Casa di cura Barbantini, confronto con il gruppo 'Santa Chiara'

A seguito dei molti interventi di questi giorni sulla situazione della casa di cura Barbantini di Lucca, l’Azienda USL Toscana nord ovest ribadisce che è in atto un confronto con  il gruppo “Santa Chiara” (proprietario tra l’altro delle strutture di Barbantini a Lucca e San Camillo in Versilia) per arrivare ad un pieno utilizzo del budget disponibile per ciascun istituto convenzionato.

Le strutture private accreditate operano in esecuzione di accordi contrattuali, nei limiti di budget predefiniti ed anche a seguito della delibera regionale 1220 del 2018 i budget disponibili per l’anno 2019 sono stati necessariamente ridefiniti, ma un aspetto che non è stato forse ben compreso è che – grazie al confronto con le strutture private convenzionate – si stanno formalizzando accordi con una priorità assoluta: l'abbattimento delle liste d'attesa per interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali.

Si stanno quindi riconvertendo i budget in quest'ottica, a tutto vantaggio dei cittadini di tutti i territori dell’Azienda USL Toscana nord ovest.

Con la casa di cure “Barbantini” è in fase di definizione, sempre grazie ad una riconversione del budget, anche una convenzione per l’apertura di posti letto di low care (bassa intensità), altra esigenza rilevante per l’Azienda.

Per quanto riguarda le segnalazioni di persone residenti in altre regioni italiane, l’Azienda ha già invitato questi cittadini a rivolgersi direttamente alla propria USL di residenza, che può autorizzare direttamente le terapie richieste con assunzione diretta della spesa.

Non c’è, quindi, alcuna intenzione di danneggiare i cittadini di altre Regioni, ma solo di fare ordine in una materia complessa, visto che - a seguito della delibera regionale 1220, in maniera peraltro analoga a quanto disposto da altre Regioni italiane - viene prevista l'attività in convenzione delle strutture private nei confronti di pazienti di altre regioni (rimborsate solo in parte) in termini compatibili con la necessità primaria di incrementare le prestazioni e contribuire così all'abbattimento delle liste di attesa.

Nessun accanimento,  infine, nei confronti del privato accreditato, con il quale si sta lavorando con l’obiettivo comune di arrivare al completo utilizzo del budget, ma privilegiando gli ambiti che l’Azienda ritiene fondamentali per ridurre le liste d’attesa.

Fonte: Ausl Toscana nord ovest - Ufficio Stampa

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