Ad oltre un anno dal protocollo dei Patti d’Amicizia fra il Comune di Prato e le Municipalità Autonome del Rojava – con centinaia di sottoscrizioni di concittadine e concittadini - siamo felici di apprendere che il Consiglio Comunale abbia votato all’unanimità un ordine del giorno in favore di questo atto di solidarietà internazionale.
Il Rojava sembra essersi finalmente liberato dal dominio fascio-islamista di Daesh e, in vista della prossima Festa della Liberazione, come associazioni impegnate sul territorio nella promozione dei valori antifascisti e antirazzisti inscritti nella nostra Costituzione per la tutela dei diritti fondamentali, siamo infatti lieti di commemorare il riscatto dei nostri partigiani dalla dittatura nazifascista, sostenendo la resistenza delle donne e degli uomini delle Unità di Difesa Popolare, per l’autodeterminazione e la convivenza plurale e pacifica.
Proprio mentre in Europa lo spettro delle derive xenofobe e reazionarie fomenta diseguaglianze, guerre fra poveri e nuove discriminazioni, il modello del confederalismo democratico non ricorda soltanto la Liberazione dalle dittature per la strenua lotta della popolazione contro eserciti invasori, ma porta avanti quelle prospettive di sviluppo ecologico, parità di genere ed universalismo dei diritti, che paradossalmente vediamo sempre più minacciati nel nostro continente.
Per questo il messaggio del confederalismo fra popoli in Rojava travalica i suoi confini, dando speranza agli internazionalisti di tutto il mondo, come ci ricorda il sacrificio del giovane compagno toscano Lorenzo ‘Tekoser’ Orsetti, al quale va tutto la nostra devozione.
La nostra solidarietà va in particolare alle migliaia di prigionieri politici curdi in sciopero della fame in Turchia per la fine dell'isolamento carcerario del loro leader Ocalan.
Dopo questo atto simbolico, intendiamo portare avanti con azioni concrete la solidarietà internazionale, per permettere alle popolazioni di superare la tragedia di anni di conflitto, repressione e miseria, memori del nostro sciagurato passato e di meschine scelte politiche sulle alleanze diplomatiche presenti, nella consapevolezza che soltanto con la cooperazione fra popoli si possano superare conflitti, speculazioni e disastri civili e ambientali.
Chiediamo che il sindaco dia tempestivamente seguito concreto al mandato del Consiglio comunale, specialmente sui Patti d’Amicizia e sulle sollecitazioni alle istituzioni nazionali per l’apertura di corridoi umanitari e una ricostruzione pacifica dei cantoni.
Fonte: ANPI Prato - ARCI Prato - MeltinPO - LeftLab - gruppo EMERGENCY Prato - ass. Le Mafalde - comitato STOP RAZZISMO - Ass. 6 Settembre di Figline
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