Il sindacato dei pensionati SPI CGIL di Siena continua la sua battaglia contro quella che definisce senza mezzi termini “un’invasione della sanità privata”, richiamando gli amministratori locali alle proprie responsabilità per migliorare il servizio sanitario pubblico come garanzia del dettato costituzionale del diritto di ogni individuo, soprattutto di chi è più fragile e povero, alla tutela della propria salute.
Riunitosi per discutere dello stato del Servizio Sanitario Pubblico nella nostra provincia e dei livelli assistenziali che eroga, il Comitato Direttivo provinciale dello SPI ha constatato come gli spazi occupati dai servizi sanitari a gestione privata siano in forte aumento e soprattutto come “il Servizio Sanitario Pubblico non sembri interessato a riempire invece quegli spazi con adeguate strutture che avvicinino le prestazioni ai cittadini attraverso un decentramento dei servizi nell’intera provincia”.
L’assise dei pensionati ha poi elencato in un documento le principali criticità del territorio:
- è notizia di questi giorni l’ennesimo progetto di una struttura medica polivalente privata da aprire a Siena con la presenza di medici, infermieri e fisioterapisti, mentre la Società della Salute senese e l'Amministrazione comunale di Siena non riescono neppure a decidere dove potrebbe essere ubicata la casa della salute richiesta da tempo dai sindacati dei pensionati;
- a Colle di Val d’Elsa è in costruzione un nuovo Centro Medico privato in cui opereranno tutti i medici di medicina generale della cittadina e dove sono previste attività specialistiche e di riabilitazione. Nello stesso momento si assiste al silenzio della Società della Salute Valdelsa e dei Sindaci della zona in merito alla proposta dello SPI CGIL locale, corroborata da migliaia di firme di cittadini, di recuperare al servizio pubblico l’edificio ex INAM vuoto da oltre un decennio;
- nel distretto socio sanitario di Sinalunga sono disponibili ambulatori per i medici di medicina generale per completare la Casa della Salute ma malgrado l'accordo tra Comuni e sindacati, stilato da oltre due anni, il trasferimento dei medici dai loro ambulatori privati non avviene nel silenzio della ASL e della Società della Salute Amiata Valdorcia Valdichiana;
- la ASL Toscana Sud Est ha messo in vendita gli edifici destinati a residenza per anziani ed ex distretto socio sanitario a Montepulciano, una struttura inaugurata nel 2002 che neppure dopo un ventennio viene ceduta al mercato privato. In tal modo viene eliminato un presidio pubblico e si lascia il monopolio della presenza sul territorio comunale alla sanità privata.
Il sindacato dei pensionati SPI CGIL di Siena denuncia inoltre che “a fronte di questo incremento dell'offerta privata si osserva un’indifferenza da parte dell’AUSL ed il silenzio delle Amministrazioni e della politica locale”.
“La riduzione dei presidi pubblici e la diffusione dei centri medici privati” - prosegue il documento - “comporterà per i cittadini l’esigenza di rivolgersi a questi ultimi con l’obbligo di dover mettere mano al borsello per avere quelle prestazioni che come contribuenti hanno già pagato attraverso le tassazione”.
“Lo SPI continuerà ad impegnarsi quotidianamente affinché il Sistema Sanitario Pubblico riacquisti un ruolo centrale nel garantire la salute a tutti i cittadini” - annunciano i pensionati della CGIL - “e per fare ciò chiama in causa gli amministratori locali, le forze politiche e sociali della provincia. Per bloccare questa emergenza che mette a rischio il Sistema Sanitario Pubblico il sindacato promuoverà iniziative pubbliche e campagne di informazione al fine di rendere partecipe la cittadinanza”.
Fonte: Cgil Siena
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