Disabilità, i 10 punti de La Mia Empoli: "Più parcheggi dedicati in centro e assistenza"

Empoli e la disabilità, a cura di Laura Martini e Marie Anne Spitaleri

E’ un argomento che richiede molta attenzione e sul quale ci impegneremo a fondo, per modificare la situazione attuale che non è adeguata assolutamente ai bisogni di Empoli.

Cosa manca e le cose da fare subito:
1 Non c'è un servizio pubblico attrezzato per dare la possibilità di potersi muovere. Non ci sono pullman con pedane per fare salire e scendere, né punti di fermata attrezzati.
2 Marciapiedi impraticabili e pieni di buche, scivoli che non sono pari al manto stradale: con la sedia a rotelle diventa impossibile passarci.
3 Nelle scuole di infanzia, alle elementari, alle superiori, la problematica della disabilità va affrontata in modo diverso e più incisivo. Caso per caso, cercando soluzioni adeguate ai reali bisogni dei ragazzi disabili.
4 Per i più piccoli mancano spazi giochi a loro dedicati, tipo le altalene costruite appositamente. Inoltre i giardini pubblici sono difficilmente accessibili, vuoi per le stradine sassose, ma anche e soprattutto, per la noncuranza delle istituzioni; basti vedere l'accesso dei giardini di Monterappoli, dove è di impossibile accedere anche con un normale passeggino.
5 Non esiste un punto di ritrovo per i fine settimana per aiutare le famiglie che lottano ogni giorno per dare una vita normale ai loro ragazzi.
6 Ci sono pochissimi posti dedicati per parcheggiare in Centro, e i parcheggi sono lontani dai principali punti di riferimento della città. E anche per loro chiediamo maggiore protezione, con multe salate per chi li occupa senza diritto.
7 Ci sono pochi Bar con bagni a norma, e spesso anche in quelli è problematico entrarci. Ci sono tavoli con la base centrale, che quando ci si avvicina con la pedana dove poggiano i piedi ci sono 30 cm di distanza per arrivare al piano del tavolo. Quindi è impossibile mangiare e in alcuni casi è impossibile anche entrare.
8 Al centro commerciale COOP ci sono dei cubi ottagonali nell'area di ritrovo che sono assurdi: con la sedia a rotelle non è possibile avvicinarsi perché la sedia non entra sotto il tavolo. Non ci ha pensato nessuno. Dove possibile, nei supermercati deve essere prevista qualche seduta per mettere in condizioni la persona anziana o con problemi motori di sedersi un attimo, mentre l‘accompagnatore fa la spesa in tutta tranquillità, senza perdere di vista la persona.
9 È importante avere un punto di assistenza domiciliare a chiamata, senza dovere chiamare cooperative e varie associazioni che non hanno personale adeguato per l'assistenza.
10 Dobbiamo creare un centro sportivo dove può essere praticato il baskin. E’ il basket che unisce: normodotati e disabili che giocano insieme. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani che non lo sono, di giocare nella stessa squadra (composta da ragazzi e ragazze). Materiale e spazi sono di volta in volta scelti a seconda delle caratteristiche dei giocatori in campo. E' un‘attività molto aggregante e tutto ciò è possibile grazie ad un ingegnoso sistema di regole, pensato per adattarsi ai giocatori. Possono giocare ragazzi e ragazze con qualsiasi disabilità fisica e/o mentale.

La Mia Empoli

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