In lista con Falorni una ex esponente comunista, la denuncia: "Ricevuto attacchi personali"

È stata presentata lo scorso sabato 13 aprile la lista civica di sinistra in appoggio al candidato sindaco Alessio Falorni. Tra i candidati c'è anche una esponente di Rifondazione Comunista, fatto che ha creato polemica all'interno dei militanti di quell'area. Ma per la candidata, disabile, la polemica sarebbe andata oltre il rispetto della persona, da qui la decisione di intervenire pubblicamente per difendersi da quelli che considera "attacchi personali di cattivo gusto che fanno chiaro riferimento alla mia disabilita".

Qui di seguito la nota:

"Mi si accusa di mettere gli interessi personali in politica: chi mi ha visto e sentito parlare almeno una volta sa che non è vero. Sono una persona con una patologia grave e disabile, e per me ogni manifestazione, ogni presidio, anche ogni consiglio comunale a cui ho partecipato  è estremamente faticoso, e a volte l'ho fatto a discapito della mia salute, ma sempre a cuor leggero. L'unica vera ragione per cui continuo la mia lotta è perché un giorno alle persone disabili sia dato il semplice diritto di esistere, vivere e non sopravvivere. È questo l'unico vero tornaconto e l'obiettivo della mia candidatura: che a tutti siano date pari opportunità nel lavoro, nello studio e nella vita, indipendentemente dal loro genere, stato di salute, paese di provenienza, colore della pelle, credo religioso o altro. Non mi sarei mai aspettata di  difendermi da attacchi personali. La possibilità presenza di un consigliere comunista nel consiglio comunale per me era ed è di fondamentale importanza. La scelta di Rifondazione di non presenziare alle elezioni comunali con una lista mi ha portato ad accettare, non senza qualche dubbio, la lista di sinistra in appoggio al candidato sindaco Falorni che vedo come unico ad opporsi ad una destra che sta sempre prendendo più forza nel nostro paese, nonché per ribadire la mia posizione di lotta attiva contro le discriminazioni e per una società inclusiva, non solo della disabilità ma anche di ogni tipo di diversità. Non avevo dubbi che alcuni avrebbero visto male questo mio appoggio ma non credevo che scendessero ad attacchi personali di dubbio gusto nei quali si afferma che "io sfruttato la mia malformazione per prevaricare su qualcuno". Le parole sono importanti: non ho una malformazione ma una sofferenza fetale, a evidenziare quanto chi parla di me mi conosce, e non ho mai voluto prevaricare su nessuno, né mi sono regalata o venduta. Le critiche le accetto e sono giuste su basi politiche ma non su livori e attacchi personali.

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