Domani, martedì 30 luglio, il sud-est della Toscana sarà interessato da forti piogge. Sarà allerta gialla per rischio idrogeologico nelle zone indicate nella foto qui sopra. In particolare si segnalano rischi moderati nella Valdelsa Fiorentina e in quella Senese, oltreché alla zona intorno a Firenze.
Allerta nel Fiorentino
Allerta gialla a Firenze per il rischio idrogeologico/idraulico nel cosiddetto “reticolo minore” che comprende i corsi d'acqua secondari: in particolare Ema, Mugnone e Terzolle. Lo segnala il Centro funzionale regionale (Cfr) nel nuovo bollettino di valutazione delle criticità per la zona che riguarda sia il Comune di Firenze che quelli di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.
La nuova allerta è prevalentemente legata al rischio frane nei territori oggetto di precipitazioni rilevanti nello scorso fine settimana. Scatterà alle 15 di oggi e si concluderà alle 18 di domani, martedì 30 luglio.
Allerta anche nella Metrocittà
La Sala di Protezione civile della Città metropolitana di Firenze segnala che lunedì 29 e martedì 30 luglio è emanato un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico nel reticolo minore nelle aree del Valdarno Superiore, Arno-Firenze e Valdarno Inferiore: possibili locali precipitazioni a carattere di rovescio o isolato temporale.
La Prociv metropolitana invita a fare attenzione durante le attività all'aperto, alla guida e nel transito in prossimità di sottopassi e strade prossime al reticolo minore.
Fenomeni previsti (fonte Cfr):
oggi e domani pressione in graduale aumento con tendenza a ritorno verso condizioni stabili e soleggiate.
TEMPORALI: oggi e domani possibilità di isolati temporali pomeridiani nelle zone interne, in particolare sui rilievi.
Descrizione delle criticità previste:
Criticità Giallo: possibilità di innesco di frane superficiali/colate rapide di detriti o fango in bacini di dimensioni limitate e ruscellamenti superficiali anche con trasporto di materiale con conseguenti possibili danni localizzati alle infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali esposti; possibile innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc); possibile scorrimento superficiale delle acque nelle strade con fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane e con possibile tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse, dei locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo le vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; possibili temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc.) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi; possibili limitati danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo; possibili criticità connesse a localizzate cadute massi.
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