Un fine pomeriggio storico quello avvenuto il 21 giugno al Bar Bonaparte di San Miniato, davanti al monumento a Canapone, che sembrava approvare ciò che stava succedendo. Un passaggio di testimone importante per il futuro del Palio di San Rocco.
Erano in molti, nell’aperitivo informale allestito proprio nella piazza dove avviene parte di questo Festival del pensiero popolare, un festival che dopo la decima edizione pareva destinato al declino.
Invece i ragazzi dell’associazione Tra i Binari hanno fatto subito capire che saranno una novità essenziale, pur restando nel solco tracciato dalla gestione precedente, ma anche di quella che esattamente venti anni fa era in mano ad Egidio Bertucci, presente anche lui alla bella serata.
È stata insomma una vera festa del quartiere dello Scioa, c’erano in tanti tra le persone comuni, ma anche altri che hanno un altro ruolo nella società civile, come per esempio Renzo Ulivieri, che vive nel quartiere dello Scioa e che ha conosciuto con piacere la nuova realtà in costruzione.
C’era anche il nuovo sindaco, Simone Giglioli, che ha salutato con un caloroso augurio la gestione di Tra i Binari, dicendo anche che “Lo Scioa è fortunato, a vivere in un suo sonnacchioso isolamento, rispetto ad altre zone più invase da una specie di movida notturna”.
Chi è stato comunque la vera sorpresa della serata è stato proprio il gruppo Tra i Binari, che da cinque anni vive nel quartiere, ospite di Casa Bucalossi.
Ha parlato per primo il regista Francesco Mugnari, il nuovo direttore artistico, un giovane, poco più di trent’anni, che ha dato a tutti un’impressione davvero positiva. Ha parlato per se e per i tanti giovani che rappresenta, dimostrando da subito una determinazione che sembra lontanissima dalle nuove generazioni e che invece è più presente di quanto si possa immaginare.
Mugnari ha detto che l’eredità di questi anni del Festival sarà raccolta e ne faranno tesoro, perché – e si è visto in chi ha proseguito il discorso – il quartiere lo merita, “merita questo festival che ha raggiunto negli ultimi anni una qualità straordinaria, portando a San Miniato, persone come Fernando Arrabal, Giuliano Scabia, Dacia Maraini e tanti altri. La nostra associazione, con la collaborazione di tutti, cercherà anche di rilanciare, dando al festival prospettive di grande interesse. In questa edizione il Premio San Rocco, che ogni anno viene concesso ad una personalità della cultura, sarà assegnato proprio al quartiere dello Scioa, come segno di ciò che abbiamo appena detto. Senza lo Scioa, infatti, non sarebbe stato possibile il Festival del pensiero popolare, e questa cosa occorre segnalarla una volta per tutte”.
Dopo Mugnari hanno parlato altri dell’associazione Tra i Binari, cioè Marina Capezzone e Beatrice Nutini, anche loro giovanissime, ma già agguerrite organizzatrici, poi Stefano Cavallaro, addetto alla ricerca di fondi, ma anche di rapporti che vadano al di là della semplice sponsorizzazione , poi ancora altri, ognuno a fornire una forte motivazione che ha davvero convinto i presenti.
“Adesso – ha continuato Simone Giglioli, il sindaco – occorre non abbandonarli. Ci sono tanti problemi, intorno a una manifestazione lunga e complessa come il Palio di San Rocco, soprattutto in questo primo anno di nuova gestione, occorre stare vicino a questi ragazzi, che hanno rappresentato la parte più vitale dell’azione teatrale della zona in questi anni recenti, dando vita ad eventi straordinari che hanno messo in movimento persone di ogni parte del mondo”.
Certo non per caso erano presenti due amici inglesi del Festival del pensiero popolare, Hugo e Beatrice Blake, che hanno salutato con piacere i nuovi arrivati, ma soprattutto con interesse, Beatrice infatti è - tra le altre cose - corrispondente da Londra della rivista Sipario, per questo non poteva non interessarsi a questo nuovo progetto.
Fonte: Palio di San Rocco
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