Fingevano di essere state investite per ottenere risarcimenti da anziani. Nel pomeriggio di ieri i carabinieri di Monsummano Terme hanno trasferito ai domiciliari con braccialetto elettronico due donne, R.B., 36enne e O.B., 20enne, madre e figlia conviventi in un’abitazione di Montecatini, già note alle forze dell’ordine per i trascorsi specifici. Secondo le indagini, sono responsabili di truffe, tentate e riuscite, ai danni di anziani fingendo un falso investimento.
Le due avevano scelto il parcheggio della Conad di Cintolese e il parcheggio di via Risorgimento di fronte alle Poste come base per attuare le truffe. Nel primo caso, che fra l’altro è l’unico portato a compimento, erano riuscite a farsi dare 50 euro da un 78enne del luogo, accusandolo di avere urtato in manovra la più giovane delle due donne con il conseguente danneggiamento di uno smartphone cadutole di mano. L’uomo, resosi conto successivamente di essere stato truffato aveva sporto denuncia qualche giorno dopo.
La tecnica utilizzata è sempre stata la stessa. Mentre la madre aspettava sulla propria Lancia Y, con funzioni di “palo” seguendo a distanza la figlia per recuperarla al volo, sia in caso di riuscita della truffa che in caso negativo, quest’ultima si aggirava nel parcheggio cercando di individuare le persone anziane in manovra con la propria auto. Una volta individuata la vittima gli si appostava dietro cercando di non farsi vedere dagli specchietti retrovisori, dava un forte colpo alla carrozzeria con la mano per simulare l’urto e poi chiedeva soldi al malcapitato fingendo di avere subito un danno, con motivazioni disparate. La messinscena è stata attuata altre tre volte, sempre nel parcheggio della Conad ma le ulteriori potenziali vittime, tre uomini di 66, 80 e 83 anni, tutti del luogo, non hanno aderito alla richiesta annusando la truffa.
A fine novembre hanno preso di mira il parcheggio di via Risorgimento. Il primo tentativo è andato fallito e una prima auto colpita dalla giovane ha proseguito la sua corsa allontanandosi mentre una seconda auto, condotta da un 80enne del luogo si è fermata. È stato allora che un brigadiere dei carabinieri, al momento non in servizio, ha fermato il siparietto dopo aver visto entrambi gli episodi. La giovane che aveva già contestato al conducente l’urto, in realtà mai avvenuto, è stata bloccata sul posto, mentre la madre vista la mala parata si era allontanata in auto per essere fermata a Montecatini pochi minuti dopo da una pattuglia del Norm. In quell’occasione le due donne erano state denunciate in stato di libertà.
Le indagini della stazione, coordinate dalla pm Luisa Serranti, sono proseguite ed hanno permesso di ricostruire minuziosamente tutti gli episodi, anche grazie alle immagini della videosorveglianza dell’esercizio commerciale, consentendo di richiedere ed ottenere la misura cautelare che è stata applicata ieri.
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