Incidente sul lavoro, muore un 27enne a Castelfiorentino

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Incidente mortale questa mattina a Castelfiorentino. La vittima è un uomo, Nertil Bushi, 27 anni, di origine albanese e residente a Bibbiena. L'incidente è avvenuto in un'azienda di via Niccoli, la VE.CA, attualmente non attiva in quanto in liquidazione. Da quanto si apprende l'uomo stava svolgendo alcuni lavori di impermeabilizzazione sul tetto di un magazzino assieme a un parente e sarebbe caduto da un'altezza di circa 10 metri a causa di un cedimento della struttura. Si sarebbe verificato anche un piccolo incendio sul tetto, ma non è chiaro in che modo l'incendio e la caduta siano collegate. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Petrazzi che hanno domato le fiamme. È stato attivato l'elisoccorso Pegaso, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare. È morto sul posto. La salma è stata trasferita all'istituto di medicina legale di Careggi.

Da quanto appreso l'azienda era stata chiusa da anni, ma si stava svolgendo dei lavori per rimettere l'immobile sul mercato, tra cui quelli di impermeabilizzazione del tetto da cui filtrava dell'acqua in alcuni punti.

Oltre l'automedica, la Misericordia di Empoli e la Croce Rossa di Certaldo è intervenuta anche i tecnici della prevenzione e sicurezza luoghi sul lavoro dell'Asl. L'area è stata posta sotto sequestro.

Da quanto emerso nel 2011, nella stessa azienda, ci fu un caso incredibilmente simile: un operaio albanese di 44 anni , Gomila Ndoc, morì a seguito di una caduta dal tetto di un magazzino, non è chiaro se il solito da cui è precipitato oggi il 27enne. A provocare la morte fu anche qui il cedimento di una parte della struttura e anche in quel caso si stavano svolgendo dei lavori di impermeabilizzazione del tetto. L'operaio morto era irregolare sul territorio e lavorava per l'impresa di un connazionale, poi arrestato per omicidio colposo e per sfruttamento della manodopera clandestina.


Il cordoglio dell'assessore regionale Saccardi

"Sono addolorata per questa nuova morte sul lavoro. Un giovane di 27 anni precipitato da un tetto per sfuggire alle fiamme che si erano sprigionate dal catrame steso per la copertura. Davvero una brutta morte. Sono vicina alla famiglia del giovane". L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi esprime il suo cordoglio per la drammatica morte dell'operaio albanese avvenuta stamani a Castelfiorentino.

"Questa delle morti sul lavoro - aggiunge Saccardi - è una piaga che purtroppo non si riesce a eliminare, nonostante tutto l'impegno profuso e le numerose azioni messe in atto per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro e prevenire gli infortuni. So che l'area è stata posta sotto sequestro e che sul posto sono andati i tecnici della prevenzione della Asl, per verificare se sul cantiere sono state rispettate tutte le regole di sicurezza sul lavoro".

Il cordoglio del Pd Empolese Valdelsa

"Esprimiamo il nostro cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio edile di 27 anni deceduto questa mattina a Castelfiorentino, l’ennesima grave tragedia sul lavoro che conferma che sul fronte della sicurezza c’è ancora molto da fare e occorre un impegno costante e concreto di chi deve occuparsi della prevenzione”. Cosi Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa, e Monica Salvadori, segretario Pd locale esprimono il loro cordoglio per l’incidente sul lavoro accaduto questa mattina a Castelfiorentino. A loro si uniscono i parlamentari e gli eletti in consiglio regionale dell’Empolese Valdelsa.

Muore a Castelfiorentino, Cgil Firenze: "Sicurezza sul lavoro è diritto costituzionale"

Nardini (Pd): "Morti sul lavoro, abbiamo un grande problema"

Un ragazzo di soli 27 anni, un operaio, è morto sul lavoro a Castelfiorentino, precipitando dal tetto per sfuggire alle fiamme sprigionate dal catrame steso per la copertura. Il primo pensiero va alla sua giovane vita spezzata e al dolore di chi gli voleva bene. Nei primi sei mesi del 2019 sono morte sul lavoro 482 persone, il 2,8% in più in un anno, mentre contestualmente sono diminuite le denunce di infortuni. Abbiamo evidentemente un grande problema, che va affrontato con pragmatismo fuori dalla retorica, partendo da politiche del lavoro che cambino direzione rispetto alla progressiva precarizzazione di questi anni, alla pratica degli appalti al ribasso, all'erosione dei diritti dei lavoratori. Morire di lavoro è inaccettabile.

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