Andando indietro nel tempo, del toponimo Castelvecchio di Cigoli non si trova più traccia fino ad un passo nella Historia Sicula dove un Ceulae Vecchii è ricordato nel 1231 come dimora di un certo Rainerii Ildebrandini. Siamo di fronte, considerando l’ultima eco conosciuta di Castelvecchio, nel 1580, ad un vuoto di notizie sul toponimo di circa 350 anni.
A complicare le cose ci si mette anche il fatto che in San Miniato, un terziere della città è nominato Castelvecchio, e le scritture trecentesche e oltre, non si preoccupavano certamente di indicare se si trattava del terziere sanminiatese o del Castelvecchio di Cigoli.
Nel tempo il nome di Cigoli ha avuto molte viarianti: Civoli, Ceule, Ceulis, Cebule. La derivazione più attendibile ci pare quella di Silvio Pieri “Toponomastica della valle dell’Arno”, che lo fa derivare dal nome di persona germanico, Cig-Cigolo e fa pensare all’epoca gota o longobarda. Con il nome di Cieule è ricordato come località nell'867 e come castello nel 1086.
Nel 1191 è segnato come luogo presso il quale si trovavano beni dell’abbazia di Fucecchio [AAL, diplomatico, +F 26; AF 15]; nello stesso anno anche il F. Dini rileva Cigoli in un Documento rogato a Lucca sui castelli di Stibbio, Leporaja e Ceule.
Fino dal 1260 - estimo della diocesi di Lucca – esistevano due chiese del castello di Cigoli: S. Michaelis de castro de Ceuli e S. Andree de Bacula che figurano sotto la pieve di Fabbrica, esistente in documenti del IX secolo.
Nel corso della sua storia Cigoli si trovò coinvolto nelle guerre fra Guelfi e Ghibellini. Fu saccheggiato nel 1314 dai pisani al comando di Uguccione della Faggiuola che molto probabilmente distrusse anche ciò che restava dell'antico Castelvecchio "matrice di Cigoli".
Nel 1337 il comune di Cigoli era a capo di una societas comunis de Ceuli, Ubacola et Montedonico che forniva 90 armati per la difesa del castello di San Miniato.
Per tornare al nome credo si debba distinguere fra il semplice luogo: Ceule senz’altro posto nel sito dell’attuale Villa Sonnino fino alla strada detta di Castelvecchio, e il nome Ceuli attribuito al castello e al comune di Cigoli sotto la dominazione fiorentina.
L’antico luogo di Ceule che ha restituito nel 2006, in una ispezione sul terreno, testimonianze due-trecentesche del borgo esistente, pare abbia dato il nome anche al castello, dimostrando una continuità fra le due realtà e quindi una identità che fa dire, ad oggi, Castelvecchio matrice della Cigoli odierna.
Valerio Vallini
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