Tramvia e biciclette, "linea per Bagno a Ripoli scelta di salute" secondo Fiab

Gli interventi sulla tramvia per Bagno a Ripoli, sia all’assemblea pubblica di lunedì scorso sia sulla stampa che sui social si sono soprattutto concentrati sul problema congestione del traffico ed è stato poco considerato l’aspetto della salute, che riteniamo invece dovrebbe essere in primo piano.
Al seminario RespiraMII dello scorso gennaio è emerso che il PM10 e 2,5 da traffico è prodotto non solo dalla combustione dei carburanti ma anche - per ben il 50% - dall'usura di pneumatici, asfalto e freni; più sono pesanti i veicoli e più pulviscolo da usura viene prodotto. Questo vale per veicoli sia a motore termico che elettrico, per cui anche i bus - e in generale i veicoli - elettrici non rappresentano la soluzione ideale.
Un mix di metalli pesanti, idrocarburi, composti plastificanti che entra nei polmoni come un aerosol e poi si diffonde in tutto l'organismo soprattutto di neonati e bambini, sfortunatamente all'altezza più adatta per respirare sia questi veleni che quelli presenti nei gas di scarico, con conseguenze drammatiche per la salute.
La tramvia può e deve rappresentare l’occasione per ripensare tutta la mobilità con la realizzazione in parallelo di piste ciclabili e Zone con limite di velocità 30 Km/h per favorire la diffusione dell’uso della bicicletta, il mezzo più agile in città e che in assoluto più rispetta la salute di tutti anche in termini di contrasto alla sedentarietà - causa di tante altre malattie - in più rendendo finalmente le strade meno pericolose e più vivibili.

FIAB Firenze Ciclabile e ISDE Firenze – Medici per l’Ambiente

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