Atti sessuali con minorenne, lo avrebbe minacciato. Indagato anche il marito

La donna di 31 anni accusata di 'atti sessuali con minore', al centro dell'inchiesta della procura di Prato che dall'8 marzo indaga sul rapporto tra lei e un 15enne al quale dava ripetizioni private, sarebbe ai domiciliari. La donna avrebbe avuto un bambino dal minorenne, come ha confermato il test del dna.

La notifica dell'ordinanza di custodia cautelare, circa 40 pagine, è stata confermata da fonti vicine all'inchiesta.

Secondo quanto riferito da uno dei legali della 31enne, è stato notificato stamani anche un avviso di garanzia al marito che sarebbe indagato per 'alterazione di stato', un reato che si applica a chi altera lo stato civile di un neonato. Contemporaneamente alla consegna dell'ordinanza di custodia gli agenti della squadra mobile stanno anche eseguendo una perquisizione nei confronti dei coniugi e sequestrando altro materiale nella loro abitazione a Prato.

Tre i reati contestati

Sono tre i reati contestati alla 31enne di Prato: oltre agli atti sessuali con minore, la stessa fattispecie di reato che viene contestato anche prima che la vittima compisse 14 anni, c'è anche la violenza sessuale per induzione. Secondo quanto ha riferito il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi, infatti, la donna avrebbe minacciato il ragazzino che non voleva più avere rapporti sessuali con lei: in particolare gli avrebbe più volte detto, tramite messaggi di whatsapp, che qualora lui volesse proseguire la relazione, lei si sarebbe tolta la vita o avrebbe portato il loro figlio nei pressi della scuola che frequenta il ragazzino.

Le prime volte, il racconto del ragazzo all'allenatore

Il ragazzo si sarebbe confidato prima con l'allenatore il 28 febbraio scorso. A lui il ragazzo avrebbe raccontato di quando, ancora 13enne, durante una ripetizione d'inglese che si stava svolgendo a casa sua, avrebbe accusato un forte mal di testa tanto da doversi stendere sul suo letto. Stando al racconto la donna "gli si sarebbe posta sopra denudandosi".

Nell'ordinanza si legge che ci sarebbero stati altri rapporti sia a casa dell'adolescente sia in quella della donna. Nei documenti del gip si legge che il ragazzo sarebbe venuto a sapere di essere padre del bambino nel dicembre 2017: la donna glielo avrebbe rivelato mentre era incinta di pochi mesi.

Ipotesi contatti con altri minori

Il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi, facendo riferimento alla "frequentazione di certi siti internet" da parte della 31enne che "potrebbe essere un presupposto per eventuali nuovi contatti", ha specificato che non è stato "verificato casi di contatti con altri minori, ma la possibilità che questi potessero avvenire, date le premesse, ci ha spinto a chiederne l'arresto per possibile reiterazione del reato". "Assieme al possibile inquinamento delle prove, questo fatto - ha aggiunto Nicolosi -, costituisce per noi un motivo valido per chiedere la misura cautelare al giudice", anche se allo stato non ci sono circostanze che dimostrino "contatti con altri minori" o che la donna li abbia cercati.

Figlio avuto da 'un altro', la donna non ne faceva mistero

Il secondo figlio era il frutto di una relazione extraconiugale. La donna non ne faceva mistero. Si legge nell'ordinanza del gip che la donna lo avrebbe detto anche a persone nella palestra frequentata dalla sua vittima e anche dal suo primo figlio.

A quanto si apprende, la donna avrebbe raccontato la cosa anche al marito e al primo figlio, che oggi ha 10 anni. Ancora nell'ordinanza si legge che la 31enne a più persone avrebbe detto che il padre del suo secondo figlio era un iscritto a quella palestra. Un testimone riferisce:"La donna (l'indagata, ndr) mi ha raccontato che il fratellino lo ha saputo durante un discussione fra lei e suo marito".

In fase di interrogatorio la 31enne ha negato di aver avuto rapporti sessuali con il minore fino al compimento del suo quattordicesimo anno di età, "in quanto cosciente della disposizione di legge in materia".

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