A San Miniato lo scontro è rimandato al 9 giugno. Da questa tornata elettorale non ci sono stati reali vincitori perché il primo arrivato, Simone Giglioli con il centrosinistra, non ha preso almeno il 50% + 1 dei voti e quindi si andrà al ballottaggio.
Giglioli si ferma al 45% circa, seguito a ruota dal candidato di centrodestra Michele Altini al 32%, sospinto a gonfie vele dalla Lega. Si piazza in terza posizione Manola Guazzini con le liste Cambiamenti e Attivamente, per lei il 22,17% di voti..
Dato che San Miniato è l'unico comune del Comprensorio del Cuoio pisano i cui abitanti sono più di 15mila, è previsto il ballotaggio.
Gli sfidanti erano i tre candidati già nominati. Michele Altini aveva l'appoggio di tutto il centrodestra unito, con Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Simone Giglioli aveva l'appoggio del Partito Democratico e la sua candidatura era sostenuta dalle liste Riformisti e Uniti si Può, oltre ovviamente a quella del PD. L'ex assessore Manola Guazzini era alle urne col sostegno delle due liste CambiaMenti e AttivaMente.
Come si può intuire, anche a San Miniato si era certi della discontinuità per la carica di sindaco: Vittorio Gabbanini, primo cittadino tra il 2009 e il 2019, non poteva più candidarsi alla fine del suo secondo mandato.
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