I Pupi Antimafia di Angelo Sicilia lunedì 8 aprile arrivano da Palermo a Carmignano per raccontare la storia del giovane Peppino Impastato, nato a Cinisi nel '48, noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali è stato assassinato il 9 maggio del 1978 a soli 30 anni.
L’amministrazione comunale di Carmignano, da sempre in prima linea per la diffusione di una cultura antimafia e della legalità, ha infatti deciso di presentare anche a Carmignano, di concerto con l’Associazione onlus Progetto Suellen, “L’Opera dei Pupi antimafia” di Angelo Sicilia. L'appuntamento con "Peppino da Cinisi contro la mafia" della Compagnia Marionettistica Popolare Siciliana è per lunedì 8 aprile alle 21.15 in Sala Consiliare (piazza V. Emanuele II, 3). L'ingresso è gratuito.
Uno spettacolo nel quale Sicilia ha voluto riproporre alcune vicende storiche della nostra epoca con l’obbiettivo di coniugare il recupero delle tradizioni popolari siciliane del teatro dei pupi, alle tematiche dell’educazione alla legalità e dei messaggi positivi di impegno civile.
“Un altro importante appuntamento per diffondere la cultura della legalità sulla quale questa amministrazione punta tantissimo – ha spiegato l’assessore alla Cultura -. Artisti d’eccezione racconteranno l’emblematica storia del grande Peppino, storia che non dovrà mai essere dimenticata. Il tutto con l’uso di pupi, frutto della meravigliosa tradizione di quella grande terra violentata da troppa violenza”.
Con la sua Marionettistica Popolare Siciliana, Angelo Sicilia ha ideato e messo in scena dal 2001 (lo stesso anno in cui quest’antica arte è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità) il ciclo dei “Pupi antimafia” che comprende diversi spettacoli che ripercorrono storicamente le tappe più salienti della lotta alla mafia in Sicilia. Un filo rosso che unisce sapientemente la storia dei Fasci siciliani, la lotta dei contadini per la riforma agraria, fino ad arrivare alla storia di Peppino Impastato, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Pio La Torre e di Padre Pino Puglisi. Il teatro dunque per Sicilia funge da mediazione e, grazie al suo linguaggio diretto e alla bellezza della meccanica delle marionette, consente di veicolare messaggi di impegno civile e sociale, catapultando gli spettatori all’interno delle storie.
Fonte: Ufficio Stampa Carmignano
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