Questa mattina Andrea Poggianti e Federico Pavese, Capogruppo e Consigliere Comunale del gruppo consiliare "Fratelli d'Italia - Centrodestra per Empoli", hanno presentato un'interrogazione e una mozione relative ai fatti di domenica 17 novembre 2019, al maltempo con conseguente allagamento in alcune zone della città di Empoli.
Gli atti sono stati presentati dal gruppo all'amministrazione, "per fare chiarezza sui fatti del 17 novembre" e per avanzare proposte per "velocizzare i lavori alle casse di espansione di Fibbiana".
Interrogazione a risposta orale su allagamento Avane, Santa Maria-Case Fanfani, Via Torricelli e Centro storico.
Nel mese di novembre si è assistito ad un importante fenomeno di maltempo con contestuale ingrossamento del fiume Arno.
In data 17 novembre 2019 si è allagato il centro storico di Empoli e le frazioni di Avane, Santa Maria - Case Fanfani e Via Torricelli con notevoli disagi e danni ad abitazioni civili ed esercizi commerciali. Tale allagamento non è stato dovuto all'esondazione del fiume Arno, ma dal tracimare dei tombini e delle fogne per una saturazione del reticolo idraulico delle cui cause ancora dobbiamo accertarci. Tale evento ha determinato la chiusura dei ponti sull'Arno e delle cateratte, delle scuole per la giornata del 18 novembre 2019 e l'assunzione di misure di intervento di urgenza per il soccorso alla popolazione. Ancora oggi il sottopasso di Ponte alla Stella, inaugurato il 22 maggio 2014 (a tre giorni dalle elezioni comunali precedenti) e consegnato con circa sei mesi di anticipo sulla consegna dei lavori, risulta ancora inagibile per lo sverzamento delle acque del Rio di Vitiana al suo interno.
INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE Di chi è la competenza della manutenzione straordinaria, ordinaria e la gestione delle cateratte? Chi è deputato all'autorizzazione per la chiusura?
Quali sono state le cateratte chiuse per impedire all'Arno di entrare dentro i suoi affluenti nella giornata del 17 novembre 2019? A che ora i vari interventi di chiusura e se è stata data autorizzazione dall'organo competente alla chiusura della cateratta di Via del Pozzo (Avane)? Quali gli interventi operati sulla cateratta di Piazza Matteotti, stante il pacifico stato di usura e ruggine che ne ha giustificato l'abbattimento? Tutte le cateratte si sono chiuse completamente, tempestivamente ed ermeticamente?
Sulla cateratta di Via del Pozzo non c'è stata alcuna ostruzione di alberi o sedimenti o altro materiale che ne hanno impossibilitato la chiusura? 3) A quando risulta l'ultima manutenzione ordinaria e quale l'ultima manutenzione straordinaria della cateratta di Piazza Matteotti, Via del Pozzo e Via Torricelli?
In zona Avane e Santa Maria - Case Fanfani erano presenti idrovore e da che ora erano attive per rigettare l'acqua nell'Arno dopo la chiusura delle cateratte?
Quali i motivi degli allagamenti secondo l'Amministrazione Barnini? Come mai l'acqua continuava a tracimare nelle predette zone dalle fogne e dai tombini, continuando a salire di livello fino a tarda sera, nonostante non piovesse nella giornata del 17 novembre 2019 e nonostante fossero presenti quattro idrovore in Piazza Farinata degli Uberti?
Come mai nella frazione di Avane non si è presentata mai per l'intera giornata la Protezione Civile ad assistere gli abitanti, limitandosi il Comune a garantire 50 sacchi vuoti per la sabbia? Come mai non sono arrivati tempestivamente i sacchi di sabbia e le idrovore in tutta la città, ma solo a tarda sera ed in misura insufficiente?
Quale lo stato della rete fognaria, la sua pulizia e manutenzione. A quando risulta l'ultima manutenzione delle fogne in prossimità del centro storico e delle frazioni di Avane, Santa Maria e Via Torricelli?
L'Amministrazione Barnini, dopo lo stress a cui gli argini del fiume Arno sono stati sottoposti, ha attivato con gli organismi regionali e metropolitani competenti il controllo necessario alla messa in sicurezza?
L'allerta meteo ed il codice rosso sono state segnalate dalle antenne meterologiche in dotazione presso l'Unione dei Comuni Circondario Empolese - Valdelsa e perché non si è attivata prima la macchina del soccorso?
In merito al sottopasso inaugurato nel 2014 di Ponte alla Stella, come mai dopo un altro caso nel passato, ancora oggi non hanno funzionato le tre pompe idrovore? Quando saranno controllate le pareti del sottopasso dopo la pressione a cui sono state sottoposte per intere giorni di attraversamento di acque dal Rio di Vitiana? ANAS ed il Comune hanno previsto di realizzare un canale scolmatore delle acque del Rio di Vitiana per evitare futuri allagamenti?
Come e quando saranno disponibili i rimborsi per i cittadini e per i commercianti che hanno subito danni per l'evento del 17 novembre 2019? Chi li finanzierà e quali saranno le procedure? Sarà attivo uno sportello comunale? Le coperture saranno a termine ed il ristoro sarà satisfattivo?
L'Amministrazione Barnini ritiene di essere responsabile in qualche misura dell'allagamento del 17 novembre 2019 per omissioni e negligenza nei soccorsi e nella manutenzione delle opere idrauliche e fognarie? Si chiede, altresì, la consegna della mappa degli scarichi idrici e che la relazione tecnica a cui sarà data lettura orale sia consegnata al presente gruppo consiliare richiedente ed interrogante.
Mozione sul completamento della messa in sicurezza del fiume Arno: completamento delle casse di espansione di Fibbiana
Considerata che la direttiva 2007/60/ce relativa alla valutazione e alla gestione del rischio di alluvioni, recepita nell’ordinamento italiano con il decreto legislativo del 23 febbraio 2010 n.49, pone l’obiettivo agli enti competenti in materia difesa del suolo, di ridurre le conseguenze negative, derivanti dalle alluvioni, per la salute umana, per il territorio, per i beni, per l’ambiente, per il patrimonio culturale, per le attività economiche e sociali.
Visto che la direttiva e il Dlgs 49/2010 disciplinano le attività di gestione dei rischi.
Rilevato che i soggetti competenti agli adempimenti di cui sopra sono le Autorità di bacino distrettuali e le Regioni , in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della protezione civile.
Tenuto conto che la direttiva prevede di redigere i rischi potenziali di alluvione attraverso la verifica dei dati registrati, di analisi speditive e di studi sugli sviluppi a lungo termine, tra cui, in particolare, le possibili conseguenze dovute ai cambiamenti climatici
Ricordando che il fiume Arno è , tra i più importanti d’Italia, a carattere torrentizio, che dal Falterona al mare si sviluppa per 241 km, con un bacino idrografico di 8.228 kmq e numerosi sottobacini (Casentino, Val di Chiana, Valdarno, Sieve, Valdarno Medio e Valdarno Inferiore).
Rilevato quanto riportato nel documento operativo per la difesa del suolo della Regione Toscana:
“In questo scenario una particolare specificità è rappresentata dalla situazione del fiume Arno. A 50 anni dall'alluvione del 1966 lungo l’asta dell’Arno non tutti gli interventi che potrebbero permettere di gestire il rischio per un evento con tempo di ritorno di duecento anni sono stati realizzati. “
Essendo le casse di espansione di Fibbiana ancora non completate e sono quelle che permetterebbero, se funzionanti, di mettere più in sicurezza Empoli e l’Empolese
SI IMPEGNA IL SINDACO DI EMPOLI
A farsi carico presso il Governatore della Regione Toscana perché gli interventi per la messa in sicurezza di Firenze dal rischio alluvioni siano portati a termine nei tempi previsti,
Ad essere costantemente informato sullo stato di avanzamento dei lavori
A sensibilizzare la Regione Toscana a verificare che i cambiamenti climatici di questi ultimi 3 anni non determino la necessità di ulteriori interventi a difesa del rischio alluvioni.
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