Pisa lascia progetto Sprar, Fuso (Cgil): "Scelta propagandistica, non si liberano risorse sul territorio"

Apprendiamo che il Comune di Pisa ha deciso di non aderire più al Progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Progetto finanziato con una rigida rendicontazione dal Ministero degli Interni. Tale scelta ha più sapore propagandistico che pratico, perché si sta parlando di 35 persone, su una popolazione di 90.300 unità cioè lo 0,39%, molte delle quali hanno già avviato un processo di integrazione sul territorio grazie alla rete di accoglienza diffusa che il Progetto stesso prevede. Sono persone che si stanno inserendo nel tessuto sociale pisano e che saranno spostate in altri territori.

Pisa lascia un modello come lo Sprar che consente proprio al Comune di affidare la gestione a Cooperative o Associazioni che conosce e che ritiene serie e qualificate dando lavoro e assicurando l'arrivo di risorse che ricadono sul territorio e che producono ricchezza. Non è vero che si liberano risorse sul territorio, perché queste sono risorse stanziate dal Ministero ed in parte recuperate con i fondi europei ma finalizzate soltanto a quello scopo.

Sarebbe interessante capire invece con quali risorse saranno coperti gli "importanti progetti sociali" annunciati dall'amministrazione comunale, magari al tavolo della Contrattazione Sociale ripetutamente e per ora invano richiesto dal Sindacato. Così facendo si abbandonano progetti di accoglienza diffusa che funzionano e che poco o nulla gravano sulle risorse locali anzi, restituiscono vantaggi in termini di ricadute sul territorio, mentre si appoggia la costruzione di un Cpr (Centro per rimpatri), di fatto una sorta di carcere dove segregare le persone che hanno come unica colpa l’essere migranti (perché nei Cpr rimarranno mesi ed anni visti i tempi delle procedure complesse dei rimpatri).

La Cgil di Pisa chiede pertanto nuovamente alla Amministrazione Comunale di aprire un tavolo sulla Contrattazione Sociale, per affrontare con serietà le problematiche sociali che sono presenti nel nostro territorio e per programmare fin dal Bilancio 2019 reali incrementi della spesa che vadano a sostegno di tutte le persone e di tutte le famiglie in difficoltà.

Mauro Fuso, segretario generale Cgil Pisa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Pisa

<< Indietro

torna a inizio pagina