Se ne va un pezzo della cultura volterrana: muore Umberto Viti, fondatore dell'omonimo palazzo

È morto nelle scorse ore a 84 anni Umberto Viti, fondatore dell'omonima casa storica e 'pezzo' importante della cultura volterrana. Viti, per anni assicuratore, aveva ereditato uno splendido palazzo del 1500 in cattive condizioni e lo aveva rimesso a nuovo ricostruendo al primo piano le condizioni in cui si trovava nel 1851, l'anno in cui la sua famiglia lo acquistò.  Nel 1999 il palazzo aprì al pubblico permettendo di essere visitato con una media di circa 20mila accessi all'anno. Si tratta dell'unico palazzo totalmente privato aperto al pubblico che funziona senza contributi o aiuti. Ha quindi partecipato attivamente alla vita culturale della città con progetti e porposte.

Così lo ricorda l'amministrazione comunale per bocca del sindaco Giacomo Santi: "Il Sindaco e la Giunta comunale esprimono il loro profondo cordoglio alla famiglia di Umberto Viti, una parte importante della storia volterrana che ci ha lasciati. 
La famiglia Viti ha fatto conoscere l’alabastro e ha contributo a diffondere la cultura della nostra città nel mondo".

Anche l'ex sindaco Buselli lo ricorda con un post su facebook: "Con Umberto Viti, che ci ha appena lasciato, la città di Volterra  perde una delle sue più vivaci intelligenze. Appassionato, fino all'ultimo ha coltivato con determinazione i suoi progetti e altri ne aveva in testa da realizzare. Ho un ricordo speciale di lui da sindaco, ogni volta che gli portavo qualcuno per visitare il Palazzo.  Qualsiasi cosa avesse da fare, si rendeva disponibile e faceva da guida di persona. Così, ogni volta imparavo qualcosa di nuovo, tra i mille aneddoti che conosceva.. Riusciva ad affascinare con le storie del passato ogni volta, ma aveva anche chiaro il senso del presente e del futuro.  Prima di andarsene è riuscito a coronare un suo sogno, quello di accendere i bellissimi candelabri d'alabastro realizzati per l'imperatore del Messico Massimiliano d'Asburgo. Ci mancherai, Umberto.. Un abbraccio alla moglie, ai figli, ai nipoti  e a tutti coloro che gli volevano bene. La terra ti sia lieve".

 

 

 

                                                                                                                        

                        

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