Livorno capitale della cultura, nel comitato per la candidatura anche il Vernacoliere

Da sinistra Ettore Ferrini, Francesco Belais, Stella Sorgente, Antonio Bertelli e Mario Cardinali

L'amministrazione comunale ha concluso oggi una giornata di incontri per la costruzione del Comitato Promotore della candidatura di Livorno a Capitale italiana della cultura 2021. Il team operativo guidato dall'assessore alla cultura Francesco Belais e dalla vicesindaca Stella Sorgente, con la partecipazione della Fondazione PromoPA e il coordinamento del dirigente Antonio Bertelli, ha incontrato i rappresentanti dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, il presidente di Uappala Mirko Peiani, il direttore del Vernacoliere Mario Cardinali, l'editorialista del mensile satirico Ettore Ferrini e l'attore Dario Ballantini.

"Il percorso verso Livorno Capitale italiana della cultura 2021 continua con entusiasmo crescente e oggi abbiamo potuto registrare le adesioni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, di Uappala e del più famoso mensile di satira in tutto il paese, il Vernacoliere. Tre attori importanti della scena livornese, pubblica e privata, che vanno ad integrare ad un Comitato promotore sempre più corposo e appassionato e che rafforzano il tema conduttore delle Livornine del 21esimo secolo da noi scelto per la candidatura: il rapporto profondo tra porto e città, così come la sfida sempre più vincente della Livorno turistica e la forza dissacrante e libertaria della nostra livornesità" così Stella Sorgente, vicesindaca di Livorno, a commento.

"Livorno può diventare capitale italiana della cultura proprio per il suo saper essere (e sempre più diventare) un posto dove le opportunità si realizzano, un porto franco delle idee persone storie e materialità migliori che transitano per il nostro Mediterraneo. E non in termini di principio o ideali: nella pratica. Dalla musica, alla robotica, passando per il teatro, la satira e lo sport Livorno dà l’opportunità di esprimersi liberamente e coltivare il proprio talento. Se oggi riesce a farlo, con mezzi disponibili non eccezionali, nei nostri intenti, tramite l’occasione della Capitale della cultura, potrebbe moltiplicare quei mezzi affacciandosi ad una platea più ampia - prosegue la vicesindaca che conclude - un porto franco, anche in termini istituzionali, con l’obiettivo della prima zona economica libera del Mar Tirreno, già presente negli accordi di programma per il rilancio della nostra area di crisi complessa ma mai di fatto percorso".

"Insieme alla costruzione del partenariato continuiamo anche a raccogliere le adesioni di figure rappresentative che i livornesi ci hanno suggerito di coinvolgere nel percorso tramite il sondaggio sul Comitato promotore - sottolinea l'assessore alla cultura Francesco Belais -. Dopo il maestro Federico Maria Sardelli e appunto Ettore Ferrini, abbiamo scambiato impressioni e idee anche con Dario Ballantini e sono emerse intuizioni veramente originali. Tra queste l’idea di riscoprire il cinema alla Terrazza Mascagni che fu teatro di una delle primissime proiezioni pubbliche del Cinématographe Lumière il 30 giugno 1896, quando si chiamava Parco Eden".

"Questo percorso verso Livorno Capitale italiana della cultura 2021 sta raggiungendo lo scopo: farci riscoprire la bellezza di questa città e liberare le energie creative per farla conoscere al mondo" conclude Belais.

Fonte: Comune di Livorno - Ufficio stampa

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