“SIAMO rammaricati per l’esito della vertenza per la sartoria Sarzana Srl. Purtroppo non ci sono stati margini di trattativa e l’unica opzione possibile era quella di ottenere il miglior accordo conciliativo per i lavoratori, che prevedeva comunque il licenziamento di 23 persone”. Lo sostiene la segreteria della Uiltec Uil in una nota che arriva al termine della trattativa conclusasi lunedì con la firma dell’accordo conciliativo con la proprietà. Il documento prevede il licenziamento collettivo di tutti i dipendenti della sartoria nata dalle ceneri della ex Clad, a sua volta erede in parte della storica D’Avenza.
“Ai lavoratori – prosegue la nota – saranno erogate alcune mensilità, una sorta di buona uscita, e dal primo agosto saranno a casa, potendo accedere così all’indennità di disoccupazione Naspi. Purtroppo abbiamo dovuto confrontarci con un’azienda che non era assolutamente disponibili a riesaminare la procedura di chiusura, con una proprietà che non si è mai interfacciata personalmente con i sindacati durante la trattativa ma ha sempre delegato a consulenti e delegati. Un comportamento che ha lasciato senza parole anche i lavoratori, che avremmo almeno potuto cogliere come un segno di vicinanza o partecipazione invece che di disinteresse totale. I margini per la trattativa, quindi, erano davvero minimi. Il nostro auspicio – conclude la segreteria Uiltec – è che queste maestranze, altamente professionali, possano trovare sbocco e occupazione nelle aziende tessili ancora presenti nel comprensorio e che le istituzioni diano una mano a favorire questo processo”.
Fonte: Uil Area Nord Toscana
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