Avviate già le prime lavorazioni – sui rii e canali della Piana di Empoli e sull’Arno a valle del Ponte all’Indiano – al Consorzio tutto è pronto per affrontare uno dei periodi più impegnativo dell’anno, quello della manutenzione programmata dei corsi d’acqua mediante sfalcio della vegetazione stagionale (erbe, arbusti, canneti, etc.). Il taglio dell’erba, come ogni anno programmato per il periodo primavera-estate-autunno, da aprile a ottobre, serve a sgombrare le pertinenze fluviali artificiali e in ambito urbano prima di tutto per il controllo della loro stabilità ed eventuale esecuzione di riparazioni ma anche, di conseguenza, per la fruibilità e il decoro fluviale. L’esecuzione di queste lavorazioni è eseguita in parte da mezzi ed operatori specializzati del Consorzio e in parte affidata all’esterno mediante specifici appalti in maniera tale da eseguire i 2-3 passaggi (sull’Arno a Firenze anche 3-4) solitamente previsti quasi in contemporanea o nel giro delle stesse settimane su tutte le aree del comprensorio.
Come ogni anno, in merito a questo tipo di lavorazione, occorrono fare alcune precisazioni doverose, anticipando quelle che sono le domande, proteste e richieste più ricorrenti:
il lavoro del Consorzio, come accennato sopra, viene svolto con finalità prima di tutto di tipo idraulico e dunque non è programmato per rispondere alla richiesta di avere l’erba tagliata per fare passeggiate o accompagnare il cane “senza che prenda i forasacchi” lungo il corso d’acqua né tantomeno è da confondere con i lavori di taglio effettuati dal Comune o dal gestore di altre aree pubbliche tipo piste ciclabili o spazi attrezzati con giochi per bambini, panchine, etc. Ad ognuno le proprie competenze e finalità.
il lavoro del Consorzio è calendarizzato e svolto nel rispetto delle normative e linee guida regionali su questo tipo di manutenzioni fondamentali per la sicurezza idraulica del comprensorio: è evidente che il taglio dell’erba può arrecare qualche danneggiamento all’habitat naturale ma è irrinunciabile e per quanto possibile, sui tratti naturalisticamente e paesaggisticamente più delicati e preziosi è programmato dopo un certo periodo e preceduto da ricognizioni specifiche in accordo con esperti e associazioni ambientali per valutare sul momento, soprattutto, lo stato di schiusa delle uova e la presenza di esemplari di avifauna ancora nel nido; tutti o quasi tutti gli altri animali adulti invece, al momento dell’esecuzione del taglio vegetazione, sono in grado di fuggire e mettersi al riparo per poi tornare sul posto immediatamente dopo o nel giro di poco tempo.
all’opposto, appunto, il lavoro del Consorzio non prevede passaggi continui in maniera tale da rendere le pertinenze del corso d’acqua un campo da golf ma piuttosto regola i 2-3 passaggi sufficienti ai fini della manutenzione, anche in relazione al meteo e alla ricrescita dell’erba, degli arbusti e dei canneti che, specie se composti da Arundo Donax (Canna comune), hanno una capacità di ricrescita fino a 5 cm al giorno. La presenza e la ricrescita di vegetazione bassa e giovane lungo i corsi d’acqua non determina in alcun modo né aumento del grado di rischio idraulico né maggiore presenza di animali quali zanzare, topi, serpenti, etc. che anzi in un ambiente più naturale possono essere maggiormente oggetto – specie in forma larvale o di uova – dei loro predatori naturali quali anfibi, pipistrelli, altri mammiferi più grandi, etc.
Fonte: Consorzio di Bonifica 4 Medio Valdarno
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