Con la firma per Aferpi creati altri 110 posti di lavoro

La soddisfazione del presidente della Regione Enrico Rossi per la firma di oggi sull'Accordo di programma che permetterà ad Aferpi di realizzare a Piombino un nuovo impianto per la tempra delle rotaie, è palese. Tanto che ci tiene a sottolineare come, dalla manifestazione in cui gli operai esposero in piazza Bovio lo striscione con la scritta "Piombino non deve chiudere", i trenta milioni attivati dalla firma di oggi rappresentano il primo investimento per tornare a produrre acciaio in questo polo industriale, con il nuovo impianto che impiegherà circa 110 lavoratori di Aferpi.

Una firma che gli indiani di JSW, a causa della differenza di fuso orario (in India è notte) metteranno domani in forma digitale. Il presidente ha evidenziato come si tratti di un importante atto tecnico che contiene numerose planimetrie delle aree interessate dagli interventi, visto che assumerà valenza di variante urbanistica. Da oggi, se lo vorrà fare senza che la procedura riparta da capo, il Consiglio comunale che uscirà dal voto amministrativo di domenica, avrà trenta giorni di tempo per completarne l'iter.

Per il presidente della Toscana siamo di fronte ad un atto importante anche perché, in contemporanea, la Regione ha chiesto ai proprietari che si procedesse anche alla realizzazione dei forni elettrici e con gli altri investimenti previsti nell'area. Ha poi sottolineato come l'intesa con i sindacati sia piena e abbia portato alla costituzione di un tavolo che si occuperà di vigilare sugli interventi di demolizione, di un secondo che si occuperà del riutilizzo dei materiali di scarto delle lavorazioni e di un altro che discuterà delle concessioni da rilasciare ad Aferpi per il miglior utilizzo di tutte le aree.

Se la Regione non fosse intervenuta direttamente sarebbero stati necessari tempi ben più lunghi. In questo modo a Piombino si torna a produrre un po' di più, anche se per l'attuazione del Piano industriale complessivo ci sarà ancora da attendere qualche tempo. Per il presidente siamo comunque di fronte ad un imprenditore che, sia pur in maniera non completamente soddisfacente perché vorremmo tempi più rapidi, sta rispettando gli impegni e la tabella di marcia che si è data.

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