“I numeri che leggiamo oggi sulle pagine de La Nazione di Prato sono sconcertanti – dice il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti – mancano i medici in tutti i pronto soccorso della Regione. Ci sono tre cose che la Regione dovrebbe mettere in atto da subito: pubblicizzare maggiormente i concorsi, perché a volte ci sono bandi a cui partecipa un solo candidato; educare i pazienti a non accedere ai pronto soccorso in maniera impropria, e lo diciamo da tempo, con una campagna sull’educazione sanitaria; e garantire ai medici un lavoro sicuro sotto tutti gli aspetti, sia gestionali con turni non massacranti, sia per quel che riguarda l’incolumità degli operatori, in reparti a prova di aggressione. Per ripianare all’emergenza attuale, che è stata causata da una gestione fallimentare, possono andare bene anche i pensionati richiamati in servizio, per dare comunque assistenza, ma non può essere un progetto a lungo termine”.
“Ancora una volta la sanità toscana manifesta in Prato, ahinoi, tutte le sue più evidenti criticità. Credo che i cittadini abbiano sopportato già abbastanza un malgoverno capace, pur in così poco tempo, di creare tanti disastri. È giunto il tempo di cambiare” dichiara Andrea Recaldin, Commissario Provinciale del Carroccio.
Fonte: Ufficio Stampa
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