Shock a Firenze, giovane ucciso a coltellate. In carcere 39enne

Ucciso un 33enne a Firenze, è shock nel capoluogo. L’omicidio è avvenuto ieri notte e la vittima è un giovane di 33 anni di origini kosovare. Il giovane è stato colpito da più coltellate a seguito di una lite iniziata in un pub in via Faenza. Il responsabile dell’omicidio sembra essere un tunisino di 39 anni con precedenti penali, il quale è stato portato in caserma dai carabinieri. La morte del 33enne è stata invece dichiarata intorno alle 4 dall’ospedale di Careggi.

Interrogatorio in corso

È in corso negli uffici del comando provinciale dei carabinieri l'interrogatorio dell'uomo accusato di aver ucciso il 33enne. L'interrogatorio viene condotto dal pm Beatrice Giunti. Secondo una ricostruzione, il 39, che lavora come cuoco in un ristorante di via Panzani, avrebbe colpito la vittima al torace varie volte con un coltello da cucina, poi lo avrebbe lasciato disteso sull'asfalto e si sarebbe allontanato rientrando nella camera di un bed and breakfast della zona, dove alloggia. I due sarebbero stati ubriachi.

In carcere presunto omicida

Un 39enne tunisino è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio volontario, su decreto firmato dal pm Beatrice Giunti. L'uomo era stato interrogato e portato in carcere. Secondo quanto ricostruito, il trentenne era andato in un pub di via Faenza in stato di ebbrezza. Quando è scattata la lite, amici e dipendenti del locale hanno separato i due ma quando è poi rientrato la lite è finita nel sangue.

Sono arrivate anche le prime reazioni dal mondo politico e delle istituzioni

Santino Cannamela Presidente Confesercenti Città di Firenze: "Sgomento e preoccupazione tra i commercianti"

"E' ancora aperta la ferita inferta solo due giorni fa alla città con l'aggressione ad alcuni agenti di polizia locale per contrasto allo spaccio in zona Santa Maria Novella, quando un nuovo episodio di criminalità, assai più cruento, e a poca distanza dall'area stazione desta nuova preoccupazione e sincero sgomento tra le imprese dell' area.

Ribadiamo la necessità di un nuovo coordinamento sicurezza interforze che agisca nell'area Stazione/San Lorenzo anche in collaborazione con le numerose aggregazioni commercio della zona.

Altra iniziativa specifica, che riguarda però dinamiche più di carattere nazionale, dovrebbe infine essere assunta sul tema certezza della pena e concreta punibilità di alcuni reati, che, come noto, nel nostro paese lascia molto a desiderare."

La nota della Lega fiorentina

"Sono addolorato per questa notizia - afferma il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio, Federico Bussolin - è inconcepibile quanto è accaduto nella nostra città. Da fiorentino fa ancora più male vedere tutta l’insicurezza della città governata dal PD e i tagli disastrosi che Renzi, Conte e Zingaretti fanno al fondo per le forze dell’ordine. Purtroppo sembra non interessare a nessuno, a partire dalle istituzioni locali. La proposta della Lega - conclude Bussolin - sulla reintroduzione delle Zone Rosse è ancora in attesa di approvazione"Attacca pesantemente anche il segretario provinciale del carroccio, Alessandro Scipioni: "Ormai la cronaca nera diventa quotidianità. Adesso siamo arrivati al punto di commentare un omicidio in pieno centro di Firenze, fatto terribile, che arriva dopo costanti episodi di criminalità accorsi nei giorni scorsi. Firenze è palesemente una città insicura. Sarebbe veramente il caso che il sindaco Nardella prendesse da noi qualche lezione sulla sicurezza. Oggi è necessario mettere in atto le nostre proposte che abbiamo portato in consiglio comunale: Taser agli agenti di Polizia Municipale, zone rosse allargate alla periferia per contrastare lo spaccio di droga,  chiusura del Parco delle Cascine come Central Park, il miglioramento delle condizioni in cui lavorano gli agenti di Polizia Municipale". Dichiara il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni

Alberti: “Sicurezza problema reale, tolleranza zero con colpevole”

“La nostra proposta di legge sulla Tolleranza Zero è ferma in commissione dopo un anno, mentre a Firenze si delinque senza sosta e senza conseguenze - dice il consigliere regionale Jacopo Alberti - la scorsa settimana i poliziotti feriti alla stazione, stamattina ci svegliamo con una persona morta accoltellata in un pub del centro, è evidente l’escalation. Questi delinquenti si sentono liberi di fare quel che vogliono, non c’è la percezione delle conseguenze. Il soggetto che ha compiuto questo atto criminale ha anche precedenti penali, deve essere rimandato nel proprio Paese”.

“La politica toscana di sinistra continua a bocciare le nostre proposte o le mette in stand by, come la Pdl Tolleranza Zero. Già qualche anno fa avevo chiesto alla Regione di promuovere l’aumento dei militari dell’operazione strade sicure, ma fu bocciata. Poi la sinistra e il PD hanno votato contro la sperimentazione del taser per la polizia municipale, e le zone rosse istituite dal prefetto avevano scatenato un putiferio. Pare quasi che ci sia una volontà politica di lasciare a Firenze e in Toscana una criminalità diffusa. Noi della Lega vogliamo le zone rosse in tutte le città, l’Esercito e i taser - conclude Alberti - i cittadini devono essere al sicuro, e anche i numerosi turisti che arrivano nelle nostre città. Firenze e la Toscana meritano di meglio”.

Donzelli (FdI): "Sinistra urla al razzismo ma non tutela i cittadini"

"L'omicidio avvenuto in pieno centro è l'ennesimo gravissimo episodio che accade a Firenze. La sinistra ci dà di razzisti per le nostre continue richieste di legalità sull'immigrazione: come dimostra il triste fatto di stanotte, chiedere la regolamentazione dell'immigrazione è tutt'altro che razzismo, ma buonsenso a tutela di tutti, anche degli immigrati che troppo spesso sono vittima di violenze di altri immigrati". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, commentando l'accoltellamento di un giovane kosovaro avvenuto la scorsa notte a Firenze.

"La situazione in centro è ormai da tempo fuori controllo a causa dell'immigrazione incontrollata - sottolinea Donzelli - la città esplode di persone che vivono senza nulla da perdere, in mano al racket della droga e della criminalità. Nella classifiche sulla sicurezza Firenze è maglia nera: cittadini e commercianti lo pagano sulla propria pelle perché alcune zone di una delle città più belle del mondo sono diventate inavvicinabili a causa dell'incapacità di governi che hanno anteposto l'ideologia ai problemi concreti. E' davvero sconcertante dover commentare episodi del genere - conclude Donzelli - serve subito un'inversione di marcia per riportare al più presto la legalità".

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