La sanità si misura, in Toscana le valutazioni dei pazienti

I dati sono ancora parziali, quelli definitivi arriveranno. La Toscana analizza le performance del proprio sistema sanitario: lo fa dal 2004 grazie alla scuola Sant'Anna e al Laboratorio Management e Sanità di Pisa e stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze operatori ed addetti ai lavori si sono confrontati sulle prime rilevazioni.

La Toscana è sempre stata la Regione apripista nel campo della valutazione dei risultati ed ha fatto scuola anche oltre i confini nazionali: dal sistema toscano ha preso spunto ad esempio la Nuova Zelanda, con l'aiuto della Toscana stanno ristrutturando i propri sistemi Estonia e Slovenia. Un percorso apprezzato, sottolinea il presidente della Regione: un sistema che si è fatto conoscere e grazie a cui la sanità Toscana è riuscita costantemente a migliorarsi

Ma da un anno c'è una novità e di questo soprattutto si è parlato stamani: la scelta di non misurare solo la performance con indicatori ‘tecnici ma anche di registrare, con un osservatorio permanente, l'esperienza dei pazienti appena usciti dal reparto e le loro impressioni a caldo. Un'innovazione significativa, a parere del presidente, perché capace di diventare volano del cambiamento organizzativo e del miglioramento ulteriore della presa in carico dei pazienti, in quanto la sanità è fatta anche di relazioni umane e confrontarsi con chi ne usufruisce, conoscerne valutazioni positive e negative e recuperare il rapporto con le persone è importante.

La Toscana è tra le prime, in Italia e in Europa, ad aver attivato percorsi di inclusione strutturata e sistematica della raccolta della voce dell'utente per il miglioramento dei servizi sanitari. Nel corso della mattinata sono stati analizzati i Prems (Patient Reported Experience Measures): dall'inizio delle rilevazioni al 28 febbraio 2019, sono stati contattati più di 8.000 pazienti dimessi dai 17 stabilimenti che hanno attivato il collegamento informatico con l'Osservatorio del Laboratorio Management e Sanità, per una copertura pari a circa il 30% dei pazienti dimessi ed un tasso di risposta pari al 40. Ma si è parlato anche dei Proms (Patient Reported Outcome Measures) dei quattro percorsi sui quali ha lavorato l'Osservatorio del laboratorio management e sanità: percorso di chirurgia elettiva ortopedica, percorso di chirurgia robotica, percorso di chirurgia ricostruttiva della mammella e percorso scompenso cardiaco (sperimentale). Nel 2018 la rilevazione è partita in tutte le Aziende Sanitarie coinvolgendo attivamente 18 stabilimenti regionali. In particolare sono stati arruolati circa 1.500 pazienti che hanno effettuato interventi per sostituzione totale di anca o ginocchio, 623 pazienti che hanno effettuato interventi chirurgici in uno dei 5 centri di chirurgia robotica, 386 donne per intervento di tumore alla mammella in 9 centri senologici toscani, e 181 pazienti scompensati arruolati presso la Fondazione Monasterio. L'invito del presidente della giunta è ad estendere sempre di più le rilevazioni dei pazienti ed analizzarne gli esiti azienda per azienda.

Le primi anticipazioni sulla misurazione delle performance analizzate stamani hanno confermato gli effetti positivi che sulla qualità del sistema sanitario hanno avuto la riorganizzazione delle Asl e l'investimento in modernità sui quattro nuovi grandi ospedali di Prato, Pistoia, Lucca e Massa, apprezzato dai pazienti che hanno risposto al sondaggio.

La sanità toscana è pubblica e per tutti, ha concluso il presidente; non sarà perfetta ma è di elevata qualità, ribadendo quindi la centralità che anche in futuro deve mantenere il pubblico e la battaglia da portare avanti contro la ridondanza farmaceutica e per l'appropriatezza delle prescrizioni.

Fonte: Giunta Regionale

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