sinistra – prosegue Scaramelli, che aggiunge – è il miglior Bilancio di questa legislatura. Aumentano del 20% le risorse sugli impianti sportivi, c’è un impegno importante sull’edilizia residenziale pubblica a ristrutturare con risorse pubbliche gli immobili oggi sfitti, crescono le risorse sulla cultura, si valuterà nel corso dell’anno l’esenzione del bollo per le auto ibride. La maggioranza esce rafforzata, più plurale e i cittadini toscani saranno più forti con risorse indirizzate direttamente attraverso gli investimenti sulle infrastrutture, le scuole, le strade, l’edilizia sanitaria. La coalizione si è ritrovata nel merito delle questioni, lasciando da parte le polemiche per ragionare sulle idee e sui contenuti”.
“In Aula abbiamo sottolineato la necessità di velocizzare - commentano Massimo Baldi e Titta Meucci, consiglieri regionali di Italia Viva - gli investimenti già previsti in infrastrutture per 67 milioni di euro, in ambiente e territorio per 65 milioni di euro, in sanità per 66 milioni di euro, in edilizia scolastica per 98 milioni di euro, prevedendo un piano shock che si faccia carico di questi lavori, con una media di 100 milioni di euro al mese di risorse impiegate”.
L’emendamento di Italia Viva sullo sport prevede l’aumento di risorse da destinare ad interventi in favore di impianti sportivi (campi da calcio, palestre, palazzetti dello sport), mentre l’ordine del giorno impegna la Giunta a stanziare quanto prima ulteriori risorse per l’incremento dello stanziamento annuale sull’edilizia residenziale pubblica, per consentire la totale ristrutturazione degli appartamenti non attualmente utilizzati (1200 case la cui ristrutturazione vale 15mila euro ciascuno); un aumento consistente delle risorse per la cultura da destinarsi al sistema dello spettacolo dal vivo e alle attività di promozione e di sostegno della parità di genere in ambito artistico; e sulle politiche giovanili e sport risorse aggiuntive per finanziare integralmente le richieste pervenute dai comuni toscani per interventi sugli impianti sportivi di tutta la Regione Toscana (6,7 milioni di euro). In merito alla disciplina della tassa automobilistica, l’Ordine del giorno contempla la possibilità di prevedere a livello regionale l’esenzione dal pagamento del bollo per l’acquisto di auto ibride per il primo anno e la riduzione per i successivi due anni del 50% e a stabilizzare le risorse sul sociale con l’aumento delle cifre previste sulla missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglie.
Marchetti (Fi): "Nostra valutazione contraria, assenza di strategie sui temi più critici per lo sviluppo del territorio"
"Equilibrismi, iniziative puntuali forse frutto di sollecitazioni sparse e una complessiva evidente assenza di strategie d’insieme sui temi più critici per lo sviluppo del territorio. Così, con questo bilancio privo di guizzi di novità, Pd e sinistre di governo regionale procedono sostanzialmente a canone inverso rispetto ai bisogni della Toscana. La nostra valutazione non può dunque che essere contraria»: così Maurizio Marchetti, Capogruppo regionale di FI, appena intervenuto nel dibattito in corso nell’Assemblea toscana sul bilancio regionale e gli atti finanziari regionali. Critico sul metodo – «la Toscana è in sostanziale stagnazione, tiene solo l’export, ma questo bilancio reca una serie di dati ben lontani dal ritratto che si vorrebbe tratteggiare di una regione che felix forse lo fu, ma oggi certo non lo è e questo stesso bilancio reca in consuntivo un disavanzo effettivo di oltre 2 miliardi" – Marchetti non ha lesinato osservazioni di merito.
- Quadro sociale: «Raddoppiano le persone in stato di povertà e raddoppiano circa anche i disoccupati, e i due dati non sono da tenere disgiunti, mentre il Pil pro capite crolla e l’indebitamento individuale anche per i nuovi nati si aggira sui 500 euro. E’ evidente che serve il coraggio per invertire questa tendenza che dimostra, siamo all’ultimo bilancio di legislatura, come le strategie del governo regionale di Pd e sinistre abbiano fallito», ha affermato Marchetti.
- Sanità: «Esistono situazioni in abbandono inaccettabile. Penso alla necessità di implementare le quote sanitarie per gli accessi dei cittadini anziani e non autosufficienti nelle Residenze sanitarie assistenziali, con famiglie in stato di reale bisogno e sofferenza. Caso mai lasciamo perdere gli orti, voglio dire, e quei soldi concentriamoli su queste situazioni a cui è doveroso rispondere. E poi c’è il rapporto col privato. Voi saltate sulla sedia a sentir enunciare ‘prima gli italiani’, ma voi con le cliniche private avete esattamente fatto ‘prima i toscani’. Avete chiuso le frontiere del sistema sanitario regionale a cittadini di altre regioni che realmente pagano le tasse e però qui non possono più essere curati in convenzione, mentre vi preoccupate di estendere le coperture sanitarie a chi non ha né titolo né diritto. E’ un controsenso anche ideologico. Non sto poi a ricordare quanto un corretto rapporto col privato contribuirebbe all’abbattimento delle liste d’attesa su cui invece non siete mai riusciti a incidere», ha dichiarato Marchetti.
- Occupazione: «Io non guardo con interesse a misure come il reddito di cittadinanza. Sono invece tra coloro che sostengono che le persone si aiutano col lavoro, provocando occupazione e avendo dunque attenzione per quanti investono o investirebbero creando occupazione, reddito, Pil… In questo bilancio non ci sono azioni che procedano in questo senso, anzi».
- Infrastrutture: «Anche nel corso del recente tavolo con gli imprenditori, la richiesta è a sbloccare gli investimenti. Ci sono interi mondi, come quello dell’edilizia, in stato comatoso. Su di essi si innestano in maniera avversa provvedimenti come il vostro piano cave con cui, ad esempio quanto agli inerti che sarebbero funzionali proprio a quegli investimenti che non decollano, si finisce per portare il settore progressivamente al collasso. Piano piano. Con una sorta di ‘puntura a lungo effetto’. Invito a rivalutare questa pianificazione i cui esiti di prospettiva certo non sono ottimali».
- Partecipate: «La Toscana conta 27 partecipazini dirette e 50 indirette – ricapitola Marchetti – ed evidenziano perdite per oltre 7 milioni. E nulla si fa per riparare e provare a investire la tendenza. Non è accettabile questo atteggiamento. Stessa cosa per quanto concerne Fidi Toscana: utile, certo, ma non con 49 milioni di perdite tra il 2012 e il 2018. Almeno il dubbio di dover cambiare qualcosa ponetevelo. Tra queste partecipate ci sono le Terme di Montecatini, oggi al collasso. L’emendamento Pd che vedo circolare per ottenere tre mesi in più cosa mai dovrebbe cambiare rispetto al non fatto di decenni, per capire? Altro che tre mesi. Qui vanno tirate fuori proposte e soluzioni che implichino investimenti importanti e improntati al rilancio».
- Patrimonio immobiliare: «Navigate a vista, non c’è un quadro certo della consistenza delle disponibilità immobiliari né del loro utilizzo. Ma come si fa? Più volte abbiamo invocato la razionalizzazione gestionale di questo segmento e l’uscita da questo quadro confuso: non l’avete mai fatto».
- Burocrazia: «I cittadini e le imprese non ne possono più: chi ha a che fare con la pubblica amministrazione sa quando inizia ma mai quando finisce né con quali costi. Ogni poco viene introdotta una nuova stratificazione e tra carte, perizie, bolli e istruttorie ci si perde. Ogni alleggerimento su questo sarebbe benvenuto, ma più che altro è doveroso. Qui al contrario si ingessa ogni iniziativa».
- Rifiuti: «Vi riempite la bocca di un’economia circolare senza riuscire a farla circolare per davvero»
- Tpl: «Le sole cose che ci portiamo in giro, e da anni, sono i contenziosi. I bus, invece, si guastano o si fermano lasciando a piedi la gente».
"In conclusione – tira le fila Marchetti – non possiamo che ribadire la nostra valutazione negativa rispetto a questo bilancio privo di visione prospettica".
Marcheschi (FdI): "Messe le toppe per rimediare a quello che non si è fatto in 5 anni"
“ Quello della Regione è un classico bilancio di fine legislatura, si mettono toppe per rimediare a quello che non si è fatto in 5 anni. Si compra no degli immobili per le Asl che già hanno decine di palazzi che non riescono a vendere , si d anno mance elettorali in quei settori dove la Sinistra non è riuscita ad attuare politiche efficaci, non si è abbassata la pressione fiscale e non si rilanciata l’economia. In questi 5 anni la Toscana è peggiorata, le infrastrutture scontano un ritardo trentennale rispetto agli assi viari e ferroviari di altre regioni, la Sanità toscana è crollata negli indici di efficienza” dichiara Paolo Marcheschi , Capogruppo regionale (Fdi).
Alberti (Lega): “Il M5S è diventato la stampella del Pd”
“Quello che si è consumato oggi in commissione è lo stesso inciucio che PD e M5S stanno portando avanti a livello nazionale – dice il consigliere regionale Jacopo Alberti – coloro che hanno votato il Movimento devono sapere come si comportano i loro rappresentati nelle istituzioni: attraverso tutta una serie di atti stanno di fatto avallando la maggioranza. Non hanno votato contro a nessun atto proposto dal Pd, si sono limitati a astensioni e addirittura voti a favore, come sulla Legge di stabilità e addirittura il bilancio di previsione. Si sono comportati come una forza di maggioranza. Oggi abbiamo visto il ‘soccorso giallo’ dei grillini a chi governa la Regione. Quelli che dovevano rivoluzionare le istituzioni si sono allineati con coloro che dovevano combattere, sono diventati tutto ciò che avevano giurato di distruggere. Esattamente come stanno facendo in Parlamento: e l’inciucio ora lo stanno esportando da Roma a Firenze”.
“Il Movimento è diventato la stampella del PD. Mi piacerebbe sapere se hanno chiesto a Rousseau prima di votare in questo modo gli atti del bilancio, vorrei sapere cosa ne pensano coloro che li hanno sostenuti, di questa ‘alleanza di fatto’ che si è vista oggi in commissione. Mentre i renziani hanno dimostrato di abbaiare ma non mordere. Mi tocca dare ragione a Marras: era solo una questione di visibilità per Italia Viva. Chi sta all’opposizione vota sempre contro al documento finale sul bilancio. Ora è chiaro che all’opposizione di questo PD – conclude Alberti – ci sono solo la Lega e il centrodestra”.
Defr 2020: le proposte di Fratelli d'Italia
Green Economy: giardini pensili nei condomini, esenzione del bollo auto per le vetture ecologiche, colonnine elettriche diffuse;
Sociale: semplificare l’accesso alle Ztl cittadine per i disabili con un permesso valido per tutti i comuni toscani , diritto ad un impiego per i figli delle vittime sul lavoro;
Salute: dotare anche i condomini di defibrillatori, più risorse ed un bollino “Free digital smart-zone” per le scuole toscane che aderiranno al protocollo d’intesa per vietare l’uso non didattico dello smart-phone in orario scolastico ;
Animali: aumento delle risorse per favorire l’adozione di cani che si trovano nei canili;
Sicurezza: risorse per la video sorveglianza integrata pubblico/privato ;
Famiglia: creazione di un albo regionale delle baby sitters, possibilità per i bambini fino a 14 anni di viaggiare gratis sui treni regionali
Bilancio: più 20% per lo sport, nuove risorse per Erp, cultura, sociale e sanità
Bilancio approvato, Rossi e Bugli concludono la discussione in aula
Il bilancio di previsione per il 2020 e il triennale fino al 2022 hanno ricevuto il via libera dal Consiglio regionale toscano. Votato da tutta la maggioranza, “che ne esce dunque forte” spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi ai giornalisti nel corso del briefing subito dopo il voto.
Nessuna crisi, dunque. “Il bilancio che è stato approvato - spiega - è quello licenziato dalla giunta, con qualche modifica come è normale che avvenga". “Nella sostanza – conclude – si è mantenuto comunque quello che era”.
Ad un undici miliardi ammonta la spesa per il prossimo anno, di cui sette riguardano il solo fondo sanitario di spesa corrente. Ma sulla sanità si aggiungono anche un miliardo e mezzo di euro di investimenti straordinari finanziati per un centinaio di milioni a debito dalla Regione, altri 900 a carico delle singole aziende sanitarie e 500 milioni, in via di assegnazione, che arriveranno dallo Stato per l’edilizia sanitaria.
“Un buon bilancio – commenta Rossi – e un bilancio di forte sviluppo”. “Sono raddoppiati gli investimenti nel triennio, passati da 230 a 470 milioni: mobilità, difesa del suolo ma anche conferme per cultura e sociale – ricorda - Riprenderanno le assunzioni in Regione e sono particolarmente convinto che venti milioni a favore dei piccoli Comuni con meno di cinquemila abitanti siano un aiuto serio per le aree fuori dai grandi flussi di sviluppo per dare risposte ai cittadini”. Risorse per combattere lo spopolamento, attivare piccole economie locali ma anche per la viabilità. “Un buon bilancio, insomma – ripete - specchio di buon governo e buona amministrazione”.
Rossi ne approfitta per ricordare anche quanto fatto nell’arco di due legislature e che pongono la Toscana tra le Regioni più avanzate. Cita le “buone leggi di governo sul territorio, lo stop alla cementificazione e la nostra legge sul paesaggio che è considerata la più avanzata”. Accenna all’export, che vede la Toscana tra le Regioni punto di riferimento. “Se parliamo di asili nido – prosegue – siamo ben collocati, delle questioni del lavoro non ce ne siamo mai persa una”. “Ma abbiamo fatto cose importanti anche sull’ambiente e alla ripresa siamo pronti a presentare – annuncia - una piano Toscana 2030 a neutralità carbonica, per contrastare i cambiamenti climatici e l’aumento di Co2 in atmosfera”.
“Questa è una regione che riesce a stare nel quadrilatero di quelle che tirano. Il dato da cui partire è questo. Significa essere ai vertici in una serie di indicatori: tasso di occupazione, unità di lavoro, investimenti fissi lordi, pil, consumi delle amministrazioni pubbliche, consumi delle famiglie, esportazioni. E bisogna riconoscere che partiamo svantaggiati. Non possiamo avere il pil della Lombardia. Abbiamo metà della superficie coperta da boschi e bellissime colline. E non abbiamo una pianura come l’Emilia Romagna. Fare impresa da noi, perciò, è più costoso. E siamo la regione che spende più di tutte nel trasporto. Eppure siamo sempre in quelle posizioni di vertice. Il merito, forse, è nelle nostre politiche, senza le quali non ce la potremmo fare”. Così l’assessore Vittorio Bugli ha iniziato la sua replica a conclusione del dibattito sulla manovra finanziaria, osservando che l’occupazione, dal 2008 al 2018, è cresciuta di 44mila unità, in maggioranza donne, unica regione insieme al Trentino. Un dato confermato nel primo trimestre 2019, cui si aggiunge il fatto che la differenza “tra i nostri sistemi locali si va assottigliando”. Nel periodo 2014-2018 la Toscana ha inoltre avuto la maggiore riduzione dell’abbandono scolastico ed è inoltre al primo posto, davanti alla Lombardia, nel numero dei ragazzi che si laureano e nella spesa per il diritto allo studio. “Ci accontentiamo? No – ha commentato l’assessore - I problemi ci sono e cerchiamo di affrontarli”.
Tra i 44 mila nuovi occupati troppi posti sono a tempo parziale, o determinato. Per questo si attiveranno incentivi alle aziende proporzionati alla tipologia di contratto. L’età degli occupati è sempre più vecchia, perciò si prevedono incentivi alle aziende per favorire il ricambio generazionale. “C’è il problema delle aziende che cercano personale e non lo trovano – ha spiegato Bugli. - Per questo la Regione ha pensato ad una formazione più agile, per dare risposte in tempi utili a chi cerca, per esempio, un pellettiere, ma anche a una formazione di alto livello, per la ricerca e lo sviluppo, per politiche a lungo termine. E’ in questa prospettiva che sono stati rafforzati i centri per l’impiego”.
Ecco le scelte che sono alla base della manovra: fare più investimenti pubblici, prevedendo che da 130 milioni si passi a 400 milioni. Nel 2019 siamo stati in grado di fare investimenti quasi doppi rispetto al passato. “La macchina ha funzionato - ha commentato – e ci possiamo permettere di fare di più. Così 160 milioni in mobilità, li potremo accompagnare con altri 350 milioni, e i 100 milioni nella difesa del suolo possiamo portarli a 130 milioni”.
“Gli investimenti dell’Unione Europea dal 2014 al 2020 sono pari a circa 2 miliardi e 700 milioni – ha aggiunto – Se arriviamo prima di altre regioni, potremo mettere in campo incentivi per 270 milioni, che sono un vantaggio competitivo per le nostre aziende”. Non solo. Secondo Bugli, si possono cambiare alcune caratteristiche degli investimenti, consentendo ai piccoli Comuni di mettere in movimento l’economia locale. Da qui la scelta di prevedere bandi sulla viabilità, sulla riqualificazione urbana, ma anche sulle cooperative di comunità.
L’assessore ha infine ricordato che a proposito del credito alle attività economiche, la Regione, attraverso Fidi Toscana, è riuscita a veicolare una grossa mole di garanzie alle imprese, e che adesso può agganciarsi a ‘garanzia toscana’. “Nel sistema delle partecipate nel settore termale abbiamo Casciana e Chianciano, che si sono risolte positivamente. Su Montecatini ci stiamo lavorando – ha concluso Bugli. - Sulla logistica puntiamo sull’Interporto di Livorno, con un’attività tornata in pareggio dopo molti anni, per farlo diventare una piattaforma legata al porto. Abbiamo già un piano di dismissioni e un piano di utilizzo degli immobili”, ha concluso.
Terremoto Mugello, chiesto stato di emergenza nazionale
Una comunicazione sulle conseguenze e gli interventi del terremoto del 9 dicembre scorso in Mugello è stata tenuta questa mattina in aula dal presidente della Giunta regionale Enrico Rossi. La richiesta di un’informativa in Consiglio regionale sull’argomento era stata avanzata nei giorni scorsi dal portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti.
Rossi ha voluto ringraziare tutta la macchina della Protezione civile e istituzionale. “La macchina ha dimostrato di saper intervenire immediatamente e in maniera efficace – ha detto – e questo è rassicurante. Sono stati subito individuati i punti di raccolta e i luoghi dove ospitare chi era spaventato o chi non poteva rientrare in casa”. Subito dopo, ha proseguito il presidente, sono iniziate le visite alle case lesionate, prima dei Vigili del fuoco e poi del Genio civile, e questo ha permesso di restringere la zona rossa delimitata a Barberino. “Ad ora sono stati effettuati 670 controlli agli edifici – ha spiegato Rossi -. I casi di inagibilità riscontrata sono 146, di cui 41 di inagibilità lieve, dunque risolvibile con pochi rapidi interventi. Per gli altri casi servono lavori più complessi. La Regione Toscana ha avviato le misure per il microcredito e chiesto di attivare contributi fino a 25 mila euro”. Per quanto riguarda gli edifici pubblici “ci sono due edifici comunali inagibili, perché vecchi e perché tutelati dalla Sovrintendenza”. Per l’ospedale, invece, “essendo state realizzate alcune parti nuove a prova di sisma, si è proceduto al trasferimento delle attività in questi settori sicuri. Il personale ha saputo gestire benissimo la situazione”. Ora, ha aggiunto il presidente, “è in via di affidamento una gara da 35 milioni di euro per la messa in sicurezza di tutto quanto l’ospedale”.
Resta il fatto che la Toscana ha una buona fetta di territorio, quella appenninica, considerata ad alto rischio sismico. Un rischio che condivide con tutto l’Appennino e con tutte le Regioni che insistono sulla fascia montuosa. Per questo il presidente ha lanciato l’idea di una proposta di legge al Parlamento fatta dal Consiglio regionale della Toscana, in accordo con altri Consigli regionali interessati, che proponga un piano di intervento a lungo termine per l’Appennino. “Altrimenti non potremo meravigliarci se queste zone vengono abbandonate, con rischi per la tenuta idraulica e di tutta la montagna” ha commentato. Alcune proposte sono state avanzate dal presidente anche in materia di contributi. “La detrazione fiscale per gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico è una buona cosa, ma stenta a decollare – ha spiegato Rossi - perché spesso manca il capitale iniziale”. Si potrebbe pertanto pensare a un fondo di rotazione, oppure ad aiuti per chi è sotto un certo livello di reddito, o a un sostegno all’assicurazione. “Affrontare la questione trovando soluzioni operative – ha concluso Rossi – dovrà essere una priorità di questo ultimo periodo di legislatura”.
Il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti ha spiegato di aver chiesto la comunicazione “perché ritenevo utile che il primo Consiglio regionale dopo l’evento affrontasse la questione”. Anche Alberti, recatosi sul posto, ha riscontrato “un buon livello degli interventi e dell’organizzazione. Tutti hanno lavorato molto bene”. Il portavoce ha garantito totale disponibilità all’idea di lanciare una proposta di legge al Parlamento “perché sicuramente è importante trovare una soluzione a livello nazionale. Nel frattempo – ha concluso – la Toscana deve mettere in campo tutti gli strumenti possibili per aiutare chi ha subito danni”.
L’aula ha inoltre approvato una proposta di risoluzione (firmata da Fiammetta Capirossi e altri consiglieri del Pd, che ha visto la successiva adesione di numerosi altri consiglieri) che, preso atto con favore del complesso di azioni messe immediatamente in atto dalla Protezione civile, impegna la Giunta regionale “a proseguire nell’azione tramite le strutture regionali preposte alla protezione civile, in sinergia con le istituzioni locali, i Vigili del fuoco, le forze dell’ordine, il personale sanitario e il volontariato”. Impegna inoltre la Giunta “ad attivarsi presso il dipartimento della Protezione civile nazionale affinché si possa in tempi celeri giungere al riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per i territori interessati dalle conseguenze del sisma del 9 dicembre 2019”. A questo proposito il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani ha invitato tutti a fare opera di ‘insistenza politica’, perché il riconoscimento da parte della Protezione civile c’è e la questione approda in Consiglio dei ministri oggi o domani. “A Barberino alcuni privati sono già partiti con i lavori – ha detto Giani – e sarebbe molto importante mettere a disposizione rapidamente dei contributi”.
A illustrare la proposta di risoluzione è stata Stefano Baccelli (Pd), il quale ha anche espresso “apprezzamento per le proposte del presidente Rossi”. “Il vulnus riguarda l’edilizia privata – ha detto -, e dunque è utile proporre meccanismi di defiscalizzazione e una proposta di legge in materia da condividere con altre Regioni, da lanciare entro la legislatura”.
Serena Spinelli (Gruppo misto) ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per far fronte all’emergenza e ha sottolineato che “è prioritario rendere assolutamente sicuri tutti gli ambienti pubblici. Questo sarà un paese normale quando le scuole rimarranno aperte per accogliere i ragazzi in caso di terremoto, perché sicure”.
Giacomo Giannarelli (M5S) ha annunciato voto favorevole alla risoluzione e ha espresso apprezzamento alla proposta di Rossi, così come hanno fatto Massimo Baldi (Iv) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra). Fattori ha osservato inoltre che “la Regione dovrebbe dare da subito alcuni segnali di sostegno nei confronti del Mugello, ad esempio potenziando la rete ferroviaria Faentina. Recentemente ha chiuso la biglietteria di Borgo San Lorenzo, e questo crea numerosi disagi ai pendolari”.
Autodromo del Mugello, approvata la nuova legge regionale
“Nell’istruttoria di questa legge in commissione – spiega Stefano Baccelli presidente della commissione ambiente - abbiamo svolto interessanti consultazioni che, insieme agli emendamenti, riteniamo dal nostro punto di vista ci abbiano permesso di trovare un punto di equilibrio tra tutela ambientale e quella fortissima diffusa approvazione che c’è sul territorio del Mugello dell’importanza del circuito e delle attività che vengono svolte sull’indotto del territorio. Abbiamo quindi modificato l’impostazione iniziale della legge con ulteriori limitazioni rispetto alla potestà di deroga dell’amministrazione, che saranno quinquennali, solo per 280 giorni e con esclusione dalle ore 22 alle 7 del mattino. Ma lo strumento più importante – prosegue Baccelli - per coniugare l’attività sportiva e quella ambientale è senza dubbio quello della convenzione tra gestore e amministrazione comunale e della previsione in quella convenzione di tutti quegli investimenti necessari a migliorare la qualità acustica dell’impianto e conseguentemente anche alla qualità ambientale e di vita degli abitanti della zona”.
“Fino ad oggi – precisa Fiammetta Capirossi consigliera regionale mugellana - la legge nazionale di riferimento il DPR 304/2001 prevedeva per gli autodromi deroghe illimitate purché vi siano opere di mitigazione ambientale. Ebbene la nostra proposta di legge oltre a dare un limite massimo giornaliero di 280 giorni, prevede una convenzione tra comune e gestore con la quale il sindaco può in 5 anni concordare opere di mitigazione più puntuali e importanti. Opere che ad oggi, ad onor del vero, il gestore ha già iniziato a realizzare. Inoltre, bisogna specificarlo, non è riducendo le giornate di utilizzo dell’autodromo che si riducono le problematiche che qualcuno denuncia. Ridurre le giornate metterebbe solo in crisi tutta l’economia non solo mugellana ma anche della città metropolitana e della regione che gravita e dipende da questa struttura generando 129 milioni di euro. Entrate, ricordiamolo, che come dimostrato da diversi studi rimangono sul territorio e creano ricchezza per l’economia mugellana. A questo aggiungiamo pure le 305.000 notti all’anno che l’autodromo porta nelle strutture ricettive del territorio; ebbene nello scrivere questa legge abbiamo messo sulla bilancia tutte queste importanti e oggettive necessità, tenendo come perno la tutela della salute dei cittadini. Proprio per rafforzare questo concetto, con un emendamento, oggi abbiamo inserito nel preambolo della legge proprio la finalità del rispetto del diritto alla salute della cittadinanza in connessione alle attività esplicate all’interno del circuito”.
Sanità
Trasporto sanitario in Toscana, Via libera alla nuova disciplina
Il Consiglio regionale ha approvato oggi la riforma della legge 25/2001 “Disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sull’esercizio del trasporto sanitario”.
«La nuova normativa – ha spiegato Nicola Ciolini, consigliere regionale Pd intervenendo in aula – introduce alcune novità importanti. In primo luogo si affianca al servizio e si chiarisce la definizione di “autoveicoli di soccorso”, che saranno di esclusiva proprietà delle aziende pubbliche. Tutto il personale sanitario (medici e infermieri), inoltre, su tutti i mezzi di soccorso, saranno dipendenti pubblici. In secondo luogo e più in generale, con i nostri emendamenti, abbiamo definito gli equipaggi minimi e la loro composizione per i diversi livelli: di base, primo soccorso e avanzato. Diventa, in questo quadro, requisito essenziale la presenza a bordo di almeno 2 soccorritori che abbiano svolto il corso professionale avanzato, ad eccezione delle ambulanze di soccorso di base dove si richiede il corso di livello base. Infine, abbiamo introdotto da una parte elementi di semplificazione e snellimento negli organismi di vigilanza introducendo il sistema delle verifiche a campione e, dall’altro lato, abbiamo allargato la partecipazione nell’organismo collegiale di nuova istituzione ai capi dipartimento delle aziende Asl e delle professioni infermieristiche.
Ora seguirà il regolamento attuativo che dovrà elaborare la giunta regionale a definire i dettagli della nuova disciplina e mi auguro che possa arrivare prima possibile. Credo – ha concluso Ciolini – che la commissione abbia fatto un buon lavoro che è propedeutico alla più generale riorganizzazione dell’intero sistema».
Nel corso del dibattito sulla nuova legge sono intervenuti per il gruppo Pd anche i consiglieri Paolo Bambagioni ed Enrico Sostegni che hanno puntualizzato alcuni aspetti della riforma relativi al ruolo del volontariato e all’applicazione di talune norme nazionali.
Ambiente
Governance dei rifiuti ed energie rinnovabili
Approvati dall’Aula consiliare due ordini del giorno a prima firma di Giacomo Giannarelli, Presidente del Gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, collegati al pacchetto di bilancio di previsione.
“Sappiamo tutti che l’attuale governance dei rifiuti in Toscana ha portato solo a delle grandi inchieste, arresti e aumento dei costi per i cittadini. La posizione del Movimento 5 Stelle in merito è chiara da sempre e con noi al governo della Regione queste cose non sarebbero successe: occorre dire addio alle discariche ed agli inceneritori e sposare il pacchetto economia circolare che chiede l’Europa (entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti non dovranno superare il 10 per cento del totale). Ogni anno la Toscana produce 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani e 9 milioni di tonnellate di rifiuti speciali sono prodotti ogni anno dai nostri distretti produttivi. Occorre anche prendere atto che in Toscana è fallita la raccolta differenziata che doveva essere organizzata dai sindaci: siamo appena sopra il 50%, con un misero +1% nel 2016. Quindi, di questo passo, per raggiungere l’obiettivo minimo del 65%, fissato dalla legge per il 2012, ci vorranno altri undici anni. Sulla gestione rifiuti dobbiamo poi superare i tre macro ambiti territoriali a favore di ambiti più piccoli, e togliere i conflitti di interesse, assicurando in particolar modo la separazione netta tra chi cura la raccolta dei rifiuti urbani e chi li smaltisce. Con il nostro ordine del giorno chiediamo dunque la ridefinizione del modello di governance dei rifiuti, riducendone il quantitativo, implementando la raccolta differenziata, favorendo il settore del riuso ed incrementando il riciclo.
In materia di energie rinnovabili recenti studi dimostrano come specifiche azioni tecniche possano rendere possibile l’obiettivo di produrre energia solo da fonti rinnovabili entro il 2050. Solo per l’Italia ciò significherebbe 485.857 nuovi posti di lavoro (al netto dei circa 164mila persi nel settore dell’energia fossile), evitando 20mila morti legati all’inquinamento e 176 miliardi di euro di costi sanitari relativi, e contribuendo ad un aumento della temperatura globale non al di sopra di 1,5 gradi celsius. Rispetto a questo scenario l’Italia è al 30° posto (dato 2015) col 7,6% di capacità installata al 2015 per produrre energia da sole, acqua e vento. Secondo il percorso tracciato dagli studi, l’Italia, e quindi anche la Toscana, potrebbero raggiungere l’obiettivo dotandosi di un mix energetico composta da 16,4% di fotovoltaico installato su edifici residenziali, 5,7 di solare installato su edifici commerciali e pubblici, 34,6% da grandi impianti fotovoltaici, 8% di solare a concentrazione, 25,2% di eolico on-shore, 1,1% di eolico off-shore, 0,2% di energia dal moto ondoso, 4,8% di idroelettrico e solo lo 0,6% di energia geotermica. Se non bastasse ricordo che con un mix del genere il costo dell’energia in Italia arriverebbe a 6 centesimi di euro, garantendo un risparmio pro capite di 313, 74 euro e un valore aggiunto per industria e impresa che oggi soffrono condizioni di prezzo difficili da sopportare.”
Agricoltura
Ente Terre Toscane, sì a bilancio di esercizio 2018
Approvata a maggioranza dal Consiglio regionale, senza dibattito, la proposta di delibera sul bilancio di esercizio 2018 di Ente Terre regionali toscane, l’Ente istituito per valorizzare il patrimonio agricolo-forestale in disponibilità della Regione, che registra un saldo attivo di 609mila e 71 euro.
Il bilancio chiude con un valore della produzione pari a 3milioni786mila912 euro con una diminuzione del 2,28 per cento per un totale di costi di produzione di 3milioni85mila630 euro con una diminuzione del 13,01per cento. Si evidenziano la diminuzione dei ricavi per prestazioni da attività commerciali pari a 583mila500euro e un aumento dei ricavi e proventi diversi per 295mila300 da ricondurre ad una sopravvenienza attiva, conseguente alla conclusione del processo di liquidazione della società controllata Agricola Alberese srl. I costi della produzione diminuiscono principalmente per il minor valore registrato
nella voce acquisti di beni per 438mila 37 euro. Le spese per il personale ammontano per il 2018 a un milione 261mila732 euro in misura superiore rispetto a quanto indicato per il 2016
L’Ente nasce dalla trasformazione dell’Azienda regionale agricola di Alberese e gestisce la tenuta di Alberese, dove svolge le attività istituzionali sia di conservazione e valorizzazione del germoplasma autoctono della Toscana, sia di innovazione, che della diffusione del metodo produttivo da agricoltura biologica, il mantenimento e la fruibilità dell’agroecosistema del Parco naturale della Maremma. L'Ente, tra le sue varie competenze gestisce la banca della terra; promuove, coordina e attua interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo dell'economia verde; approva indirizzi operativi per la gestione ottimale dei beni del patrimonio agricolo-forestale.
Tra le attività del 2018, il coordinamento del patrimonio agricolo-forestale di 110 mila ettari con ulteriori 10mila ettari di pianificazione territoriale; un patrimonio che vede oltre 380 concessioni a soggetti privati ed associazioni, con una grande presenza di attività legate alla ricreazione, allo sport con bivacchi, rifugi, insomma un’opportunità economica. Riguardo alla Banca della Terra che favorisce l’apertura del patrimonio pubblico alla comunità, nel 2018 i bandi attivi erano 101 con 144 lotti assegnati, dei quali circa 6mila ettari messi a bando e oltre 5mila assegnati dei quali il 50 per cento ai giovani. Anche il progetto degli orti sociali si è sviluppato, con il coinvolgimento di 62 comuni e l’assegnazione di tutte le risorse a disposizione per 3milioni e 300 mila euro.
A febbraio 2019 è stato completato il trasferimento della “Società Agricola Suvignano srl” ad Ente Terre Regionali Toscana. Nel 2016, nell'ambito del Tavolo “Legalità e sicurezza in Toscana” fu siglato un accordo con il Ministero dell'agricoltura e i Comuni di Monteroni D'Arbia e di Murlo, che ospitano l'azienda. Il protocollo prevedeva che l'Azienda di Suvignano fosse oggetto di un progetto pilota di agricoltura sociale, un modello innovativo di impresa per la gestione dei beni confiscati alla criminalità che potesse rappresentare il prototipo per gli altri interventi di questo tipo in Italia.
Il piano degli investimenti 2018 prevedeva impieghi per 130mila euro, dei quali 30mila per le recinzioni e 100mila per la sostituzione macchine e attrezzature agricole. Sono stati spesi solo 170mila euro perché a causa di vincoli paesaggistici-ambientali non è stato possibile realizzare nuove recinzioni, ma solo un intervento di manutenzione ordinaria. Le spese per il personale ammontano per il 2018 a un milione 261mila732 euro in misura superiore rispetto a quanto indicato per il 2016.
Europa
Nuovo ruolo per la Toscana nella definizione degli atti comunitari
Il Consiglio regionale della Toscana, con voto all’unanimità, ha approvato due proposte di legge, una statuaria e una ordinaria, che ridefiniscono il ruolo e la partecipazione della Toscana alla formazione e attuazione degli atti comunitari. A partire dalla prossima legislatura regionale, così come previsto dalla proposta di legge statutaria n. 16, sarà infatti istituita una nuova commissione consiliare permanente: la commissione Politiche europee e relazioni internazionali, della quale potranno far parte anche i consiglieri assegnati ad altre commissioni. La proposta di legge ordinaria, la n. 386, modifica invece la legge regionale 26 del 2009 e definisce la partecipazione della Toscana alle politiche dell’Unione europea.
Come ha spiegato durante l’illustrazione il primo firmatario dei due atti, Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), “Il Consiglio regionale della Toscana, in passato, aveva considerato secondario l’orizzonte europeo, ma ora con queste leggi, dopo quattro anni di lavoro sui testi, siamo ad un passaggio storico: dopo quarant’anni l’Assemblea toscana parteciperà agli atti legislativi europei, e lo farà formulando osservazioni, diffondendo la cultura europea e lavorando insieme, intorno a valori condivisi, attraverso una commissione consiliare che diventa permanente, e attraverso la convocazione annuale di una sessione europea del Consiglio. Un risultato storico, grazie al lavoro di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza”.
La Pdl statutaria, primo firmatario Fattori, è stata sottoscritta da Elisabetta Meucci e Massimo Baldi, all’epoca della presentazione del gruppo Pd e ora approdati al gruppo Italia Viva, Roberto Salvini (passato dalla Lega al gruppo Misto), Irene Galletti (M5S), e Fiammetta Capirossi, Alessandra Nardini, Enrico Sostegni e Simone Tartaro del gruppo Pd. La proposta di legge ordinaria, primo firmatario sempre Fattori, ha gli stessi sottoscrittori, con l’eccezione del consigliere Salvini.
Il consigliere Enrico Sostegni (Pd) ha parlato di “atti importanti, che fanno sì che il Consiglio possa pensare alle politiche di sviluppo e di programmazione regionale avendo conoscenza per tempo degli orientamenti della politica europea e potendo dare il suo contributo alla formazioni delle decisione comunitarie”.
Di “giorno storico” ha parlato Elisabetta Meucci (Iv), “perché con l’istituzione della commissione permanente e l’introduzione della sessione europea aumentiamo il tasso di democraticità nei lavori del Consiglio regionale e avviciniamo l’Europa ai cittadini”.
Per Massimo Baldi (Iv) “quello di oggi è un momento emozionante”. Secondo il consigliere, “si tratta di un salto di qualità nei rapporti interistituzionali, che porteranno benefici sia alla Toscana che all’Unione europea”.
Irene Galletti (M5S), ha sottolineato “il lavoro condiviso svolto per giungere a questo risultato che “introduce un maggiore controllo del Consiglio regionale sull’operato della Ue e su come la Regione impieghi le risorse comunitarie. Inoltre, favoriamo il superamento di certi atteggiamenti euroscettici”. A questo proposito ha ricordato l’emendamento, già accolto in commissione, per promuovere la diffusione di una cultura europea a partire dal mondo della scuola.
Collegato alla proposta di legge ordinaria è stato approvato, sempre all’unanimità, un ordine del giorno presentato da Ilaria Bugetti e sottoscritto da Giacomo Bugliani e Simone Bezzini, tutti del Pd, che impegna la Giunta ad attuare un adeguato coinvolgimento e collaborazione con la federazione regionale dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Aiccre). “La Regione, attraverso la nuova commissione e la sessione europea – ha spiegato Bugetti – dovrà coinvolgere le comunità locali nella progettazione delle politiche europee. L’Aiccre, insomma, deve diventare il braccio operativo e complementare della Giunta regionale”.
Marco Casucci (Lega), annunciando il voto favorevole alla legge, ha definito “troppo entusiastici i toni del dibattito, perché l’Ue dovrebbe essere diversa da com’è adesso”.
Approvati, infine, anche una serie di emendamenti, tutti sottoscritti da Tommaso Fattori, Leonardo Marras (Pd) Elisabetta Meucci, Enrico Sostegni e Simone Tartaro, per meglio specificare alcune finalità sociali e di diffusione della cultura europea.
MoVimento 5 Stelle cofirmatario della proposta
Il MoVimento 5 Stelle è tra i sottoscrittori della Proposta di legge sulla Partecipazione della Regione Toscana alle politiche dell’Unione europea finalizzato a promuovere iniziative concrete dirette a rafforzare, soprattutto tra i più giovani e in ambito scolastico e universitario, la conoscenza della storia dell’idea di Europa, della storia dell’integrazione europea, della cultura europea nella cittadinanza e dei valori comuni europei nonché delle opportunità offerte dai programmi dell’Unione europea. “L’azione regionale - afferma Irene Galletti, Consigliera regionale, sottoscrittrice della stessa proposta di legge e firmataria di un emendamento aggiuntivo - deve mirare a rafforzare la consapevolezza della Toscana del futuro di avere una cultura ed un anima europea. I giovani devono cogliere ogni opportunità offerta dai progetti europei, opportunità a cui i giovani toscani non devono rinunciare e che le istituzioni regionali devono fortemente sostenere. E’ importante la possibilità che la nuova legge consente nell’avere da parte della Regione Toscana maggiori poteri di controllo nell’ambito dei finanziamenti europei, anche alla luce dei tanti scandali registrati in merito in Italia. L’Europa deve essere conosciuta maggiormente, soprattutto nei suoi meccanismi decisionali, anche a scuola. Ciò aiuterà a migliorarla nell’interesse di tutti i cittadini. L’emendamento da me proposto ha infine la finalità di evidenziare l’importanza dello sviluppo di una consapevolezza della cultura europea e dei suoi valori già durante il percorso scolastico e, successivamente, durante il percorso universitario anche tramite le opportunità offerte dai programmi europei per i giovani.”
Sicurezza
I sistemi di videosorveglianza saranno messi in rete
Approvato dall’Aula consiliare l’emendamento a firma di Gabriele Bianchi, collegato al pacchetto di bilancio di previsione.
Gabriele Bianchi, Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle: “Si favoriranno ed incentiveranno, nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio, l’utilizzo delle nuove tecnologie per sistemi sempre più avanzati e per la messa in rete dei diversi sistemi di videosorveglianza in essere negli territori toscani. In pratica le varie telecamere di videosorveglianza faranno rete al fine di aumentare la sicurezza dei cittadini sul nostro territorio. Spesso, infatti, capita che i vari sistemi di controllo dei tanti comuni toscani non siano coordinati e che non interagiscano, rendendo più difficoltoso il lavoro delle forze dell’ordine nella prevenzione, accertamento e repressione dei reati. Si tratta di un importante passo in avanti per rendere più sicuro il nostro territorio e tutelare maggiormente i cittadini.”
Diritti alle donne
Collegati alla legge di stabilità il Consiglio regionale ha approvato due Ordini del Giorno presentati dal gruppo di Sì Toscana a Sinistra e sottoscritti anche dalla consigliera Pd Alessandra Nardini sul ruolo dei consultori nel percorso nascite per le gravidanze a rischio e sulla corretta applicazione della 194.
“La Toscana non può e non deve arretrare sul tema dei diritti e della tutela della salute delle donne. Oggi in Consiglio regionale insieme alla legge di bilancio abbiamo votato due Ordini del giorno presentati dal gruppo di Sì Toscana a Sinistra che anch’io ho sottoscritto con cui chiediamo alla Giunta un impegno preciso sull’applicazione della legge l.194/78 e sul ruolo dei consultori all’interno del dipartimento della rete territoriale che si occupa del percorso nascite delle gravidanze a rischio. Per quanto riguarda la legge sull’Ivg chiediamo alla Giunta regionale di garantire la presenza nei presidi ospedalieri e territoriali di almeno il 50 per cento di personale medico e sanitario non obiettore, dunque di verificare che le Aziende Sanitarie Locali rispettino la percentuale prevista. Nel caso di situazioni di grave carenza di personale medico non obiettore, chiediamo di poter avviare concorsi pubblici con specifica indicazione tra i requisiti per la partecipazione la disponibilità ad applicare la 194/78”. È quanto dichiara Alessandra Nardini a seguito dell’approvazione dei due Odg.
“Sul versante dell’assistenza alle donne durante il periodo della gravidanza, con il secondo Odg approvato sollecitiamo la Giunta a dare centralità all’attività consultoriale – continua Nardini - Chiediamo quindi di considerare i consultori come parte integrante della ‘Rete per la gestione delle gravidanze a rischio’, al fine di garantire il diritto a ricevere cure appropriate nelle sedi più vicine, e di inserire il Dipartimento della rete territoriale all’interno del comitato strategico regionale e dei coordinamenti sotto rete di Area Vasta. Il percorso nascita per le gravidanze a rischio deve poter usufruire di tutte le risorse e le professionalità territoriali; l’OMS, ad esempio, indica nell’ostetrica la figura professionale di riferimento per le gravidanze a basso rischio. Dobbiamo riconoscere che negli anni la nostra Regione ha saputo costruire un sistema sanitario attento ai bisogni socio sanitari delle donne, che sono la percentuale più alta delle utenze ospedaliere. Allo stesso tempo, però, è necessario non abbassare la guardia: sulla 194 la difesa del diritto all’obiezione non può comportare una lesione o disconoscimento dei diritti sanciti dalla legge. La Toscana continui ad essere terra di diritti, di emancipazione e di tutele verso tutte e tutti”.
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