Sinistra per Signa mette nero su bianco i punti della 'Strategia rifiuti zero'

Lo scorso 19 aprile, al Circolo Donizetti si è svolto l’incontro di Sinistra per Signa sulla Strategia Rifiuti Zero Una importante occasione nella quale si sono potuti ascoltare sia Rossano Ercolini, premiato nel 2013 con il Goldman Environmental Prize, sia Giulio Mangani, Sindaco di Montespertoli.

Rossano Ercolini ha voluto ribadire che la recente vittoria sull’incenerimento dei rifiuti deve essere mantenuta e che é il momento di attuare le buone pratiche sui rifiuti. I Comuni che fino ad oggi hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero sono 277, per un totale di oltre sei milioni di abitanti. Ogni Comune coinvolto ha approvato un’apposita deliberazione impegnandosi in una rivoluzione ecologica importante e necessaria anche per il Comune di Signa.

Giulio Mangani, Sindaco a Montespertoli. Comune che sotto la sua guida ha ricevuto l’importante riconoscimento di Legambiente “Comune Riciclone 2011”, ha presentato l’esperienza della nuova sezione di digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti organici nell’impianto di compostaggio di Casa Sartori. Un ammodernamento tecnologico che oltre a renderlo più efficiente, ne ha migliorato le opportunità di riciclo dei rifiuti organici e biodegradabili producendo carburante pulito, senza emissioni. Un’opera che sarà presa a modello a livello nazionale ha ribadito il Sindaco, che non ha confronti né in Toscana né in nessuna altra parte di Italia e che produce, a differenza di altri, un compost che è utilizzato come fertilizzante in agricoltura.

Due importanti testimonianze a cui Sinistra per Signa si ispira per il  proprio programma elettorale e per questa motivazione la candidata Sindaca Valentina Quattrone ha sottoscritto insieme ad Ercolini un atto che ne delinea l’impegno: 10 passi  verso la Strategia Rifiuti Zero ma anche verso una diversa gestione del servizio dei rifiuti per Signa:

separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.

compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.

riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.

riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.

riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.

tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.

recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.

centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.

azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

OLTRE LA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO ZERO WAST SIGNA NOI CI IMPEGNIAMO A:

INFORMARE la cittadinanza sulla corretta separazione dei rifiuti alla fonte, attraverso la pubblicazione di opuscoli in arabo, cinese e italiano e adesivi da apporre sui contenitori dei rifiuti selezionati da divulgare anche nelle scuole del territorio comunale.

OBBLIGARE i nuovi residenti all’iscrizione immediata alla TARI, per avere la certezza che tutti i residenti contribuiscano alla ripartizione corretta del costo del servizio;

ISTITUIRE un apposito servizio volontario di vigilanza per contrastare l’abbandono illegale dei rifiuti

RIVEDERE il Regolamento Comunale per la disciplina della TARI per introdurre la tariffazione puntuale

REINTERNALIZZARE la gestione e la riscossione del tributo

Fonte: Ufficio stampa

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