Ecco un'altra San Miniato da scoprire nuovamente, leggendo tra le «rughe» delle sue storiche mura, nelle pieghe di una storia millenaria che ha segnato profondente la Toscana, ma anche l’Italia. La San Miniato dei grandi palazzi che sono state nobili dimore o conventi di significativa rilevanza, quelle delle piazze bellissime, culla dell’arte e delle lettere, quella che è stata centro di un commercio fiorente che man mano è mutato con l’avvento della modernità.
«Antico San Miniato», è un nuovo volume uscito dalla penna esperta e saggia di Mario Rossi Locci, giornalista, memoria storica della città, con alle spalle una carriera che l’ha visto prima in politica – assistente di Giovanni Malagodi, quando il leader storico del Pli era ai piani alti del governo del Paese – poi ai vertici di Confindustria Toscana e, infine, come uno dei più autorevoli esperti di problematiche ambientali. Ma sempre con San Miniato nel cuore.
Il volume di Rossi Locci sarà presentato il 9 maggio alle 18 nella sala consiliare del Comune di San Miniato dalla Fondazione Istituto del Dramma Popolare, guidata da Marzio Gabbanini. Interverranno anche il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca e il sindaco Vittorio Gabbanini. Quello di Rossi Locci è stato un lavoro di ricerca profondo e capillare, perché è andato a scandagliare i particolari inediti di una grande storia. Su San Miniato, negli anni, sono stati scritti molto volumi, e la città ed i suoi protagonisti nei secoli sono stati scandagliati da molte prospettive.
Rossi Locci ha cercato quello che c’era ancora da raccontare, documenti, memorie che possono dirci ancora qualcosa, fermando nella storia momenti e palazzi che attendevano di essere valorizzati di questa città con al centro quella Rocca che Dante rammenta per evocare personaggi di un Medioevo grandioso e sanguigno. L’evento è sostenuto anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e dall’azienda Tecno Ambiente di Ponte a Egola.
Fonte: Ufficio stampa
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