Gemellaggi eTwinning in crescita: Toscana con 671 scuole si aggiudica 2 premi nazionali

Connettersi, collaborare e condividere con altri insegnanti metodi didattici innovativi. Sono questi in estrema sintesi i gemellaggi elettronici tra scuole europee eTwinning, che si realizzano attraverso la più grande community europea dedicata all’apprendimento online. In Toscana l’azione europea registra negli ultimi anni un trend di crescita continuo.

È alto il numero dei docenti registrati, con 4.433 insegnanti iscritti alla piattaforma dal 2005 ad oggi. Si rilevano incrementi significativi anche nei progetti didattici, arrivati a 2.067. Sempre partendo dal 2005 ad oggi le scuole nella regione coinvolte nel complesso in eTwinning sono 671. Fra le scuole eTwinning della regione anche due istituti vincitori del premio nazionale eTwinning 2019, sul totale dei 10 premi assegnati alle scuole italiane nell’ambito della Conferenza Nazionale, che si è tenuta questo mese a Bari.

Il primo progetto è Imparare giocando con ROBO-TIC. Primi passi nel coding a cura dell’insegnante Simona Tacconi, dell’Istituto Comprensivo Coverciano di Firenze. Nel corso del progetto, insegnanti e alunni si sono confrontati con altri “colleghi” di scuole dell’Infanzia europee (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) sperimentando e condividendo buone pratiche sul tema dell’educazione al pensiero computazionale, stimolando la classe al ragionamento, al confronto e alla compartecipazione. Fare codice a scuola con i bambini si è concretizzato nell’imparare a dare istruzioni necessarie ad un compagno o ad un robottino per eseguire un percorso e raggiungere un obiettivo, nel codificare e decodificare comandi per essere riprodotti da altri compagni e poter interagire attivamente durante i giochi in videoconferenza.

Il secondo riconoscimento è stato assegnato a The Inner World, a cura delle insegnanti Loredana Becchi e Laura Maffei, dell’Istituto Comprensivo 2 “A. di Cambio” di Colle Val D’Elsa, in provincia di Siena. L’obiettivo principale del progetto è stato quello di promuovere l’integrazione e l’uguaglianza nelle classi, in modo che gli studenti potessero comprendere che, nonostante la loro origine geografica e culturale, tutti hanno diritto a un luogo che li protegge e li rispetta come la scuola. Per fare questo è stata inventata la storia del “The Inner World”, e un universo fatto di pianeti misteriosi, popolati da creature fantastiche, tra cui la Terra, popolata dagli uomini. Attraverso giochi e attività didattiche basati su questo contesto gli alunni hanno potuto parlare di sé e dei propri mondi e incontrarsi gli uni con gli altri e infine lasciarsi ispirare dal meglio delle rispettive terre e inventare una città che sia la casa di tutti, la capitale dell’Inner World.

Fonte: Indire - Ufficio stampa

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