Negli anni 1916-1917 della Prima Guerra Mondiale, la popolazione di Ponte a Egola ammontava, secondo lo stato d’anime della Parrocchia del Sacro Cuore, a 294 famiglie per un tolale di 1652 abitanti. Attivissima era la filiale della Cassa di Risparmi e depositi di San Miniato che fu la prima ad essere istituita sul territorio fuori dalla Città della rocca. Molte concerie lavoravano per l’esercito e avevano come referente il Commissariato Militare dell’ 8° Corpo d’Armata.
Non sappiamo quanti abitanti del Ponte a Egola furono richiamati alle armi, è una ricerca da fare; sappiamo – fonte Storia di Ponte a Egola di Valerio Vallini- che settanta pontaegolesi combatterono nei vari teatri di operazione pagando un tributo di ben undici i caduti. Per la loro memoria fu realizzato, secondo una nota di Francesco Fiumalbi “ Posti e Viali della Rimembranza nel Comune di San Miniato” in Bollettino Euteleti n° 85, un monumento in bronzo e marmo. Il bassorilievo, una Vittoria Alata, fu creato da Liudovico “Vico” Consorti. Per omaggiare questi miei compaesani confusi nell’elenco dei “sanminiatesi che non fecero ritorno”, e poiché un iscrizione in marmo del maestro Bindi è andata persa nella distruzione del vecchio monumento, mi preme qui ricordarli. Essi furono: Bagnoli Luigi, Billeri Giovanni, Faraoni Angiolino, Lippi Gino, Marianelli Raffaello, Matteucci Cammillo, Matteucci Galliano, Quinto Morelli, Veracini Stefano, Valori Pietro.
Valerio Vallini
Tutte le notizie di GoBlog