Preoccupazione per i 230 lavoratori della Servizi Italia di Careggi, lavanderia che si occupa del lavaggio e sterilizzazione di dispositivi medici degli ospedali e strutture sanitarie della Asl Toscana. In attesa dell’esito della gara di appalto disposta dalla Estar Toscana, che prevede la consegna da parte delle aziende interessate delle offerte entro il 7 maggio 2019, su richiesta della Filctem Cgil, della Femca Cisl e della Rsu di Servizi Italia era stato fissato un incontro con l’Assessore alla Sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi per martedì 16 aprile. Ma ieri pomeriggio è stato comunicato lo spostamento dell’incontro con l’assessore a data da destinarsi: visto l’approssimarsi della scadenza dell’appalto, i sindacati chiedono che l’incontro venga riconvocato urgentemente. Pur esprimendo apprezzamento per la Regione Toscana che ha inserito la clausola sociale per il cambio d’appalto, restiamo preoccupati per la possibilità che la suddetta clausola non garantisca la totale tenuta occupazionale determinando una situazione di grande incertezza per i lavoratori oggi impiegati nel servizio oggetto dell’appalto.
Infatti dall’esito della gara di appalto dipendono anche le sorti dei lavoratori Servizi Italia che lavorano preso la sede di Via Lungo il Rio Freddo ma che, oltre a svolgere mansioni legate ai servizi inclusi nell’appalto, svolgono anche altre lavorazioni che in caso di uscita di Servizi Italia potrebbero essere delocalizzate anche fuori regione. Se tale scenario si avverasse sarebbero a rischio diverse decine di posti di lavoro, si stima tra il 20% e il 30% dei 230 lavoratori attualmente occupati.
Filctem Cgil, Femca Cisl e Rsu chiedono che sia salvaguardata la continuità lavorativa; e al di là del corretto svolgimento della gara, che non si può certamente mettere in discussione, chiedono di discutere il punto rimasto insoluto, il punto nodale della questione: la difesa dei posti di lavoro, insieme a questo, la qualità di un servizio delicato, svolto dai lavoratori da anni con grande professionalità.
Fonte: CgilToscana - Ufficio Stampa
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