Dario Nardella si è detto contento di avere accanto a sè, nella campagna elettorale per Firenze, +Europa ed Emma Bonino. Questo dato è oggettivamente scontato, ma non per questo privo di un contenuto più profondo di riflessione politica: tra personaggi come Bocci e i soliti noti di Nardella non può inserirsi la retorica del "voto utile". In queste settimane ci ritroviamo spesso a dialogare, parlare, discutere con lavoratori, studenti, pensionati, disoccupati delle classi popolari e dei quartieri di Firenze. Il consenso elettorale dei ricchi borghesi del centro storico non ci interessa. Quello che ci interessa è rimettere al centro le necessità ed i bisogni di chi ogni giorno lavora duramente, sotto i ritmi imposti da una società strutturalmente ingiusta. A chi, sinceramente e con buona fede, ci propone alleanze o ipotetici "fronti uniti" per arginare la "destra", rispondiamo con serenità che l'unico modo per arginare le derive globaliste del PD o sovraniste della Lega è fare la vera scelta di cambiamento e di rottura: votare comunista. Con chi sostiene la NATO, l'Unione Europea, con chi si improvvisa rivoluzionario soltanto in campagna elettorale per poi tornare ad affamare le classi popolari e schiacciare i diritti dei lavoratori e degli studenti, non abbiamo mai avuto e non avremo mai nulla a che spartire.
Gabriele Giacomelli - candidato sindaco col Partito Comunista
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