Brenda Barnini, sindaco di Empoli, assegna il ‘Sant’Andrea d’Oro’ 2019 a Sauro Cappelli.
Il Sant’Andrea d’Oro è la massima onorificenza cittadina che ogni anno il sindaco consegna a quei cittadini che hanno dato il loro prezioso contributo nel campo della cultura, delle arti, del lavoro, della politica, dello sport e della solidarietà.
PERCHÉ - È lo stesso primo cittadino a spiegare il perché il riconoscimento è assegnato all’ex assessore empolese: «Sauro è un grande interprete della storia del Novecento del nostro Comune. Un uomo che ha attraversato decenni di politiche amministrative della nostra città, avendo l'opportunità di lavorare al fianco del grande Sindaco Assirelli. La sua dedizione, il totale impegno che ha riversato per il bene della nostra comunità sono encomiabili e sono alla base anche della grandissima opera di volontariato nell'ANED. Se la memoria della deportazione è così viva in decine di generazioni di empolesi, fino ai più giovani di oggi, lo dobbiamo proprio a Sauro e ai suoi lunghi racconti. In questo tempo in cui l'odio, la xenofobia e l'antisemitismo ritornano a farsi sentire in modo pericoloso nel nostro Paese il riconoscimento a Sauro del Sant’Andrea d'Oro vuole essere non solo un ringraziamento a lui per quello che ha fatto, ma anche un monito a tutta la comunità a farsi carico della memoria di ciò che è stato e che non deve più essere».
ULTIME EDIZIONI - Nei suoi quattro anni precedenti il sindaco Barnini ha premiato nel 2014 Don Renzo Fanfani, prete ‘operaio’ scomparso nel maggio scorso, nel 2015 l’imprenditore fondatore del Gruppo Sesa Paolo Castellacci, nel 2016 il Sistema di Protezione Civile dell’Empolese Valdelsa, nel 2017 furono premiate le associazioni che si occupano di riuso, riciclo e dell’economia circolare, lo scorso anno onorificenza alle associazioni cittadine Arca Canile Onlus, Aristogatti e Ce.T.R.A.S, che dedicano la loro attività alla tutela degli animali occupandosi ogni giorno di cani, gatti e volatili in strutture come il canile, il gattile e il centro di recupero dei rapaci.
QUANDO - La cerimonia è prevista sabato 30 novembre, in occasione della festa del Santo Patrono, nella sala del Cenacolo degli Agostiniani di Empoli, a partire dalle 15.
CHI È SAURO CAPPELLI
Sauro Cappelli è nato a Empoli il 20 giugno 1929. Orfano dalla tenera età di 6 anni è stato cresciuto dagli zii materni. Ha conseguito la scuola dell'obbligo di allora, ovvero la 5a elementare.
Nel 1942, a 13 anni, come molti suoi coetanei, è entrato come operaio in vetreria per lavorarci fino alla fine degli anni ‘50 quando viene assunto dalla Ditta Borgioli Arredamenti di Empoli, dove ha operato fino a settembre 1974.
Iscritto al PCI dal 1949 ha prestato attività di partito da subito. Nel 1970 è stato candidato ed eletto in Consiglio Comunale a Empoli. Nel settembre 1974 il sindaco Mario Assirelli lo chiama a ricoprire il ruolo di assessore con deleghe al personale, manutenzioni, commercio e ai rapporti con il pubblico. Nel corso dei 21anni da assessore, a fianco dei sindaci Mario Assirelli, Silvano Calugi e Varis Rossi, si è occupato di varie deleghe, fra cui lo caratterizzano i 13 anni da assessore allo sport.
Per il Comune di Empoli prima, per l'ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati, ha accompagnato centinaia di studenti in viaggio ai campi di concentramento, mantenendo viva la memoria di quei tragici fatti direttamente nei luoghi e indirettamente nelle varie scuole del Circondario presso le quali ha spesso tenuto conferenze e dibattiti sull'argomento.
Come ha sempre affermato Anna, sua moglie, sposata nel 1957 e al suo fianco fino al 2018, (61anni di matrimonio), la vita di Sauro si svolgeva in un'unica parola declinata al maschile e al femminile “IL PARTITO e LA PARTITA”. È da sempre appassionatissimo di calcio e tifoso dell'Empoli FC.
Per ANED, oltre a essere socio da decenni, è stato vicepresidente della sezione empolese per molti anni fino al 2016, ha seguito l'organizzazione dei Viaggi della Memoria, le cerimonie istituzionali e molti incontri nelle scuole. Dal 2014 ne è presidente onorario, carica che mantiene tutt'ora.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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