È stato proprio durante uno dei monitoraggi dei ricercatori di TartAmare (associazione non-profit, che in Toscana e, nella fattispecie a Grosseto, si occupa della riabilitazione delle tartarughe marine in via di estinzione) che in data odierna si è scoperto un nido di tartatughe marine (c.d. caretta caretta) proprio sulla spiaggia del Resort Riva del Sole di Castiglione della Pescaia, è stata avvistata la lunga traccia lasciata nottetempo da una grossa femmina uscita dal mare e risalita fino al punto dove sono gli ombrelloni dell’Hotel stesso.
Per le caratteristiche e la fragilità della modalità riproduttiva di questi animali, l’intervento umano è provvidenziale: il nido viene messo in sicurezza e recintato, viene segnalato e monitorato con passaggi quotidiani dai ricercatori di TartAmare e dagli uomini della Guardia Costiera. “L’evento è scientificamente eccezionale” dice la dottoressa Luana Papetti biologa di TartAmare “perché non è la zona dove normalmente le tartarughe nidificano, le troviamo al Sud d’Italia in Sicilia, Calabria dove l’habitat è più caldo”. Il fatto che questo fenomeno si sta ampliando piano piano al Centro e, in particolare in questa area della costa toscana, sicuramente è dovuto ai cambiamenti climatici ovvero zone diventate molto più calde dove le tartarughe marine trovano un loro possibile luogo adatto dove provare a nidificare. Anche l’incidenza di un mare molto pulito contribuisce al fenomeno.
Il team del Centro recupero tartarughe marine, che è partner dell’Osservatorio toscano per la biodiversità, seguirà tutte le fasi dello sviluppo fino alla schiusa ed all’ingresso in mare dei piccoli, previsto tra 45/50 giorni. Durante questo presidio i biologi di TartAmare saranno presenti sulla spiaggia del nido per dare informazioni al pubblico su questo meraviglioso e particolare evento.
Fonte: Ufficio stampa
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