Prima occuparsi delle emergenze in casa di altri, poi di quelle in casa propria. È stato questo il motto a cui hanno si sono attenuti i vigili del fuoco di Petrazzi, colpiti anch'essi nel loro 'luogo di lavoro', nella sede lungo la vecchia 429.
Partiamo con ordine. Il maltempo dello scorso weekend si è localizzato in un'area ben precisa della Valdelsa, tra Certaldo e Gambassi Terme, colpendo anche una striscia di terra nel territorio di Castelfiorentino, quella di Pesciola, Malacoda e Petrazzi. Proprio in quest'ultima area trova sede il distaccamento dei vigili del fuoco. Loro sono stati tra i primi protagonisti degli interventi nei garage allagati, negli scantinati invasi dal fango e nei capannoni industriali resi inservibili dalla potenza dell'acqua. Una volta evasi gli interventi più urgenti e a emergenza finita, hanno dovuto fare i conti con il fango che si è sparso per tutto il piano terra del distaccamento. Lì trovano sede l'autorimessa, la sala mensa, l'ingresso e perfino il centralino dove la sala operativa del 115 comunica gli interventi della zona competente.
Quindi, di buona lena, dopo una giornata sfibrante per le tante difficoltà, i vigili del fuoco hanno dovuto aspirare via l'acqua e il fango anche dal distaccamento con le loro autopompe. Ieri l'operazione era ancora all'attivo e a partire da oggi una ditta specializzata sarà al lavoro per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, questione di ore o di giorni.
Perché proprio la sede dei vigili del fuoco è tra le prime ad allagarsi? Bisogna fare alcune considerazioni. Dal 1970 circa l'immobile attualmente in uso funge da caserma per i pompieri. È collocata in un punto dove due borri, ossia due fossi che raccolgono acque di scarico, si incontrano e si uniscono in un fosso. Le eccezionali precipitazioni di sabato pomeriggio hanno portato a un cattivo incanalamento delle acque di scarico, tant'è che la griglia che è collegata con le fogne anziché drenare la piazza ha buttato fuori l'acqua. Anche dai campi allagati la situazione non è potuta migliorare, anzi: il nubifragio ha fatto sì che il distaccamento fosse in qualche modo 'circondato' dall'acqua e fango.
I problemi della sede fatiscente non si verificano solo in casi d'emergenza. Gli impianti elettrici sono vetusti, anche la pavimentazione dei piazzali non è fatta per tollerare i mezzi pesanti in dotazione. Infine, cosa non da poco per l'avvio di procedure d'emergenza, l'affaccio sulla 429 è privo di visibilità sia per i mezzi dei pompieri che per chi transita lungo la strada regionale.
Di una nuova caserma a Petrazzi si parla da anni, e la soluzione sembrerebbe a portata di mano a quasi mezzo secolo di distanza dalla prima sistemazione. Dal comando provinciale si parla di "progetto in via di ultimazione". Negli scorsi anni l'Agenzia del Demanio ha acquistato un altro immobile a Malacoda, un'ex confezione, con l'intenzione di trasferire lì il comando di servizio per l'intera Valdelsa Fiorentina. I fondi per la manutenzione dell'immobile sarebbero stati già stanziati nel governo Gentiloni.
Manca il via a far partire i lavori, secondo quanto affermato dal sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni: "Abbiamo la soluzione pronta, aspettiamo che il ministero dell'Interno ci dia il via. È tutto bloccato, i nostri parlamentari (Laura Cantini, Luca Lotti e Dario Parrini, NdR) hanno presentato un'interrogazione che non è stata ancora calendarizzata. Il capo del corpo nazionale (Fabio Dattilo, NdR) dice che va tutto ok, ma noi vogliamo la sede nuova. Ci è giunta voce che quei soldi potrebbero essere spostati su un altro capitolo di spesa a vantaggio dell'area Pedemontana in Veneto. Vogliamo scongiurare questo pericolo".
Elia Billero
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