Le poesie furono i suoi occhi: addio al professor Giancarlo Guerri

Giancarlo Guerri
Giancarlo Guerri

Un'improvvisa scomparsa quella di Giancarlo Guerri, professore di lettere, poeta ed ex assessore originario di Collegonzi (Vinci). Le figlie Laris e Viorica lo ricordano con affetto e hanno dato la notizia quest'oggi dopo la dipartita avvenuta nella notte.

A parlare per Guerri sono state le sue poesie raccolte negli anni nei libri Inganni (1999, poesia), Come il Matto dei Tarocchi (2008, poesia) e il più recente Era anche per noi il mondo (romanzo), presentato a marzo scorso a Palazzo Ghibellino a Empoli. Guerri perse la vista "giocando con le insidie lasciate dal passaggio della guerra", come si legge in una sua biografia letteraria. Tramite la cultura ha trovato il suo riscatto, laureandosi in Lettere a Roma con il critico Walter Binni. Ha insegnato nelle scuole superiori di Vinci, San Miniato ed Empoli ed è stato assessore alla cultura tra il 1981 e il 1985. Ha partecipato a molti premi letterari ed è stato vice presidente dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Firenze, con incarico alla cultura. Il non poter vedere è stato un topos di molte delle sue poesie e opere letterarie, affidandosi alla penna e ai versi per descrivere il suo mondo agli altri.

I funerali si terranno sabato 11 maggio alle 10.30 alla Cappella dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. Tra le molte testimonianze di cordoglio spicca quella dell'onorevole Dario Parrini. "Avevo partecipato volentieri, lo scorso 3 marzo presso il Circolo Arti Figurative in Palazzo Ghibellino a Empoli, alla presentazione del suo libro "Era anche per noi il mondo", un'opera dalla notevole carica umana e civile, pagine di prosa ricche di autentica poeticità e sottese di garbata ironia. Due giorni dopo Giancarlo, con la squisita gentilezza che lo caratterizzava, mi aveva fatto arrivare un messaggio di ringraziamento per esserci stato. Giancarlo Guerri è stato un docente col talento dell'educatore e un cittadino col dono della passione sociale e politica. Un onore vero essergli amico".

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