Nuovo ecografo portatile al Santa Maria Annunziata: essenziali le donazioni di 6 Rotary Club

Stamani la presentazione del nuovo ecografo portatile dell’ospedale Santa Maria Annunziata, diretto dalla dottoressa Lucilla Di Renzo grazie ad una donazione dei sei Rotary Club dell’area metropolitana Firenze 2 (Bagno a Ripoli, Figline Incisa Valdarno, Firenze Granducato, Firenze Valdisieve, San Casciano Chianti e Scandicci) coordinati da Giovanni Ridi, con il contributo del Distretto 2071.

L’iniziativa è stata realizzata in favore del progetto “Ecografia Bedside” finalizzato ad acquistare ecografi, leggeri, trasportabili a mano come una valigetta, che permettono l’esecuzione di un’ecografia direttamente al letto del paziente.

Alla donazione questa mattina erano presenti insieme ai medici e agli operatori sanitari dell'ospedale, l'assessore regionale al diritto alla salute, i direttori generale e sanitario della Asl, il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche, Giancarlo Landini, il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Lucilla di Renzo e il direttore area medica del Santa Maria Annunziata, Raffaele Laureano.

L'assessore regionale al diritto alla salute ha ricordato il rapporto lungo e costruttivo del Rotary con le istituzioni e come l'iniziativa di questa mattina sia il segnale di un legame virtuoso e costante che l'ospedale Santa Maria Annunziata ha da sempre col territorio.

“Uno strumento molto importante per questo ospedale - ha spiegato il dottor Raffaele Laureano, direttore area medica OSMA - grazie al quale, con un’adeguata formazione del personale, si possono eseguire diagnosi più rapide, meno invasive, ma accurate oltre a frequenti follow up dei pazienti senza la necessità di spostarli dal letto”.

L'utilizzo dell'ecografia Bedside è complementare all'esame obiettivo e fornisce ulteriori informazioni anatomiche, funzionali e fisiologiche utili per la diagnosi. Questo tipo di strumento, grazie alle dimensioni ridotte e alla praticità nel trasporto, permette di ridurre il tempo di terapia e di degenza del paziente oltre a limitare i rischi legati a procedure invasive che possono provocare complicazioni post esame.

Un nuovo approccio per l'ecografia che va a completare l'esame clinico, rendendo la diagnosi più veloce in un’ottica di qualità ed appropriatezza delle cure, ed aumentare la soddisfazione del paziente nelle prestazioni erogate.

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina