“La scomparsa del pittore viareggino Giorgio Michetti lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale e artistico della città e del suo territorio. Ai suoi familiari va il cordoglio mio personale e di tutta l’amministrazione provinciale che rappresento”.
Così il presidente della Provincia Luca Menesini appena avuto la notizia del decesso dell’ultracentenario, amico dello scrittore Mario Tobino e dello scenografo Luciano Zacconi, che allestì la sua prima mostra pittorica personale a Castiglioncello a soli 17 anni, ma che poi la guerra in Etiopia e poi la seconda guerra mondiale distolsero dall’impegno artistico proseguito fino ai giorni nostri. La camera ardente è prevista da domani a Villa Paolina mentre i funerali dell'artista di terranno giovedì 20 giugno.
“Di lui – prosegue Menesini - ricordo, come tutti i grandi artisti e le persone di spessore, l’umiltà e la modestia, la sapienza e l’arguzia: un uomo dalla vitalità sorprendente anche nell’età avanzata che aveva affrontato con serenità e con l’amore per la pittura tanto che anche dopo la soglia dei 100 anni il Maestro Michetti impartiva lezioni agli artisti che quotidianamente frequentavano il suo studio, senza contare le migliaia di persone hanno avuto modo di ammirare i suoi corsi di disegno attraverso internet o più tradizionalmente dal vivo, in varie scuole del nostro territorio.
Nel gennaio 2018 l’emozione del Maestro e di tutte le persone presenti a Villa Argentina fu palpabile quando Michetti tagliò il nastro all’inaugurazione della mostra ‘L’alternarsi nel tempo nelle età di Giorgio Michetti’ promossa dalla Provincia di Lucca, dal Comune di Viareggio e dal Liceo Barsanti e Matteucci”.
I suoi numerosi quadri rimangono a testimonianza della sua grande arte, celebrata nel 2012 proprio dalla Provincia di Lucca con una mostra antologica “Centannicompiuti” allestita nelle prestigiose sale di Palazzo Ducale, promossa con la Fondazione Centro Studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca curata da Antonella Serafini e dallo stesso inarrestabile e infaticabile Michetti.
Il cordoglio del Carnevale di Viareggio
Il Carnevale di Viareggio piange la scomparsa dell’artista Giorgio Michetti. Nato a Viareggio il 7 dicembre 1912, nella sua lunga carriera artistica di pittore, grafico e illustratore ha più volte omaggiato il Carnevale con le sue opere.
Forte il suo legame con il mondo della cartapesta, che si concretizza sia attraverso la creazione di opere che hanno partecipato ai Corsi Mascherati, sia con la produzione di manifesti, due dei quali diventati ufficiali per presentare le edizioni 2005 e 2017 del Carnevale. La prima partecipazione fu nel 1949: Michetti vinse il concorso di quell’anno, nella categoria delle mascherate in gruppo, con l’opera “Allegria express”, che raffigurava un allegro trenino carico di maschere, capitanato da Burlamacco. Nel 1952, invece, ha collaborato alla realizzazione della costruzione allegorica di seconda categoria “La domenica giorno di riposo” del Bar Alceo.
Due i manifesti ufficiali del Carnevale che portano la sua firma. Nel 2005 ha celebrato la manifestazione con un grande Pierrot a testa in giù, che salta nel cielo e le sue gambe divaricate diventano la “V” di Viareggio. Per l’edizione 2017 invece ha proposto un suo manifesto che esaltava il lato femminile del Carnevale. E proprio per il Carnevale 2019, dedicato alla donna, ha realizzato uno speciale manifesto, simbolo dell’iniziativa che la Fondazione ha voluto per dire no alla violenza di genere.
Per celebrare la passione, la dedizione e l’impronta che Michetti ha lasciato nella storia ultracentenaria del Carnevale, al Museo in Cittadella verranno esposte - da mercoledì - quindici opere dedicate alla manifestazione, che lo stesso Michetti aveva donato alla Fondazione. Si potranno ammirare le opere negli orari di apertura del Museo: dal mercoledì alla domenica dalle ore 9 alle ore 13 e il sabato anche dalle 15 alle 19.
Una speciale cartella con la ristampa di queste opere sarà in vendita e il ricavato devoluto in beneficenza.
Il cordoglio del PD di Viareggio
"Se n'è andato in silenzio e ancora ci sembra di vederlo lì, nella sua 'bottega' di via San Francesco a Viareggio - si legge in una nota - a ideare, disegnare, dipingere e dispensare sapienza, come ha fatto senza risparmio negli ultimi decenni. Giorgio Michetti se ne va e la cultura versiliese rimane più povera, ma grata di averlo conosciuto, di avere un'altra stella nel firmamento pittorico che porta il nome di un viareggino".
Fonte: Ufficio stampa
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