Banca Popolare di Lajatico, un tavolo in Regione seguirà la crisi

Sarà un tavolo organizzativo, di consultazione e di monitoraggio, coordinato dalla Presidenza della Giunta Regionale e che si riunirà a cadenza periodica, a seguire la vicenda della Banca Popolare di Lajatico.

Si è conclusa così la riunione dello scorso 3 aprile, convocata dalla stessa Presidenza della Giunta Toscana presso la propria sede. A chiedere un incontro era stato il Sindaco di Montopoli in Val d’Arno, a nome anche di altri colleghi e sollecitato dal Comitato “Concordia” che raccoglie l’adesione di alcune centinaia di soci della banca.

Da oltre due anni le azioni dell'istituto di credito si trovano in condizione di illiquidità a seguito della collocazione delle stesse su un nuovo mercato realizzata sulla base di una raccomandazione della Consob. Ad oggi queste azioni, acquistate con la convinzione che fossero una forma di risparmio, non trovano possibilità di vendita. Una situazione che sta generando ripercussioni sociali ed economiche negative a danno dei soci stessi e del territorio in cui l'istituto opera.

All'incontro dello scorso 3 aprile, presieduto dal Capo di Gabinetto del Presidente della Toscana assistito dal consigliere del presidente per le questioni del credito e dal responsabile della segreteria dell'assessore regionale alle politiche di bilancio, hanno partecipato i Sindaci del Comune di Montopoli in Val d’Arno e del Comune di San Miniato, la vice sindaca del Comune di Capannoli e un consigliere delegato dal sindaco di Santa Croce sull’Arno. Erano presenti anche alcuni consiglieri regionali nonché il Presidente e il Direttore Generale della Banca Popolare di Lajatico nonché tre referenti delegati del Comitato “Concordia”.

Nel corso della riunione sono state messe in evidenza le cause del problema ed i passaggi attraverso cui si è evoluta tutta la vicenda. Da parte della dirigenza della Banca è stata espressa la volontà di adoperarsi per individuare soluzioni adeguate e giungere alla soddisfazione delle richieste dei possessori di azioni, nella consapevolezza che i soci sono parte fondamentale della banca e che la solidità della stessa e la fiducia in essa sono presupposti necessari e indispensabili.

Tutti i partecipanti all'incontro si sono dichiarati concordi nel ritenere che il percorso sarà lungo e difficile, che altre banche sono investite dallo stesso problema e che la soluzione non potrà essere una sola né che essa potrà giungere dalla sola banca, essendo necessario il concorso di soggetti di diverso livello e competenza nonché eventuali modifiche al quadro normativo.

La prima convocazione del Tavolo, di cui faranno parte tutti i partecipanti alla riunione del 3 aprile scorso, è fissata a metà del mese di maggio e procederà a raccogliere proposte concrete e operative di intervento per giungere alla migliore soluzione possibile di questa vicenda.

Fonte: Ufficio Stampa

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