Vogliamo ricostruire, a partire da Empoli, una grande storia collettiva, la storia della sinistra rinnovata che rompe con gli errori e le ambiguità del passato. Siamo un insieme di persone che pensano che sia possibile cambiare e necessario farlo. Vogliamo ricostruire elementi di partecipazione di cui tutti abbiamo tanto bisogno.
Alcuni pensano che per fare argine alle destre serva accorparsi con un partito centrista e liberale come il PD, ‘contro i barbari’, dicono. La gente che vota destra (partiti che hanno tratti disumani e spesso razzisti) o i 5Stelle (con i suoi tanti dirigenti piuttosto squinternati), lo fa – certo sbagliando e illudendosi - perché da tempo non ne può più dello stato attuale delle cose.
Noi pensiamo che per battere la destra e contenderne voti popolari si debbano anche saper riconoscere gli errori dei vari ‘centro sinistra’ di questi anni e provare a costruire programmi che abbiano più chiare proposte di protezione (delle persone e dell’ambiente) e non offrire illusioni, come quella di ‘affidarsi al mercato’ per le tante cose importanti della nostra vita (ognuno, in solitudine, ‘imprenditore di se stesso’, a questo ci siamo ridotti...).
Siamo e saremo sempre antifascisti e duri oppositori della destra, in qualsiasi forma essa si presenti. Ma non dobbiamo neppure farci prevaricare dalla “paura del peggio”: in questo modo, facendo prevalere la paura alla speranza, alla ragione, alla forza di volontà, la destra avrebbe già vinto, ben prima delle elezioni.
Sappiamo anche che l’attuale legge elettorale per i comuni, cosiddetta maggioritaria (un altro bel risultato delle ‘riforme bipartisan’ di vent’anni fa che hanno minato la libera espressione democratica), forza le persone non a votare le idee e gli interessi che sente ‘suoi’, ma a fare calcoli improbabili di chi ‘arriva primo o secondo’. Noi diciamo: certo, di fronte ad un’alternativa secca ognuno si regola come può. Ma non possiamo fare a meno di impegnarci, da subito, a costruire una proposta alternativa alle strade che i diversi centro-sinistra o i centro-destra hanno preso in questi anni (con esiti disgraziati).
Alcuni dicono che ‘però, con il PD empolese si può parlare’. Ma cos’è il ‘PD empolese’? La sindaca Barnini che è membro della Direzione nazionale del suo partito? O che è anche vice sindaca della Città Metropolitana (ente risultato di quel popò di capolavoro renziano di distruzione delle Provincie...), o che è presidente della Conferenza dei sindaci della ‘Aslona’ Centro toscana, con la sua supina accettazione della dissennata riforma delle Asl? O la dirigente che teorizza e pratica la sostituzione dei servizi pubblici con il privato sociale? O quel sindaco che favorisce più gli interessi privati che la difesa del territorio? In verità la Barnini ‘era Renzi’ ieri e oggi ‘è’ - con tutte le sue grandi ambiguità - il PD.
Noi siamo davvero vicino a tanti compagni e compagne che sono affezionati a una ‘continuità del vecchio partito’. Ma questa continuità non c’è più. In gran parte trattasi oggi di un intreccio di interessi e di potere che assomiglia di più alla vecchia DC che non all’ultimo PCI.
Abbiamo costruito un bel gruppo di persone; ci agitiamo, ci organizziamo, studiamo, perché questo è il mestiere di cittadini che pazientemente proviamo a fare. Venite a darci una mano. Venite a trovarci in via Del Papa 34 e capirete subito chi siamo e cosa vogliamo rappresentare e difendere: i diritti sociali del lavoro, le ragioni dei più deboli e fragili, il diritto dei nostri figli ad avere un futuro su questo pianeta e le conseguenti azioni necessari, anche ‘nel nostro piccolo’ (e a Empoli finora piuttosto trascurate).
Noi non siamo tanto passionisti di ‘lucine, frizzi, lazzi e effimeri vari’ per la nostra città. Pensiamo che i temi importanti siano la sanità e i servizi sociali (i cittadini patiscono molto per la loro ‘commercializzazione’), la gestione dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, gas) sempre più lontana dai cittadini, il trasporto pubblico da potenziare, le esternalizzazioni dei servizi e il peggioramento delle condizioni di lavoro e l’aumento della precarietà, la cura delle periferie e l’emergenza casa, uno sviluppo produttivo solido e riconvertito dal punto di vista ecologico… Vogliamo un’Empoli migliore.
Per il 26 maggio verranno a chiedervi di scegliere tra il PEGGIO (destra leghista) e il MENO PEGGIO (PD). Noi vi chiediamo di scegliere il MEGLIO: Beatrice Cioni Sindaca per Empoli !
Partito Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Possibile
EMPOLI
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