Evasione, lavoratori irregolari e caporalato: arrestati due imprenditori a Empoli

La guardia di finanza di Firenze ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un decreto di sequestro patrimoniale da 1,7 milioni di euro nei confronti di due coniugi cinesi, domiciliati a Empoli, imprenditori nel settore della lavorazione delle scarpe, accusati di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e caporalato.

Da quanto si apprende i due avevano gestito dal 2017 almeno cinque società in un sistema di "apri e chiudi", maturando forti debiti tributari con l’Erario e impiegando personale di origine extracomunitaria che prestava la propria opera con pesanti turni giornalieri anche di 12 ore, festivi inclusi, ad una retribuzione media oraria al di sotto dei 3 euro. Le società, con un giro d'affari stimato di circa 3 milioni di euro, hanno operato nell'Empolese Valdelsa, tre di queste sono risultate fallite, mentre due erano ancora attive. Si tratta di uno dei primissimi casi dove la manodopera utilizzata da imprenditori cinesi non era composta da connazionali, bensì da soggetti stranieri di altra nazionalità, soprattutto africana.

L’attività, svolta sotto la direzione del sostituto procuratore Christine Von Borries, diretta dal Dott. Giuseppe Creazzo, nasce da alcune verifiche fiscali condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Empoli.

 

 

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